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Creati per difendere la Terrasanta a seguito della Prima Crociata i Cavalieri Templari destano ancora molto interesse: scopriamo insieme chi erano e come vivevano i Cavalieri del Tempio
I personaggi e i fatti più importanti del ciclo arturiano e della Tavola Rotonda
Personaggi, luoghi e fatti che hanno contribuito a conferire al Medioevo un alone di mistero che lo rende ancora più affascinante ed amato. Dal Ponte del Diavolo ai Cavalieri della Tavola Rotonda passando per Durlindana, la leggendaria spada di Orlando e i misteriosi draghi...
PRIMA STAZIONE Gesù è condannato a morte Dal Vangelo secondo Matteo. 27, 22-23.26
Disse loro Pilato: “Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?”. Tutti gli risposero: “Sia crocifisso!”. Ed egli aggiunse: “Ma che male ha fatto?”. Essi allora urlarono: “Sia crocifisso!”.
Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso. | |
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SECONDA STAZIONE Gesù è caricato della CroceDal Vangelo secondo Matteo. 27, 27-31 Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: “Salve, re dei Giudei!”. E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo. | |
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TERZA STAZIONE Gesù cade la prima voltaDal libro del profeta Isaia. 53, 4-6 Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti. | |
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QUARTA STAZIONE Gesù incontra sua MadreDal Vangelo secondo Luca. 2, 34-35.51 Simeone parlò a Maria, sua Madre: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima”. Sua Madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. | |
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QUINTA STAZIONE Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la CroceDal Vangelo secondo Matteo. 27, 32; 16, 24 Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a prender su la croce di Gesù. Gesù disse ai suoi discepoli: “Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. | |
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SESTA STAZIONE La Veronica asciuga il volto di GesùDal libro del profeta Isaia. 53, 2-3 Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per potercene compiacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. Dal libro dei Salmi. 27, 8-9 Di te ha detto il mio cuore: “Cercate il suo volto”; il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo. Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. | |
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SETTIMA STAZIONE Gesù cade per la seconda voltaDal libro della Lamentazioni. 3, 1-2.9.16 Io sono l'uomo che ha provato la miseria sotto la sferza della sua ira. Egli mi ha guidato, mi ha fatto camminare nelle tenebre e non nella luce. Ha sbarrato le mie vie con blocchi di pietra, ha ostruito i miei sentieri. Mi ha spezzato con la sabbia i denti, mi ha steso nella polvere. | |
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OTTAVA STAZIONE Gesù incontra le donne di Gerusalemme che piangono su di lui Dal Vangelo secondo Luca. 23, 28-31 Gesù, voltandosi verso le donne, disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci! Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?”. | |
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NONA STAZIONE Gesù cade per la terza voltaDal libro delle Lamentazioni. 3, 27-32 È bene per l'uomo portare il giogo fin dalla giovinezza. Sieda costui solitario e resti in silenzio, poiché egli glielo ha imposto; cacci nella polvere la bocca, forse c'è ancora speranza; porga a chi lo percuote la sua guancia, si sazi di umiliazioni. Poiché il Signore non rigetta mai... Ma, se affligge, avrà anche pietà secondo la sua grande misericordia. | |
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DECIMA STAZIONE Gesù è spogliato delle vestiDal Vangelo secondo Matteo. 27, 33-36 Giunti a un luogo detto Gòlgota, che significa luogo del cranio, gli diedero da bere vino mescolato con fiele; ma egli, assaggiatolo, non ne volle bere. Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte. E sedutisi, gli facevano la guardia. | |
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UNDECIMA STAZIONE Gesù è inchiodato sulla CroceDal Vangelo secondo Matteo. 27, 37-42 Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna: “Questi è Gesù, il re dei Giudei”. Insieme con lui furono crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra. E quelli che passavano di là lo insultavano scuotendo il capo e dicendo: “Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso! Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!”. Anche i sommi sacerdoti con gli scribi e gli anziani lo schernivano: “Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso. E' il re d'Israele, scenda ora dalla croce e gli crederemo”. | |
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DODICESIMA STAZIONE Gesù muore sulla CroceDal Vangelo secondo Giovanni. 19, 19-20 Pilato compose anche l'iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: “Gesù il Nazareno, il re dei Giudei”. Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove fu crocifisso Gesù era vicino alla città; era scritta in ebraico, in latino e in greco. Dal Vangelo secondo Matteo. 27, 45-50.54 Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: “Elì, Elì, lemà sabactàni?”, che significa: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: “Costui chiama Elia”. E subito uno di loro corse a prendere una spugna e, imbevutala di aceto, la fissò su una canna e così gli dava da bere. Gli altri dicevano: “Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo!”. E Gesù, emesso un alto grido, spirò. Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: “Davvero costui era Figlio di Dio!”. | |
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TREDICESIMA STAZIONE Gesù è deposto dalla Croce e consegnato alla MadreDal Vangelo secondo Matteo. 27, 54-55 Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: “Davvero costui era Figlio di Dio!”. C'erano anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo. | |
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QUATTORDICESIMA STAZIONE Gesù è deposto nel sepolcroDal Vangelo secondo Matteo. 27, 59-61 Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò. Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Màgdala e l'altra Mari |
TERMINE
|
DEFINIZIONE
|
Ab
absurdo
|
Dall'assurdo;
indica un procedimento logico con cui si dimostra la verità di una
affermazione provando l'assurdità dell'affermazione contraria
|
Ad
abundantiam
|
Più che
a sufficienza, in aggiunta, in più
|
Ab
aeterno
|
Da
tutta l'eternità, da tempo immemorabile
|
Ab imis
(fundamentis)
|
Dalle
più profonde fondamenta
|
Ab
intra
|
Dall'interno
|
Ab ovo
|
Dalle
origini, la causa prima di qualcosa, partire dai primordi, dall'inizio
|
Absit
iniuria verbo
|
Sia
detto senza offesa
|
Ab uno
disce omnes
|
Dall'uno
i molti, da uno impara a conoscerli tutti; generalizzazione spesso indebita
|
Ab Urbe
condita
|
Dalla
fondazione di Roma
|
Ab
utroque
|
Processione
dello Spirito dal Padre e dal Figlio; eresia filioquista della chiesa romana
|
Abusus
non tollit usum
|
L'abuso
non vieta l'uso
|
Acta
est fabula
|
La
commedia è finita
|
Ad
augusta per angusta
|
Alle
cose eccelse si arriva attraverso le difficoltà
|
Ad
extra
|
Dall'esterno
|
Ad
interim
|
Provvisorio,
temporaneo
|
A
divinis
|
Una
sospensione dai ministeri divini per motivi disciplinari
|
Ad
hominem
|
Contro
la persona
|
Ad
honores
|
Per
l'onore, gratuitamente, senza profitto
|
Ad
kalendas graecas
|
Mai!
