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mercoledì 13 luglio 2016

"AREZZO BACK IN TIME" DAL 29 AL 31 LUGLIO



Dal 29 al 31 luglio Arezzo ospita uno straordinario appuntamento per grandi e piccini che propone rievocazioni filologiche, divertimento, spettacolo e gusto. Arezzo Back in Time: un viaggio nella macchina del tempo con il più grande evento multi-epoca d’Europa. Oltre 1000 figuranti e 50 gruppi storici per tre giorni - a ingresso gratuito - rievocano l’età romana, il medioevo e il rinascimento abitando, 24 ore su 24, tre aree tematiche realizzate in spazi legati alla storia cittadina e offrendo 80 spettacoli

Un viaggio nella macchina del tempo alla scoperta di tre differenti epoche storiche: si chiama Arezzo Back in Time ed è il più grande evento multi-epoca realizzato in Europa. Dal 29 al 31 luglio, la meravigliosa città toscana sarà popolata da circa 1000 figuranti e 50 gruppi di rievocatori storici che offriranno oltre 80 spettacoli tematici quotidiani, per una 3 giorni non-stop dove 24 ore su 24 Arezzo rivive il passato in un singolare percorso che interessa simultaneamente tre diverse aree cittadine ciascuna legata alla storia della città.



Un evento unico dove ricostruzioni puntuali si coniugano al divertimento e che permetterà a chiunque di essere protagonista. Grandi e piccini potranno immergersi nei suoni e nei sapori dell’epoca romana (anfiteatro), passando attraverso il medioevo (fortezza) per giungere al rinascimento (piazza Vasari). Dalla vita degli accampamenti militari a quella quotidiana, dal mercato ai giochi, dalle mostre di abiti a quelle di armi, il pubblico potrà davvero viaggiare nella storia. A rendere spettacolare la tre giorni sarà anche il continuo susseguirsi di giostre, tornei, spettacoli di giullari, bandiere, fuoco e spada.

Arezzo Back in Time non mancherà di emozionare i visitatori permettendo loro di vivere esperienze uniche: tra le tante attività i più piccoli potranno ad esempio sperimentare l’alfabeto etrusco o scoprire gli antichi giochi romani mentre i più grandi avranno addirittura modo di indossare un’armatura rinascimentale. Nelle tre aree storiche, i reenactors popoleranno realmente il campo, dormendo e mangiando in tenda così da ricostruire il vivere quotidiano di quell'epoca. Ogni sera a partire dalle 18 fino alle 23 in ciascuna cittadella tematica saranno messi in scena veri e propri spettacoli, mentre negli stessi spazi durante l’intera durata della manifestazione sarà possibile svolgere attività didattiche.

Cortei continui con esibizioni di musici e sbandieratori si muoveranno fra le bancarelle di artigiani e commercianti in abito storico, a popolare “Le vie della storia”, collegando le diverse aree, con speciali punti a tema eno-gastronomico. Arezzo Back in Time è un evento del Comune di Arezzo con la collaborazione dell’Associazione Civitas Rerum che coordina i gruppi storici provenienti da tutta Italia.

Ingresso gratuito
Per informazioni: www.arezzobackintime.it

LE AREE TEMATICHE

LA ROMA REPUBBLICANA

All’Arena Cilnia, presso l’anfiteatro romano di via Margaritone, i protagonisti sono gladiatori e legionari della Roma repubblicana. Qui sono ricostruiti un accampamento romano, uno gallico e un’area etrusca. Guide in abito storico sono pronte a soddisfare ogni curiosità sugli usi e costumi civili e militari dell’epoca. Un interessante approfondimento riguarda la medicina nella Roma antica. Particolare attenzione è dedicata a ragazzi e bambini che vogliono cimentarsi in giochi storici da tavolo romani (Seneth, Uhr, Duodecima scripta) o imparare a scrivere in etrusco sulle tavolette di cera. Tra gli spettacoli, emozionante l’esibizione dei gladiatori nei Ludi Gladiatori. Il programma presenta inoltre danze, racconti animati, cerimonie divinatorie e la dimostrazione di una battaglia tra Galli e Romani. Assolutamente originale è la possibilità per il pubblico di assistere a una gara di pentathlon fra Romani, Galli ed Etruschi.

