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mercoledì 5 novembre 2014

ARNA TEMPLARE - IL CONTADO DI PORTA SOLE: VIE DI COMUNICAZIONE ED ECONOMIA TRA MEDIOEVO ED ETA' CONTEMPORANEA - 8 NOVEMBRE 2014


8 Novembre 2014 - ore 16.00 Ripa Biblioteca Comunale P. Federici

Il contado di Porta Sole: vie di comunicazione ed economia tra Medioevo ed età contemporanea.

Manuel Vaquero Piñeiro - Università degli Studi di Perugia
Introduce Attilio Bartoli Langeli - Scuola storica nazionale
per l’edizione delle fonti (ISIME)

Con la lezione del prof. Manuel Vaquero Piñeiro dal titolo Il contado di porta Sole: vie di comunicazione ed economia tra Medioevo ed età contemporanea prosegue il ciclo di conferenze Arna templare, organizzato dal Comune di Perugia con il patrocinio, tra gli altri, del Sovrano Militare Ordine di Malta, proprietario della Commenda di San Giustino. Il territorio incuneato tra i fiumi Tevere e Chiascio nel corso del Medioevo si dimostrò di fondamentale importanza per consentire a Perugia di avere un ruolo predominante nel controllo dei traffici commerciali che interessavano il centro della penisola italiana. L’Arnate fungeva, infatti, da perno di un capillare reticolo di vie di comunicazione verso l’Alta valle del Tevere e le Marche, percorsi questi che trovavano poi strategici punti di congiunzione nei ponti di Ponte Felcino e di Ponte Valleceppi, da cui dipendeva il superamento degli ostacoli imposti dal corso del Tevere. Strettamente collegate alla presenza dei corsi fluviali erano le torri e le strutture difensive edificate a protezione dei tanti impianti molitori in una zona di confine con il vicino comune di Assisi. Si definiscono così progressivamente le caratteristiche di un’area che, in ragione delle forti implicazioni economiche, attirò l’interesse di enti religiosi e di famiglie del patriziato, perugino e non, che nel corso dei secoli portarono avanti un deciso insediamento in questa porzione del contado di porta Sole facente capo ai nuclei fortificati di Civitella d’Arna, Ripa e Casteldarno. Ecco allora che le terre del monastero benedettino di San Giustino de Arno – divenuto a partire dal 1238 una precettoria templare poi passata alle dipendenze dell’Ordine dei Cavalieri di Malta – insieme ai vasti possedimenti di importanti famiglie quali gli Arcipreti, i Sozi, gli Ansidei, i Floramonti, i Sensi, gli Spinola, hanno contribuito nel tempo alla formazione di un mosaico patrimoniale e di un paesaggio agrario che sarà possibile illustrare anche grazie all’ausilio di un’ampia sequenza di testimonianze archivistiche, cartografiche e iconografiche.

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