|
A
latere
|
A
fianco
|
Ad
libitum
|
A
piacere, a volontà
|
Ad
litteram
|
Alla
lettera, come può essere una traduzione, invece che "a senso"
(ad sensum)
|
Ad
maiora
|
A cose
maggiori, a successi ancor più grandi
|
Ad
metalla
|
Alle
miniere; condanna ai lavori forzati
|
Ad
multos annos!
|
Ancora
per molti anni; augurio, come dice "cento di questi giorni"
|
Ad
patres
|
Ritornare
agli antenati; eufemismo che indica la morte
|
Ad rem
|
Andare
al nocciolo della cosa
|
Aeternum
vale
|
Addio
per sempre
|
A
fortiori
|
A
maggior ragione
|
Anno
Domini (A. D.)
|
Denota
la numerazione degli anni a partire dalla nascita di Cristo, usata dal
calendario gregoriano e dal calendario giuliano; equivale a Dopo Cristo o Era
Volgare
|
Addenda
|
Le cose
che devono essere aggiunte perché dimenticate (l'addendum è un'aggiunta)
|
Ad hoc
|
Fatto per
questo scopo, per un fine specifico, apposito, all'uopo
|
Ad
honorem
|
Carica ad
honorem (puramente formale, onorifica)
|
Ad
interim
|
Ministro
ad interim (nominato provvisoriamente), per ora
|
Ad
libitum
|
A
piacere, a volontà
|
Ad
litteram
|
Alla
lettera, (significato) letterale
|
Ad maiora
|
A più
grandi cose!
|
Ad
personam
|
Per una
persona individuale
|
Ad usum
delphini
|
Testo
preventivamente censurato
|
Affidavit
|
Dichiarazione
scritta e giurata
|
Age
quod agis
|
Fa bene
quanto stai facendo
|
Agenda
|
Le cose
da fare
|
A latere
|
Giudice a
latere, affiancato al presidente di un tribunale
|
Album
|
Libro
bianco, volume o quaderno adibito ad usi particolari (album da disegno, per
le fotografie, la raccolta di documenti ed altro)
|
Alea
iacta est
|
Il dado
è stato lanciato, è stata presa una decisione irrevocabile: quel che è fatto
è fatto
|
Alias
|
Altrimenti,
in altre parole, detto anche: è usato quando una persona è più conosciuta con
uno pseudonimo che col nome proprio
|
Alibi
|
Altrove.
La prova che l’accusato porta della sua presenza “altrove”, cioè in un luogo
diverso da quello in cui, nello stesso momento, è stato commesso un delitto
|
Alma mater
|
Madre
fertile
|
Alter ego
|
Un altro
io, la persona che fa le veci di un'altra, la rappresenta in tutto e per
tutto, è fidata
|
Amen
|
Prestar
fede, credere
|
Amor et
deliciae humani generis
|
Amore e
delizia del genere umano
|
Ante
litteram
|
Anticipazione
geniale di qualcosa, anche di anni o secoli, che spesso non viene capita
|
Ante
lucrum nomen
|
La
reputazione prima del guadagno
|
Ante
quem
|
Entro
il... Fino a... Prima del...
|
Apertis
verbis
|
Chiaro
e franco
|
A
posteriori
|
Da ciò
che è dopo; col senno del poi: un giudizio a posteriori è basato su ciò che è
già avvenuto; partendo dal dato empirico si risale col metodo induttivo ai
principi generali
|
A priori
|
Da ciò
che è prima; precostituito: giudicare a priori, senza dati informativi o
cognizione di causa, significa essere prevenuti, anche se vi possono essere
condizioni a priori che permettono il giudizio; partendo da un dato assodato
si arriva, col metodo deduttivo, a determinate conclusioni
|
Aquila
non capit muscas
|
L'aquila
non va a caccia delle mosche
|
Ars
longa, vita brevis
|
L'arte
è lunga, la vita è breve
|
Audentes
fortuna iuvat
|
La
fortuna aiuta gli audaci
|
Aura
popularis
|
Il
vento popolare
|
Aurea
mediocritas (est modus in rebus)
|
Un'ottimale
condizione intermedia, tra l'ottimo e il pessimo, tra il massimo e il minimo,
quindi stare nel mezzo
|
Aut
Caesar aut nihil
|
O
divento Cesare o è meglio niente; desiderio di raggiungere, a tutti i costi,
il massimo della potenza
|
Ave,
Caesar, morituri te salutant
|
Salve
Cesare, coloro che stanno per morire (gladiatori) ti salutano
|
Beati
monoculi in terra caecorum
|
Nel
paese dei ciechi, beato chi ha un occhio; il mediocre sembra un genio
se posto a confronto con chi è peggio di lui
|
Bellum
omnium contra omnes
|
Tutti
contro tutti
|
Brevi
manu
|
Direttamente,
personalmente, senza intermediari, subito
|
Brevis
furor
|
Breve
follia
|
Captatio
benevolentiae
|
Accattivarsi
le simpatie di qualcuno, anche con belle parole, raggiri, blandizie
|
Caput
orbis
|
Capitale
del mondo
|
Carmina
non dant panem
|
La
poesia non dà l'agiatezza
|
Carpe
diem
|
Cogli
l'attimo, non lasciarti sfuggire l'occasione, approfittane
|
Casus
belli
|
Occasione
di guerra, spesso fortuita, oppure un fatto non grave che può, per la
suscettibilità delle persone in causa, provocare la rottura di rapporti
amichevoli
|
Castigat
ridendo mores
|
Ridendo
corregge i costumi; usare l'autoritarismo in maniera soft
|
Ceteris
paribus
|
A
parità di tutte le altre circostanze
|
Cogito,
ergo sum
|
Penso,
dunque sono; con questa frase cartesiana inizia la moderna filosofia
|
Compelle
intrare
|
Fate
entrare a forza (nella chiesa cristiana)
|
Compos
sui
|
Padrone
di sé, non è compos sui (non sa quello che fa o dice)
|
Condito
sine qua non
|
Condizione
senza la quale non (si può fare niente); irrinunciabilità
|
Consecutio
temporum
|
Successione
dei tempi, che in grammatica deve essere esatta
|
Consummatum
est
|
Tutto è
finito (o compiuto)
|
Contraria
contrariis curantur
|
La
malattie si curano coi rimedi contrari
|
Conventio
ad excludendum
|
Accordo
per escludere qualcuno
|
Coram
populo
|
Alla
presenza di tutti, pubblicamente
|
Corpus
delicti
|
Corpo
del delitto; prova inconfutabile di un reato
|
Credo
quia absurdum
|
Credo
perché impossibile, mi fido ciecamente
|
Crimen
laesae maiestatis
|
Crimine
molto grave, un reato politico, che minaccia l'autorità dello Stato
|
Cui
prodest?