I FASTI DEL MEDIOEVO

Il medioevo (secoli XII-XIV) è protagonista nell'area dei giardini della fortezza. Presso il Castrum Tarlati è allestito un accampamento militare con oltre 30 tende. Il presidio prevede anche la presenza femminile, normalmente al seguito dei militi durante le campagne, “cortigiane” con una loro zona ben distinta, danzatrici, giullari e giocolieri col fuoco. Tra gli spettacoli: rudi partite di giochi con la palla, racconti animati di gesta eroiche, combattimenti a contatto pieno, duelli e battaglie, tornei a cavallo. Lungo le mura si può sperimentare in piena sicurezza il tiro con l’arco e con la balestra. L’area ospita anche la cittadella del Saracino con mostre di abiti della celebre Giostra cittadina e le taverne a cura dei quartieri.

LO SPLENDORE DEL RINASCIMENTO

La Piazza delle Arti ospita l’epoca d’oro del rinascimento toscano (secoli XV-XVI) dello splendore, della rinascita, del commercio. Il protagonista è il grande mercato con circa cento banchi storici e di artigianato. Spettacolare la ricostruzione di un corpo di guardia con sala d’armi e un convivio nobiliare al palazzo di Fraternita che ospita, nei rinnovati locali al coperto, anche una mostra di abiti rinascimentali. Nella piazza il clangore delle spade dei maestri d’arme che si esercitano, i colpi di archibugio, il rumore delle battagliole tra picchieri, evocano il secolo del mestiere delle armi, della calata dei Lanzichenecchi, dei Tercios spagnoli e della rivalità tra Firenze e Siena. Il banditore annuncia le danze, i suoni dei musici e i colori nel vento delle bandiere di tutti gli sbandieratori della provincia di Arezzo.



Ufficio Stampa Arezzo Back in Time:

Sonia Corsi 335 1979765; Elena Giovenco 331 5353540 
info@giornalismocomunicazione.it 

lunedì 2 maggio 2016

ABBADIA SAN SALVATORE: IL MEDIOEVO TORNA A RISPLENDERE


Ad Abbadia San Salvatore (Siena) il medioevo torna a risplendere grazie ai suoi cittadini che per tre giorni smettono gli abiti contemporanei e tornano a vestire quelli dei loro avi dando vita a una delle più imponenti rievocazioni storiche italiane. Nel secondo fine settimana di luglio la città del Monte Amiata riscopre le sue origini di “Castrum” medievale e mette in scena una festa in costume, unica nel suo genere, che offre un singolare spaccato della vita di quel tempo.

Nel cuore del caratteristico borgo, rivivono i terzieri, mentre le piazze e le strade si trasformano in un palcoscenico naturale capace di accogliere taverne, botteghe di arti e mestieri e mercatini. Per le vie si muovono musicanti e danzatori, cantori e giocolieri mentre nel vicino accampamento militare si susseguono sfide e duelli. Qui per tre giorni e tre notti si prepara l’Offerta dei Censi recuperando una “pratica” spesso descritta nella ricca documentazione del secolo XIII, relativa ad Abbadia San Salvatore.

Le carte parlano infatti dei “censi in natura” (ovvero prodotti locali) che venivano offerti al Monastero di San Salvatore dagli abitanti a sancire lo stretto rapporto tra la comunità del borgo e l’imponente struttura monastica, ancora oggi una delle meraviglie che Abbadia offre al visitatore. Ed è proprio in memoria di questo antico legame che nasce una grande festa in costume, momento in cui la comunità badenga riscopre la sua antichissima storia con una celebrazione collettiva.



La rievocazione medievale prenderà il via venerdì 8 luglio quando i figuranti in costume sfileranno dal cuore del paese al monastero per richiedere la concessione da parte dell'abate dello svolgimento del mercato sabbatico. Quindi, inizieranno i "Giochi dei Terzieri" con la gara di tiro con l'arco. I giochi proseguiranno anche sabato 9 luglio, una giornata caratterizzata da spettacoli, mercati e antichi mestieri perduti nella memoria.