|
A chi
giova? a chi interessa? a chi conviene?
|
Cuique
suum
|
A
ciascuno il suo, ciò che gli spetta o gli è dovuto
|
Cuius
regio, eius et religio
|
Tale
governo tale religione; i sudditi abbiano la religione del loro sovrano
|
Cum grano
salis
|
Con
prudenza, con intelligenza, con giudizio
|
Cum
quibus (conquibus)
|
Soldi coi
quali si compra ciò che necessita
|
Currenti
calamo
|
Cose
scritte in fretta
|
Curriculum
vitae et studiorum
|
Carriera
della vita, carriera degli studi
|
Cursus
honorum
|
Corso
di onori, carriera
|
Damnatio
memoriae
|
Eliminazione
di tutto ciò che poteva far ricordare ai posteri un personaggio risultato
molto sgradito nel tempo in cui è vissuto
|
Datur
omnibus
|
Si da a
tutti
|
De
auditu
|
Per
sentito dire
|
Debellare
superbos
|
Abbattere
i superbi
|
De
cuius (hereditate agitur)
|
Indica
il defunto della cui eredità si tratta
|
De facto
|
Di fatto,
effettivamente, le cose stanno così
|
Deficit
|
Mancanza
di qualcosa, disavanzo economico
|
De
gustibus non est disputandum
|
Sui
gusti non si discute
|
De iure,
De jure
|
Di
diritto, in conformità all’ordine giuridico, alle legge vigenti
|
De iure
condendo
|
Le
leggi da farsi
|
De lana
caprina
|
Cercare
il pelo nell'uovo, discutere di cose insignificanti
|
Deminutio
capitis
|
Il
cambiamento, in peggio, delle condizioni di una persona, o una riduzione di
potere sia sul posto di lavoro che in politica
|
Deo
gratias
|
(Rendiamo)
grazie a dio
|
De
plano
|
Facilmente,
senza alcuna formalità
|
De
profundis
|
Cantare
il De profundis a una persona che si sente spacciata
|
Desiderata
|
Cosa di
cui si avverte la mancanza
|
Deus ex
machina
|
Un dio
che appare da una macchina; intervento di una circostanza o di una persona
(con un'idea geniale) che risolve inaspettatamente una situazione
|
De visu
|
Visto di
persona, constatato con i propri occhi, incontrarsi a tu per tu
|
Dictum
factum
|
Quel
che è stato detto, è stato fatto
|
Dies ad
quem
|
Il
giorno entro cui bisogna...
|
Dies a
quo
|
Il
giorno da cui decorre...
|
Dies
irae
|
Il
giorno dell'ira, del giudizio universale, della vendetta
|
Divide
et impera
|
Tieni
divisi i sottomessi per governarli meglio, cioè falli combattere tra loro
|
Docet
|
Insegna,
nel senso che l'opinione di qualcuno importante fa testo
|
Doctum
doces
|
Insegni
a uno che già sa
|
Domine
non sum dignus
|
Ottenere
favori al di là dei meriti
|
Donec
corrigatur
|
Non
pubblicare finché non corretto
|
Do ut
des
|
Io ti do
qualcosa affinché tu mi dia qualcosa. Le varianti sono: do ut facias: ti do
qualcosa perché tu lavori per me; facio ut des: lavoro per te affinché tu mi
dia qualcosa; facio ut facias: lavoro per te affinché tu lavori per me.
|
Dulcis in
fundo
|
Qualcosa
di bello che arriva per ultimo e inaspettato, detto anche scherzosamente o
ironicamente
|
Duplex
|
Duplice,
due apparecchi collegati alla centrale con una sola linea, ambiguo
|
Dura
lex, sed lex!
|
La
legge è dura ma va rispettata
|
E
concessis
|
Dando
per scontato che...; anche ammettendo che...
|
Editio
princeps
|
Edizione
principale o prima di un'opera letteraria
|
Erga
omnes
|
Nei
confronti di tutti, la legge è valida per tutti
|
Errata
corrige
|
Correggi
le cose errate, elenco degli errori trovati in un libro già stampato e poi
corretti
|
Ergo
|
Perciò,
dunque; si conclude un ragionamento logico
|
Errare
humanum est
|
E'
nella natura dell'uomo sbagliare
|
Errata
corrige
|
Correggi
gli errori (in un testo)
|
Error
communis facit ius
|
Dove
tutti errano, nessuno; l'errore comune fa la legge
|
Est
modus in rebus
|
In ogni
cosa c'è una misura; qualunque eccesso va evitato
|
Et cetera
|
Eccetera,
e così via
|
Ex
abrupto
|
All’improvviso,
senza preavviso, di colpo
|
Ex
abundantia cordis
|
Dal
profondo del cuore
|
Ex aequo
|
A pari
merito
|
Ex
cathedra
|
Per diritto,
in tono dogmatico e perentorio, con autorità
|
Excelsior
|
Più alto,
eccelso
|
Excerpta
|
Passi
scelti, tratti da una o più opere di un autore, e pubblicati a parte
|
Ex
commodo
|
Con
comodità, senza fretta, senza preoccupazioni
|
Excursus
|
Digressione
(parentesi storica), breve trattazione marginale rispetto ad un argomento
generale
|
Excusatio
non petita accusatio manifesta
|
Scusa
non richiesta, accusa manifesta; affannarsi a giustificare il proprio operato
senza che sia richiesto può venir recepito come un indizio del fatto che si
ha qualcosa da nascondere
|
Ex dono
|
Regalato,
proveniente da un dono
|
Exequatur
|
Si
esegua, si dia corso, si conferisca efficacia alle sentenze... La delibazione
o exequatur è la procedura giudiziaria che serve a far riconoscere, in un
determinato paese, un provvedimento giudiziario emesso dall'autorità
giudiziaria di un altro paese.
|
Ex
falso (sequitur) quodlibet
|
Dal
falso (segue una) qualsiasi cosa (scelta) a piacere, cioè da un enunciato
contraddittorio consegue logicamente qualsiasi altro enunciato.
|
Ex
libris
|
Etichetta
o contrassegno che si applica su un libro per indicarne il proprietario
|
Ex
nihilo nihil
|
Dal
nulla non si ricava nulla
|
Ex novo
|
Da capo,
di sana pianta
|
Ex
professo
|
Con
cognizione di causa; con competenza
|
Extra
|
Al di
fuori di quello che consideriamo normale, eccellente
|
Extra
ecclesiam nulla salus
|
Al di
fuori della chiesa non esiste salvezza
|
Extra
formam
|
Al di
fuori di ogni formalità
|
Ex tunc
|
Da
subito
|
Ex voto
|
Oggetto
offerto in seguito a un voto fatto o per grazia ricevuta
|
Faciamus
experimentum in corpore vili
|
Facciamo
un esperimento (medico) in un corpo di poco valore
|
Facies
|
Faccia,
aspetto esteriore
|
Facit
indignatio versum
|
Lo
sdegno ispira i versi
|
Facsimile
|
Riproduzione
esatta di qualche cosa, legalmente non valida
|
Factotum
|
Persona
che si occupa di tutto perché molto capace
|
Favete
linguis
|
Fate
silenzio
|
Felix
culpa
|
Errore
salutare, provvidenziale
|
Fervet
opus
|
Ferve
il lavoro
|
Festina
lente
|
Affrettati
lentamente (alla mèta)
|
Fiat
voluntas tua
|
Sia
fatta la tua volontà
|
Filioque
|
E dal
Figlio; eresia filioquista relativa alla processione dello Spirito Santo,
inserita dalla chiesa romana nel Credo
|
Forma
mentis
|
Modo di
pensare, agire, o anche un'abitudine di una persona
|
Frangar,
non flectar
|
Mi
spezzo, ma non mi piego
|
Genius
loci
|
L'insieme
delle caratteristiche socio-culturali, architettoniche, di linguaggio, di
abitudini che caratterizzano un luogo, un ambiente, una città
|
Gloria
victis!
|
Gloria
ai vinti (il contrario è Vae victis)
|
Gratis
(et amore Dei)
|
Senza pagare,
gratis
|
Gutta
cavat lapidem
|
La
goccia scava la pietra; è un elogio alla pazienza, alla costanza dell'azione
|
Habeas
corpus (ad suspiciendum)
|
Ci sia
il corpo, ci sia documentato motivo. L'inviolabilità dei diritti personali,
contro l'azione arbitraria dello Stato, specie nei casi di arresto
|
Habent
sua fata libelli
|
Secondo
le capacità del lettore i libri hanno il loro destino
|
Habitat
|
Ambiente
in cui vive e si sviluppa una specie di animale o vegetale
|
Habitus
|
Complesso
dei caratteri esteriori che contraddistinguono una specie vegetale o animale.
Tendenza, comportamento, aspetto
|
Hannibal
ad portas!
|
Indica
un pericolo imminente molto grave
|
Heri
dicebamus
|
Si usa
per sottolineare, mentendo, un tempo breve che è trascorso
|
Hic et
nunc
|
Qui e
ora
|
Hic
Rhodus, hic salta (o saltus)
|
Dimostra
quello che hai detto
|
Historia
est magistra vitae
|
La
storia è maestra di vita
|
Hodie
mihi, cras tibi
|
Oggi a
me domani a te
|
Homo
homini lupus
|
L'uomo
è il lupo dell'uomo
|
Homo
novus
|
Uomo
nuovo
|
Homo
sine pecunia est imago mortis
|
L'uomo
senza soldi è l'immagine della morte
|
Homo
sum, nihil humani a me alienum puto
|
Io sono
uomo e nulla di ciò che è proprio dell’umanità, mi è estraneo
|
Honoris
causa
|
A titolo
di onore, per meriti speciali (p.es. il conferimento di una laurea)
|
Horresco
referens
|
Inorridisco
nel ricordare
|
Horribile
dictu
|
Orribile
a dirsi
|
Horror
vacui
|
Orrore
per il vuoto; in natura non esistono spazi vuoti
|
Hortus
conclusus
|
Giardino
chiuso, ambito privilegiato, esclusivo
|
Hostis
humani generis
|
Nemico
del genere umano
|
Humus
|
L’insieme
dei fattori sociali, culturali, spirituali, storici, geografici, filosofici e
simili che condizionano (positivamente o negativamente) il nascere di
qualcosa
|
Ibidem
(Ib.)