La festa raggiungerà poi il suo momento cruciale domenica 10 luglio quando i figuranti daranno vita all’Offerta dei Censi. Già dalla mattina, un corteo di fabbri, falegnami, tessitrici, lanaioli, abitanti del villaggio, guidato dal podestà, dai priori, dal camerlengo e dai membri dei terzieri, percorrerà un tratto della Via Francigena in onore della sua riscoperta e dell’inaugurazione della variante ufficiale del percorso che attraversa Abbadia San Salvatore. 

Nel pomeriggio, il corteo si snoderà per le vie del centro storico fino a raggiungere l’Abbazia, dove verrà accolto dai rappresentanti ecclesiastici. Qui si svolgerà la “Gara delle portantine” che concluderà i Giochi dei Terzieri e decreterà il terziere vincitore. La festa poi proseguirà con banchetti e musica fino a tarda notte.

Come ogni anno, la festa medievale avrà un gustoso prologo: da lunedì 4 a giovedì 7 luglio ogni sera dopo cena ci saranno le prove dei gruppi delle ballerine, dei musici, dei cavalieri, degli arcieri e gli ultimi allenamenti dei partecipanti ai giochi dei terzieri.

Per maggiori informazioni: tel/fax: 0577778324/0577775221

venerdì 19 giugno 2015

FERIE DELLE MESSI - SAN GIMIGNANO 19-20-21 GIUGNO 2015

Il terzo fine settimana di giugno di ogni anno i Cavalieri di Santa Fina rievocano le tradizionali “Ferie Messium”, stabilite con rubriche statutarie dal titolo “De Ferriis Ponendis” del 1255 (II,29) e del 1314 (II,11). Questa festa, che veniva celebrata da tutta la popolazione come ricorrenza prioritaria ai raccolti, era motivo di divertimento con canti, balli, giochi, e combattimenti tra campioni a cavallo armati di bastone (giostra dei bastoni). Uno degli elementi costitutivi della “Ferie delle Messi” (organizzata la prima volta nell’Ottobre del 1994) sarà il grande corteo, in cui i colori, gli oggetti, e numerosi personaggi esprimeranno simbolicamente il rapporto tra terra e fertilità. Il rituale della benedizione dei cavalli delle quattro contrade, la giostra dei bastoni, il gioco del tiro alla fune, il mercato medievale, aderiscono il più possibile alla filologia medievale. Un evento quindi capace di suscitare i più svariati interessi e attrattive, che vedrà la città colorarsi nell’antica atmosfera medievale che le è propria, con le sue vie e le sue piazze riecheggianti di donne al mercato e con i richiami odorosi della selvaggina sacrificata in un rituale culinario, atto a soddisfare i palati del pubblico che ama la storia e le sue tradizioni.

Ospiti della Ferie delle Messi 2015
  • l’associazione Antichi Mestieri di Medicina, che in piazza delle Erbe proporrà un mercato medievale, esponendo l’attività e l’arte degli artigiani del tempo, con fabbri, vasai, filatrici, conciatori, pellicciai, erboristi e calzolai
  • la Antica Falconeria Toscana, che mostrerà i voli acrobatici dei propri rapaci e terrà delle lezioni su come
  • la Fanfarenzug di Meersburg (Germania), città gemellata con San Gimignano
  • gli Sbandieratori de La Città de L’Aquila
  • la Compagnia di Abbadia San Salvatore (SI)
  • il gruppo Arteare che realizzerà lo spettacolo del sabato sera cui è protagonista la vita di San Francesco, portando in scena il Cantico delle Creature.
  • Iniziative contestuali alla Ferie delle Messi 2015

Iniziative contestuali alla Ferie delle Messi 2015

Mostra fotografica di Andrea Migliorini, che espone i suoi scatti sulle edizioni passate della Ferie delle Messi in Sala di Cultura, Via San Giovanni
Arcobaleno d’Estate, promossa dalla Regione Toscana, prevista per sabato 20 giugno alle ore 17,30 in Piazza del Duomo. Il “brindisi” alla Toscana e alle sue eccellenze si svolgerà durante il tiro alla fune: in quel momento gli spettatori condivideranno fotografie e video sulla gara sui social media con l’hashtag #arcobalenodestate.