|
Nelle
citazioni bibliografiche con riferimenti ad un passo o ad un autore già
nominati
|
Ibis
redibis
|
Legge
scritta in termini cavillosi e fuorvianti
|
Ictus
|
Un colpo
apoplettico
|
Idem
|
La
medesima cosa
|
Idola
|
Ombre,
immagini, fantasmi
|
Ignorantia
legis non excusat
|
L'ignoranza
della legge non scusa
|
Imprimatur
|
Si
stampi; "Nihil obstat quominus imprimatur" (Non c'è nulla che
impedisca che si
stampi) |
In alto
loco
|
In
luogo alto, dove si comanda
|
In
articulo mortis
|
All'atto
della morte; azioni compiute sul letto di morte
|
In
camera caritatis
|
Mettere
qualcuno in guardia da minacce altrui
|
In
cauda venenum
|
Il
veleno sta nella coda; è il contrario di dulcis in fundo
|
Incipit
|
Le
prime parole con cui inizia un testo
|
Index
librorum prohibitorum
|
Indice
dei libri proibiti
|
In
dubio pro reo
|
Nel
dubbio (decidi) a favore dell'imputato
|
In
extremis
|
All’ultimo
momento
|
In fieri
|
In via di
formazione, in divenire
|
In
flagrante delicto
|
Nel
momento in cui si compie il delitto; cogliere il colpevole sul fatto
|
In
folio
|
Un
libro i cui fogli di stampa sono stati piegati una sola volta in modo da avere
quattro facciate
|
In hoc
signo vinces
|
Sulla
base di questo segno (indicazione) vincerai
|
In illo
tempore (In diebus illis)
|
In quel
tempo, in quei giorni
|
In
itinere
|
Durante
il percorso, in svolgimento
|
In loco
|
Nel luogo
|
In
manus tuas
|
Nelle
tue mani
|
In medias
res
|
Nel mezzo
dell’argomento, a metà degli avvenimenti, quando si entra nel vivo del
discorso, del racconto o dell'azione senza alcun preambolo; al centro del
problema
|
In mente
Dei
|
Lontano
dalla realizzazione
|
In
medio stat virtus
|
La
virtù sta nel mezzo; evitare gli eccessi; l’ottimo è nemico del bene
|
In nuce
|
In
sintesi, in sostanza
|
In
pectore
|
Qualcosa
o qualcuno che si tiene nascosto e di cui si rivelerà l'identità al momento
opportuno; nel segreto del cuore
|
In primis
|
In primo
luogo, anzitutto
|
In
rerum natura
|
Nella
natura delle cose
|
Insalutato
hospite
|
Senza
salutare l’ospite se n'è andato, oppure senza salutare il padrone di casa
|
In
saecula saeculorum
|
Per i
secoli dei secoli
|
In
solido
|
In
maniera solidale; pagamento in denaro di una sanzione
|
Instrumentum
regni
|
L'uso
della religione per fini di potere
|
Intelligenti
pauca
|
A buon
intenditor poche parole; chi ha orecchie per intendere, intenda
|
Inter nos
|
Tra noi,
segretamente
|
Intra
moenia
|
Dentro
le mura
|
In
verba magistris
|
Giurare
sulle parole di un maestro, in modo fanatico, unilaterale
|
In vino
veritas
|
Nel
vino la verità
|
In
vitro
|
Sotto
vetro
|
Ipse
dixit
|
L’ha
detto lui in persona, proprio lui. Adoperata anche in senso ironico, nei
confronti di chi convalida i propri ragionamenti con l’autorità altrui
|
Ipso
facto
|
Per il
fatto stesso, immediatamente, proprio a causa di quello specifico fatto
|
Ipso
iure
|
In
virtù del diritto; per la stessa legge
|
Ite,
missa est
|
Andate,
la messa è finita
|
Iter
|
Procedura
|
Item
|
Altresì,
ugualmente
|
Iunior
(Junior)
|
Più
giovane (è il contrario di senior)
|
Ius
commerci
|
Diritto
al commercio
|
Ius
connubii
|
Diritto
a sposare
|
Ius
gentium
|
Il
diritto dei popoli
|
Ius
migrandi
|
Diritto
a trasferirsi
|
Ius
murmurandi
|
Il
diritto di mormorare
|
Ius
primae noctis
|
Diritto
particolare di un signore di trascorrere, in occasione del matrimonio di un
proprio servo, la prima notte di nozze con la sposa; invenzione risalente al
'400
|
Lapsus
(linguae)
|
Errore di
distrazione nello scrivere o nel parlare
|
Laudatores
temporis acti
|
Nostalgici
del tempo passato
|
Lectio
|
La
lettura, la lezione breve con riduzione di orario
|
Legenda
|
Le cose
che devono essere lette. Indicazioni per la lettura di segni convenzionali
|
Lapis
|
Matita
|
Lapsus
(calami)
|
Errore
di distrazione nel parlare o nello scrivere
|
Lapsus
linguae
|
Errore
di lingua; dire una cosa invece di un'altra, senza intenzione
|
Lectio
|
Una
lectio brevis è una lezione a orario ridotto
|
Legenda
|
Indicazioni
per la lettura del significato di segni convenzionali, in generale le cose
che devono essere lette per essere comprese meglio o più facilmente
|
Longa
manus
|
Quando
il potere si serve di qualcuno in maniera occulta o non esplicita
|
Lupus in
fabula
|
Sopraggiungere
inaspettato o indesiderato di qualcuno di cui si stava parlando; è
equivalente a De te fabula narratur
|
Magna
pars
|
Persona
al centro, che si prende gran parte del merito (o della colpa)
|
Maiora
premunt
|
Ci sono
cose più importanti che urgono
|
Mala
tempora currunt
|
Corrono
tempi cattivi
|
Manu
militari
|
Intervento
sbrigativo, con mezzi pesanti, polizieschi o militari
|
Manus
manum lavat
|
Una
mano lava l'altra
|
Maximum
|
Il
massimo
|
Mea culpa
|
Riconoscere
il proprio errore, autocritica
|
Medice,
cura te ipsum
|
Medico,
cura te stesso
|
Melioribus
annis
|
Negli
anni più felici; detto con nostalgia del passato
|
Melius
abundare quam deficere
|
Meglio
aver molto che poco
|
Memento
mori (memento te hominem)
|
Ricorda
che sei soltanto un uomo e che dovrai morire
|
Memento
audere semper
|
Ricorda
di osare sempre
|
Memorandum
|
Ciò che
si deve ricordare, promemoria
|
Mens
agitat molem
|
Lo spirito
vivifica la materia
|
Mens
sana in corpore sano
|
Mente
sana in corpo sano
|
Minus
habens
|
Ritardato
mentale o senza diritti
|
Mirabile
visu (dictu)
|
Cosa
incredibile a vedersi! (dirsi)
|
Mirabilia
|
Cose
meravigliose
|
Modus
vivendi
|
Modo di
vivere, accordo provvisorio, intesa
|
Mores
maiorum
|
Il modo
di comportarsi degli antenati
|
More
solito
|
Al
solito, secondo il solito costume
|
More
uxorio
|
Uomo e
donna che, pur non essendo sposati, convivono
|