Come si articola la manifestazione?
  • Il venerdì sera costituisce l’ouverture della festa, con l’esibizione dei gruppi Medioevo in Danza, Tamburi Chiarine e Bandiere di San Gimignano e gli ospiti della Fanfarenzug di Meersburg.
  • Il sabato mattina le vie del paese, a partire dalle due porte principali, saranno animate dai suoni e dai colori del gruppo dei Tamburi e Trombe Antiche e Bandiere di San Gimignano, i quali raggiungeranno la Rocca di Montestaffoli. Nella Rocca i visitatori potranno trovare ristoro nella taverna, intrattendosi con le esibizioni dei gruppi del’associazione: Medioevo in Danza e Compagnia d’Arme della Rocca di Montestaffoli.
  • Il sabato pomeriggio il popolo delle quattro Contrade si presenta al pubblico e si posiziona sulle gradinate del Duomo in fila per contrada. Sulle scale del Palazzo Comunale si dispongono i Dignitari del Comune ed i Tamburi. Ogni contrada presenta al pubblico il cavaliere ed il cavallo per la competizione della domenica: la Giostra dei Bastoni.
  • Alle ore 16.30 in Piazza del Duomo, l’Antica Falconeria Toscana mostrerà l’intelligenza dei propri rapaci, che stupiranno il pubblico con la velocità e le acrobazie di volo. A seguire, si disputano due gare: il tiro alla fune tra gli uomini delle quattro Contrade, mentre le fanciulle si sfideranno nella gara della Treccia. In serata, l’esibizione degli Sbandieratori de L’Aquila, una lezione su come governare i falchi e vivere con essi in armonia e dopo cena, l’esibizione dei tamburi, danzatrici e cavalieri e lo spettacolo di fuochi a cura dei Nocturna.  Dopo una rappresentazione scenografico-teatrale sull’amore tra dame e cavalieri.
  • La domenica mattina in piazza del Duomo si svolge il secondo rito di preparazione alla Giostra dei Bastoni: il Rito della Purificazione, nel quale il ministro di Dio benedice i cavalli e il pubblico, seguito dal saluto del Podestà alle contrade e al popolo.
Dopo il Rito, verso la Rocca di Montestaffoli, ognuno potrà apprendere come diventare amico dei falchi e ristorarsi presso la Taverna.

Dopo l’esibizione degli Sbandieratori de La Città de L’Aquila e dei rapaci della Falconeria Maestra, dalle 17 in poi un fiume di colori e rulli attraverserà le strade di San Gimignano, dalle porte principali fino alla Rocca di Montestaffoli: il Corteo delle Messi, composto da circa 500 figuranti che seguiranno Flora, la Regina della Primavera, assisa su un carro trainato da buoi.

drappellone toni alfano ferie delle messi

Il Corteo raggiungerà la Rocca di Montestaffoli dove si disputerà la Giostra dei Bastoni, una gara a cavallo tra i cavalieri delle quattro drappellone toni alfano ferie delle messi Contrade, il cui scopo è colpire per primo, al termine del percorso, un elmo sorretto su un palo per mezzo di un bastone, in dotazione ad ogni cavaliere. La contrada vincitrice si aggiudicherà la Spada d’Oro, che sarà consegnata in Piazza del Duomo.

Oltre alla Spada d’Oro, il vincitore sarà omaggiato dal Drappellone, raffigurante Santa Fina e riportante i colori delle quattro Contrade, il logo dei Cavalieri e lo stemma del Comune di San Gimignano.

Il primo Drappellone per la Ferie delle Messi 2014 è stato realizzato dall’artista sangimignanese Alessandro Andreuccetti, per l’anno 2015 l’associazione I Cavalieri di Santa Fina ha indetto un concorso per la realizzazione del Drappellone, che ha proclamato vincitore l’illustratore Toni Alfano, classe 1977, milanese ma vive e lavora a Monteriggioni dal 2013.