Mors
omnia solvit
|
La
morte scioglie tutto
|
Mors
tua vita mea
|
La tua
morte è la mia vita; la tua sconfitta equivale alla mia vittoria
|
Mors
ultima ratio
|
La
morte è la ragione finale (di ogni cosa)
|
Motu
proprio
|
Di
propria iniziativa, senza collegialità
|
Multa
paucis
|
Molte
cose in poche parole
|
Mutatis
mutandis
|
Cambiate
le cose che si devono cambiare...; la si usa in situazioni comparative,
tenendo conto di scenari differenti
|
Natura
abhorret a vacuo
|
La
natura ha orrore del vuoto
|
Natura
non facit saltus
|
Procedere
per gradi; c'è sempre qualcosa d'intermedio tra una cosa e l'altra
|
Navigare
necesse est, vivere non necesse
|
Non
pensare alle necessità contingenti ma vivi per un ideale
|
Nec
pluribus impar
|
Non
inferiore a nessuno
|
Nec spe
nec metu
|
Né con
speranza, né con timore; tranquilli
|
Nemo
propheta in patria
|
Nessuno
è profeta nella propria patria, o tra i propri familiari, colleghi, amici
|
Nemo
sua sorte contentus
|
Nessuno
è mai soddisfatto della sua condizione
|
Ne quid
nimis
|
(Mai)
nulla di eccessivo
|
Nihil
admirari
|
Non
stupirsi di cosa alcuna
|
Nihil
morte certium
|
Nulla è
più certo delle morte
|
Nihil
obstat (quominus imprimatur)
|
Non
esiste alcun impedimento all’effettuazione di qualche cosa, imprimatur
concesso
|
Nihil
sub sole novum
|
(Non
v'è) nulla di nuovo sotto il sole
|
Noli me
tangere
|
Non mi
toccare
|
Nomen
omen
|
Nel
nome vi è il destino di una persona, il suo nome è un presagio di quello che
sarà
|
Non bis
in idem
|
Non due
volte per la medesima cosa; un accusato non può essere punito due volte per
lo stesso delitto; non ripetere due volte lo stesso errore
|
Non
expedit
|
Non
conviene, non è vantaggioso, ma non implica una proibizione tassativa
|
Non
omne quod licet honestum est
|
Non
tutto quello che è lecito è onesto
|
Non
omnia possumus omnes
|
Non
tutti possiamo fare ogni cosa
|
Non
multa sed multum
|
Non
molte cose, ma molto (bene)
|
Non plus
ultra
|
Indica il
massimo cui si può arrivare
|
Non
possumus
|
Non
possiamo, tacere o fare una determinata cosa; un imperativo etico o religioso
|
Non
vitae sed scholae discimus
|
Non
impariamo per la scuola ma per la vita
|
Nosce
te ipsum
|
Conosci
te stesso, non sopravvalutarti; la verità è dentro di te
|
Novissima
verba
|
Ultime
parole (di un testamento)
|
Nulla
dies sine linea
|
L'arte
è un continuo esercizio
|
Obtorto
collo
|
Malvolentieri,
contro la propria volontà
|
Omissis
(ceteris rebus)
|
Riportando
un testo altrui, si omettono parole non ritenute importanti
|
Omne
trinum est perfectum
|
Ogni
triade è perfetta
|
Omnia
munda mundis
|
Tutto è
puro per i puri; ingenuità
|
Omnia
mutantur
|
Tutto
cambia
|
Omnia
tempus habent
|
Ogni
cosa ha il suo tempo
|
Omnia
vincit amor
|
L'amore
supera ogni cosa
|
Omnis
homo mendax
|
Tutti
gli uomini sono bugiardi
|
Onus
probandi incumbit actori
|
L'onere
della prova è a carico di chi afferma qualche cosa, non di chi la nega
|
Ope legis
|
Per forza
di legge, in virtù di una disposizione legale, superiore
|
Opera omnia
|
Tutte
le opere (di un autore, generalmente scrittore)
|
Oportet
ut scandala eveniant
|
A volte
è opportuno che gli scandali avvengano per scatenare una giusta reazione o
per far emergere un problema
|
Optimum
|
Il
massimo, l'eccellenza
|
Ora et
labora
|
Prega e
lavora, motto benedettino
|
O
tempora o mores
|
Che
tempi! Che costumi! (Nostalgia del passato)
|
Oves et
boves
|
Un
gruppo eterogeneo, spesso riunito senza una precisa logica
|
Panem
et circenses
|
Pane e
giochi per tenere buone le masse; il popolo "bue"
|
Passim
|
Qua e
là; si usa nelle citazioni dei libri, per indicare riferimenti sparsi
|
Pax et
bonum
|
Pace e
bene
|
Pax
tibi
|
Pace a
te
|
Pecunia
non olet
|
Il
denaro non ha odore; cinismo relativo alla sua provenienza
|
Per
aspera ad astra
|
Arrivare
alle stelle attraverso molte difficoltà
|
Per fas
et nefas
|
Con
mezzi giusti e ingiusti
|
Perinde
ac cadaver
|
Obbedire
come un morto (p.es. al papa)
|
Placebo
|
Quando
si vuole compiacere qualcuno senza fargli capire che si sta fingendo;
l'effetto dell'apparenza appare reale in chi non sospetta l'inganno
|
Placet
|
Si
approva, non vi sono ostacoli o riserve a concedere il permesso (vedi
imprimatur, nihil obstat)
|
Plaudite
cives!
|
Applaudite
cittadini!
|
Plenum
|
Consiglio,
riunione politica
|
Post
hoc, ergo propter hoc
|
Prendere
per causa quello che è un antecedente temporale; si confonde il rapporto di
precedenza con quello di causalità
|
Post
quem
|
A
partire da...
|
Post
scriptum (p. s.)
|
Si
aggiunge in fondo al testo, per scrivere qualcosa che si è dimenticata
|
Prima
facie
|
Al
primo aspetto, all'apparenza, di primo acchito
|
Primum
facere, deinde philosophari
|
Prima
fai, poi filosofeggia
|
Primum
non nocere
|
Anzitutto
non nuocere a nessuno
|
Primus
inter pares
|
Primo
tra pari; autorità d'onore ma non giuridica o giurisdizionale o politica
|
Principiis
obsta
|
Non
lasciare che la situazione diventi irreparabile
|
Probiviri
|
Persone
di particolare prestigio
|
Pro bono
pacis
|
Per amor
di pace, per non litigare
|
Pro
capite
|
A testa,
per ciascuno, p.es. il reddito individuale
|
Pro die
|
Al
giorno, quotidianamente
|
Pro domo
sua
|
Chi
difende con fervore una causa propria o i propri interessi o si esalta nel
far valere le proprie ragioni
|
Pro forma
|
Per
salvare le apparenze
|
Pro loco
|
A favore
del luogo, un Ente che favorisce il turismo locale
|
Pro
memoria
|
Breve
scritto per ricordare qualcosa, memorandum
|
Promoveatur
ut amoveatur
|
Sia
promosso affinché sia rimosso; oppure promuovere un incapace fino al punto in
cui la sua incompetenza diventi così evidente da imporne la rimozione
|
Prosit!
|
Augurio
rivolto in occasione di un brindisi
|
Pro
tempore
|
Temporaneamente
|
Provocare
ad popolum
|
Appellarsi
al popolo
|
Pulvis
et umbra sumus
|
Siamo
polvere e ombra, mortali
|
Purus
grammaticus purus asinus
|
La
pedanteria non serve a nulla; l'interesse per una cosa sola non aiuta a
vivere
|
Quae
nocent docent
|
Le cose
che nuocciono istruiscono; non tutto il male viene per nuocere
|
Qualis
pater talis filius
|
I
difetti dei genitori generalmente vengono ereditati dai figli
|
Quantum
satis (sufficit)
|
Quanto è
sufficiente, quanto basta, formula per ricette mediche (q.s.)
|
Qua re
|
Per la
qual cosa, perciò
|
Quia
|
Vengo
subito al nocciolo, al perché...
|
Qui
bene amat, bene castigat
|
Chi ama
tanto, punisce tanto
|
Qui
custodiet custodes?
|
Chi
controlla i controllori?
|
Quid
|
Un certo
non so che, un qualcosa d'importante, un elemento indefinibile
|
Quid
novi?
|
C'è
qualcosa di nuovo?
|
Quieta
non movere
|
Non
smuovere le cose tranquille
|
Qui
multum habet, plus cupit
|
Chi ha
tanto desidera di più
|
Qui
nescit dissimulare, nescit regnare
|
Chi non
sa dissimulare non sa regnare
|
Qui pro quo
|
Un
equivoco, uno sbaglio, una falsa interpretazione, spesso accidentale
|
Quod
erat demonstrandum
|
Come
volevasi (o dovevasi) dimostrare (abbreviata in Q.E.D. o, in italiano, CVD)
|
Quod
non fecerunt barbari, fecerunt Barberini
|
Quello
che non hanno fatto i barbari, lo hanno fatto i Barberini; nel senso che al
peggio non c'è limite
|
Quorum
|
Una
data percentuale rispetto a un intero, che rende valido un voto o altro
|
Quot
capita, tot sententiae
|
Quante
le persone, tanti i giudizi
|
Quousque
tandem (abutere patientia nostra?)
|
Fino a
quando (abuserai della nostra pazienza)?
|
Quo
vadis?
|
Dove
vai?
|
Raptus
|
Un
impulso improvviso che spinge a compiere azioni irresponsabili
|
Rebus
|
Enigma,
rompicapo
|
Rebus
sic stantibus
|
Stando
così le cose
|
Redde
rationem
|
Resa dei
conti; dammi la spiegazione di quanto fatto
|
Reductio
ad absurdum
|
Ragionamento
per assurdo; fa uso del principio del terzo escluso: un enunciato che non può
essere falso, deve essere vero
|
Referendum
|
Appello
rivolto al corpo elettorale perché si pronunci su determinate questioni
|
Reformatio
in peius
|
In
giurisprudenza il divieto di reformatio in peius impedisce a un giudice di
una Corte d'appello di assumere, come pena base, una pena di entità maggiore
di quella stabilita nel processo di primo grado
|
Refugium
peccatorum
|
Persona
molto indulgente o luogo sicuro cui si può ricorrere in caso di necessità
|
Relata
refero
|
Riferire
notizie apprese da altri, sulle quali non si esprime un parere personale
|
Res
derelictae
|
Cose
abbandonate
|
Res non
verba
|
Fatti
non parole
|
Repetita
iuvant
|
Si usa,
spesso in tono ironico, per sottolineare la necessità di ripetere concetti
che si possono facilmente dimenticare
|
Reprimenda
|
Sgridata
|
Requiescat
in pace
|
Riposi
in pace
|
Res
nullius
|
Cosa di
nessuno
|
Ridendo
dicere verum
|
Scherzando
dire la verità
|
Risus
abundat in ore stultorum
|
Il riso
abbonda sulla bocca degli sciocchi
|
Roma
locuta, causa finita
|
Roma ha
parlato, la questione è chiusa
|
Ruit
hora
|
Il
tempo fugge
|
Salve!
|
Sta'
bene! Formula di saluto
|
Semper
idem
|
Sempre
lo stesso
|
Senior
|
Senior
distingue il nato prima, in caso di omonimia nella tessa famiglia
|
Seniores
priores
|
Prima
gli anziani
|
Servum
pecus
|
Gregge
servile; adulatori, cortigiani..., ma anche i volgari imitatori di opere
letterarie
|
Sesquipedalia
verba
|
Parole
che riempiono la bocca, prive di significato
|
Sic!