Il sabato e la domenica in Piazza della Cisterna e in Piazza delle Erbe sarà allestito un mercato medievale, a cui è possibile partecipare facendo apposita domanda.

Iniziative inserite nella Ferie delle Messi:

VENERDI 19 GIUGNO

Piazza Duomo – ore 18,30

Incipit Festa Dies (Inizia il Giorno della Festa)

Esibizione della ‘Fanfarenzug’ di Meesburg.  Al termine, parata verso la Rocca di Montestaffoli con apertura delle taverne per la gioia di tutti i palati.

Rocca di Montestaffoli – ore 19, 15

Tuit cil qui sunt enamourat (Tutti coloro che sono innamorati)

Balli medievali con il ‘Gruppo Medioevo in Danza’ dei Cavalieri di Santa Fina.

Piazza Duomo – ore 21,30

Echi da un giorno lontano

Esibizione  del ‘Gruppo Tamburi, Chiarine e Bandiere’ e del ‘Gruppo Medioevo in Danza’ dei Cavalieri di Santa Fina.

SABATO 20 GIUGNO

Da Porta San Giovanni alla Rocca di Montestaffoli – ore 11.30
Da Porta San Matteo alla Rocca di Montestaffoli – ore 12

Suoni di Battaglia

‘Gruppo Tamburi, Chiarine e Bandiere’ in corteo. In Rocca apertura delle taverne.

Rocca di Montestaffoli – ore 12 (In contemporanea con l’apertura delle taverne)

Un matrimonio di delizie

Esibizione del Gruppo Armati e delle Danzatrici che, unitamente agli Arcieri, daranno vita ad un lieto e nel contempo dilettevole intrattenimento per tutti coloro che vorranno sedersi presso le fresche ombre per assaporare i genuini cibi della tradizione sangimignanese.

Piazza delle Erbe, Piazza della Cisterna e Rocca di Montestaffoli ore 12

Le Grida di San Gimignano

Allestimento di un Mercato Medievale ed esposizione di macchine da guerra.

Piazza Duomo – ore 16,30

Fulget Dies Celebris (Risplende il giorno glorioso)

Ingresso delle Quattro Contrade di San Gimignano con scelta dei Cavalieri che gareggeranno all’indomani in occasione della Giostra dei Bastoni.

Piazza Duomo – 17.30

De arte venandi cum avibus (Sull’arte di cacciare con gli uccelli)

Voli di falchi cacciatori con manifestazioni di ubbidienza dei rapaci ai propri falconieri.

A cura di Antica Falconeria Toscana.

Piazza Duomo – 18

Tiro alla fune fra i Campioni delle Quattro Contrade

Uomini forti, i migliori delle Contrade, in guerra fra loro, a dimostrazione di un sentire medievale che scorre nelle vene delle genti di questa Città.

Piazza Duomo – 18,30

Gara della Treccia

Agilità e destrezza in competizione nell’animo delle giovani fanciulle delle Quattro Contrade.

Piazza Duomo – 19,00

Ars Dimicandi & Saltandi (L’arte di combattere)

Esibizione del gruppo guerriero Compagnia Abbadia di San Salvatore

Rocca di Montestaffoli – ore 19.30

Vexilla & Cibus

Esibizione degli Sbandieratori della Città dell’Aquila. Al termine parata verso la Rocca di Montestaffoli, dove si potranno gustare cibi della più pura tradizione storica cittadina.

Rocca di Montestaffoli – ore 20

Il volo dell’imperatore

Falchi e falconieri: una didattica per conoscere come ammaestrare i rapaci e instaurare un leale rapporto di amicizia fra uomini e animali.

A cura di Antica Falconeria Toscana.

Piazza Duomo – ore 21,30

Emozioni sul far della sera

Esibizione della ‘Fanfarenzug’ di Meesburg, del ‘Gruppo Medioevo in Danza’ e del ‘Gruppo Tamburi, Chiarine e Bandiere’ dei Cavalieri di Santa Fina.

Piazza Duomo – ore 22,30

Spettacolo Finale – Il Cantico delle Creature

Il Cantico delle Creature è un grande spettacolo di piazza, sublime espressione della meraviglia e rispetto del creato, un inno alla vita sulle parole di San Francesco.