|
Viene
usato tra parentesi e spesso con un punto esclamativo, nel riferire una
citazione sorprendente o del tutto errata
|
Sic et
simpliciter
|
Così e
semplicemente; alla buona, senza usare troppi paroloni, senza avere la pretesa
di voler insegnare
|
Sic
transit gloria mundi
|
Così
passa la gloria del mondo; le cose del mondo sono passeggere
|
Sic vos
non vobis
|
Voi, ma
non per merito vostro
|
Signa
signorum
|
Parole
scritte
|
Similia
similibus curantur
|
I
simili si curano con i simili
|
Sine
causa
|
Senza
motivo
|
Sine cura
|
Senza
preoccupazione, senza obbligo (una sinecura è un'occupazione di scarso
impegno)
|
Sine die
|
Senza
termine o scadenza; una certa cosa va fatta per sempre, oppure, pur
procrastinandone l'esecuzione, dovrà essere comunque fatta
|
Sine
ira et studio
|
Senza
animosità (ostilità) e simpatia (partigianeria); imparzialità
|
Sine
qua, non
|
Senza
la quale, no; condizione e clausola essenziale, senza la cui osservanza il
contratto diventa nullo
|
Sine
strepitu
|
Senza
clamore
|
Si
parva licet componere magnis
|
Se è
permesso paragonare le cose piccole alle grandi
|
Si vis
amari, ama
|
Se vuoi
essere amato, ama
|
Si vis
pacem para bellum
|
Se vuoi
la pace prepara la guerra
|
Sol
lucet omnibus
|
Il sole
risplende per tutti
|
Solve
et repete
|
Prima
paga e poi reclami
|
Solvet
saeculum in favilla
|
Ridurrà
il mondo in cenere
|
Specimen
|
Saggio,
campione. In editoria è un breve saggio distribuito a fini propagandistici,
di un'opera in preparazione
|
Spes
ultima dea
|
La
speranza è l'ultima a morire
|
Statu quo
ante (o nunc)
|
Una
situazione precedente (o attuale); nello stato in cui si trovava prima
|
Status
(symbol)
|
La
posizione giuridica o sociale di una persona o la situazione politica e
giuridica di uno Stato
|
Stultorum
numerus est infinitus
|
Infinito
è il numero degli stolti
|
Sua
sponte
|
Di sua
spontanea volontà
|
Sub
condicione
|
Sotto
condizione, solo se si verificheranno determinate circostanze
|
Sub
iudice (judice)
|
La
questione non è stata ancora risolta, ma è tuttora in discussione, sotto
giudizio
|
Sub
lege libertas
|
La
libertà sta sotto la legge
|
Sub
specie aeternitatis
|
Valutare
le cose sotto un profilo universale, non come contingenti ma come necessarie
|
Sui
generis
|
Di un
genere tutto suo, caratteristico, particolare, originale
|
Summum
ius summa iniuria
|
Il
massimo del diritto, il massimo dell'ingiustizia; quando si applica la legge
alla lettera senza tener conto delle circostanze
|
Super
|
Eccellente,
superiore
|
Super
partes
|
Al di
sopra delle parti, obiettivo, neutrale
|
Sursum
corda
|
Star su
di morale
|
Sustine
et abstine
|
Sopporta
il dolore e astieniti dai beni apparenti
|
Symposium
|
Congresso,
convegno
|
Tabula
rasa
|
Azzeramento
di una data situazione, per ripartire da capo; indica anche qualcuno privo di
cognizioni, oppure qualcuno che, non avendo conoscenze a priori, è virtualmente
disponibile ad acquisire qualsiasi conoscenza
|
Temporibus
illis
|
Molto
tempo fa
|
Tene
rem verba sequentur
|
Sii
padrone dell'argomento, le parole seguiranno
|
Terminus
a quo
|
Limite
a partire dal quale, punto di partenza
|
Terminus
ad quem
|
Limite entro il quale,
punto di arrivo |
Terminus
ante quem
|
Una
data in cui si sono svolti eventi storici che contraddicono quanto scritto in
un lavoro letterario, il quale quindi non può essere stato composto che prima
di tale data
|
Terminus
post quem
|
Una
data in cui si sono svolti eventi storici documentati in un lavoro
letterario, il quale quindi non può essere stato composto che in un secondo
momento
|
Tertium
non datur
|
O è
questo o è quello, non ci sono alternative
|
Tot
|
Tanti, un
certa quantità di persone, animali, cose
|
Toto
corde
|
Di
tutto cuore
|
Transeat
|
Passiamo
oltre, sia concesso in via eccezionale
|
Tu
quoque Brute fili mi!
|
Anche
tu Bruto figlio mio; quando ci si sente traditi da un amico o congiunto
|
Ubi
commode, ibi incommode
|
Dove ci
sono i vantaggi ci sono anche gli svantaggi
|
Ubi
consistam
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Un
punto fermo, d'appoggio (i mezzi necessari) per fare qualcosa di
significativo
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Ubi
deficiunt equi trottant aselli
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Quando
mancano i purosangue fanno trottare gli asini
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Ubi lex
voluit dixit, ubi noluit tacuit
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Dove la
legge ha voluto, si è pronunciata, dove non ha voluto, non si è pronunciata
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Ubi
maior minor cessat
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Alla
presenza del maggiore, il minore è trascurabile; quando c'è chi vale di più,
chi vale meno si deve mettere in disparte
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Ubi mel
ibi fel
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Dov'è
il miele, c'è anche il fiele
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Ubi tu
Gaius ibi ego Gaia
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Giuramento
di fedeltà matrimoniale; dove tu sarai felice, lo sarò anch'io
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Ultima
ratio
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L’ultimo
mezzo che si ritiene di dover usare per raggiungere uno scopo, quando non c’è
altro da fare; ultima ragione, misura estrema
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Ultimatum
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Proposte
definitive con l’ingiunzione di rispondere in modo preciso entro un
determinato periodo di tempo
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Ultra
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Oltre, al
di là, una situazione di estremismo; gli ultras sono i fanatici di uno sport
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Una
tantum
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Una volta
soltanto, una tassa straordinaria
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Unicum
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Cosa
unica, unico esemplare esistente
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Urbi et
orbi
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Il papa
quando si rivolge non solo a Roma ma a tutto il mondo (cattolico)
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Usus
scribendi
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Il modo
consueto di scrivere di un autore, al di là dello stile tecnico preciso
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Ut unum
sint
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Che
siano una cosa sola
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Vacatio
legis
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Vuoto
legislativo
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Vademecum
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Manualetto
pratico, tascabile, contenente notizie utili
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Vade
retro Satana
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Vai
indietro Satana
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Vae
victis
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Guai ai
vinti!
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Vale
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Sta'
bene, sta' sano
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Vanitas
vanitatum et omnia vanitas
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Vanità
delle vanità e tutto è vanità
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Vare,
legiones redde!
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O Varo,
restituiscimi le legioni; domandar conto a qualcuno del suo operato, o per
chiedere la restituzione di qualche cosa non sua
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Veni,
vidi, vici
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Venni,
vidi e vinsi
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Verba
volant, scripta manent
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Le
parole volano, gli scritti rimangono
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Veritas
filia temporis
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La
verità è figlia del tempo
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Veto
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Negare,
proibire, vietare
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Vexata
quaestio
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Vecchia
questione dibattuta, rimasta per lo più irrisolta
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Viribus
unitis
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L'unione
delle forze o l'unione fa la forza
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Vox
clamantis in deserto
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Voce di
uno che grida nel deserto, inutilmente, perché inascoltato
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Vox
populi (vox Dei)
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Voce del
popolo, voce di dio; quello che dici lo sanno tutti, perché è opinione
comune, ma anche nel senso che quello che decide il popolo dovrebbe essere
legge
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A partire da sabato 7 settembre, lo staff di Tesori d’ Etruria è pronto ad accogliere e trasportare i visitatori nel mondo dei Cavalieri...