Spettacolo dai numerosi effetti scenici, unico nel suo genere, interpretato attraverso l’espressione delle arti del teatro di strada, dove le scene ripercorrono e quindi rappresentano, nel loro susseguirsi, i messaggi e la lirica così antica eppur sempre così “pretiosa et vera”.

A cura dell’Associazione Culturale Arteare.

DOMENICA 21 GIUGNO

Piazza delle Erbe,  Piazza della Cisterna e Rocca di Montestaffoli  – ore 11,00

Le Grida di San Gimignano

Allestimento di un mercato medievale con esposizione di macchine da guerra del tempo.

Rocca di Montestaffoli  – ore 11,30

Richiami dal profondo

Apertura delle taverne

Da via San Giovanni verso Piazza del Duomo  – ore 12

Il Rito e le Emozioni

Ingresso delle Quattro Contrade di San Gimignano, accolte dal Podestà, con Benedizione  dei cavalli e dei cavalieri che nel pomeriggio si esibiranno nella Giostra dei Bastoni. Saluto al pubblico dal Primo Cittadino della Città.

Piazza del Duomo  – ore 12,30

Festa, festa

Esibizione del ‘Gruppo Tamburi, Chiarine e Bandiere’ dei Cavalieri di Santa Fina.

A seguire, parata del Gruppo e dei Figuranti delle Quattro Contrade verso la Rocca di Montestaffoli, dove si potranno gustare cibi della tradizione toscana, fra voli di falchi e insegnamenti sul loro ammaestramento.

Piazza del Duomo  – ore 15

Barbari per amici

Esibizione della ‘Fanfarenzug’ di Meesburg

Piazza del Duomo  – ore 15,30

Amici &Vicini

Azioni del gruppo guerriero e di danza Compagnia Abbadia di San Salvatore

Da Via San Matteo a Piazza Duomo – ore 16

Vexilla Regis (Le Bandiere del Re)

Parata ed esibizione degli Sbandieratori della Città dell’Aquila.

Piazza del Duomo – ore 16,30

Volar come saette

Falchi in volo con straordinarie manifestazioni di ubbidienza dei rapaci ai detti dei falconieri.

A cura di Antica Falconeria Toscana.

Da Porta San Matteo a Porta San Giovanni e al Parco della Rocca – ore 17

Il Corteo delle Messi

Con la partecipazione del popolo tutto delle Quattro Contrade, dei Gruppi Ospiti, dei Cavalieri sui propri cavalli, delle insegne della Città. Oltre seicento figuranti per rivivere il sogno del Medioevo.

Parco della Rocca – ore 18

La Giostra dei Bastoni

Corsa dei Cavalieri delle Quattro Contrade di San Gimignano, in lotta per la conquista dell’ambita Spada d’Oro. Giostra di grande pericolo e di trepidante attesa.

Piazza Duomo – ore 19,30

La Spada d’Oro 

Consegna da parte del Podestà della Spada d’Oro al vincitore della Giostra dei Bastoni,  e del Drappellone alla Contrada vincitrice, fra esultanza di allori e lacrime di vinti

venerdì 27 febbraio 2015

58° PALIO DEI SOMARI A TORRITA DI SIENA - DOMENICA 22 MARZO 2015

A Torrita di Siena già si respira l’atmosfera elettrizzante del Palio dei Somari, la prima, grande festa popolare toscana della primavera.  Quest’anno l’imprevedibile sfida sul tufo, nata nell’ormai lontano 1967, andrà in scena il 22 marzo ovvero, come vollero i suoi fondatori, nella prima domenica successiva al 19 marzo, festa di San Giuseppe, patrono dei falegnami e, in generale, simbolo dell’impegno più umile e manuale e anche della capacità artigiana. Ma, come avviene ormai da molti anni, il programma scatterà otto giorni prima della carriera a dorso di ciuco, e, in un crescendo di appuntamenti, porterà fino alla giornata decisiva. Il primo atto ufficiale è appunto rappresentato dalla ufficializzazione del programma degli eventi che diventa l’agenda di una comunità che vive la propria festa popolare con un tale trasporto da non risparmiare praticamente nessuna famiglia. Il “cartellone” si aprirà dunque sabato 14 marzo con due appuntamenti che faranno subito schizzare verso l’alto la temperatura della passione contradaiola. Alle 18,30, nella centralissima Piazza Matteotti, avverrà infatti il Sorteggio dell’ordine di sfilata del corteo storico ma soprattutto delle quattro batterie eliminatorie della cora con lo spettacolo di rievocazione storica “Torrita AD 1358, la fortuna di un Castello”. Subito dopo l’Aperitivo Medievale “Nunc Est Bibendum” apriranno le celebri “taverne”. 
Le cucine delle contrade offriranno i propri migliori piatti, a cominciare da caratteristici antipasti, passando per i pici al sugo, fino ai secondi e ai dolci. La cittadella medievale, illuminata ed addobbata con particolare cura, sarà animata dall’inedito Mercato della Nencia, che raccoglierà artigiani e prodotti in tema con la rievocazione storica, e dalle coinvolgenti esibizioni di artisti di strada, saltimbanchi, mangiafuoco e giullari. Domenica 15 marzo il programma sarà soprattutto caratterizzato, alle 16.00, sempre in Piazza del Comune, dalla Festa dei Giovani Sbandieratori e Tamburini. Si incontreranno così i giovani rappresentanti del Palio dei Somari, del Quartiere Prato di San Quirico d’Orcia, dei Musici Terzieri di Porta Fiorentina e dei Piccoli Sbandieratori e Tamburini Bravio delle Botti di Montepulciano.  Dal lunedì 16 a mercoledì 18 Marzo, epicentro della manifestazione sarà il Teatro Comunale degli Oscuri che, nelle tre serate, ospiterà rispettivamente la cerimonia di premiazione dei ragazzi delle Scuole per il concorso "I ragazzi raccontano il Palio", gli esilaranti giochi tra contrade "Chissà se in contrada si sa" e la serata della Cultura "In - Canta - Oscuri", coordinata dall'Accademia degli Oscuri. Da venerdì 20 Marzo la tensione si farà più palpabile: in occasione delle cene propiziatorie le otto contrade (Cavone, Le Fonti, Refenero, Stazione, Porta a pago, Porta a Sole, Porta Gavina e Porta Nova) presenteranno i propri fantini. Sabato sarà il giorno del banchetto medievale, della presentazione del panno dedicato a San Giuseppe (dipinto quest’anno dal giovane artista Maurizio Rapiti di Città di Castello) e della gara tra gli sbandieratori e tamburini. Infine domenica Palio, 58° della serie, che designerà la contrada che succederà nell’albo d’oro, alla Stazione, trionfatrice nel 2014. 



Torrita di Siena, 20 Febbraio 2015
Commissione Pubblicità – Associazione Sagra San Giuseppe Torrita di Siena





domenica 16 novembre 2014

NATALE NEL MEDIOEVO A LUCCA 6/7/8 E 20/21 DICEMBRE 2014

Locandina de Il Natale nel Medioevo a Lucca, edizione del 2014

Dal 6 all'8 dicembre e dal 20 al 21 dicembre si terrà la 5° edizione de Il Natale nel Medioevo di Lucca il cui centro storico sarà riportato indietro nel tempo alle atmosfere natalizie e medievali in cui verranno riproposti gli antichi e mai fuori moda mestieri come quello del falegname e del fabbro. Saranno presenti anche molte bancarelle dove sarà possibile acquistare manufatti artigiani e deliziosi prodotti gastronomici tipici di questa bellissima terra. I Venditori saranno tutti in costume medievale in modo da creare una atmosfera davvero unica. L'evento è organizzato dall'Associazione Sestiere Castellare che da molti anni studia la storia di Lucca, famosa anche per le sue imponenti mura e per la conservazione perfetta dei suoi principalimonumenti.

giovedì 4 settembre 2014

MEDIOEVO IN ROCCA 6-7 SETTEMBRE 2014


medioevo in rocca 6 - 7 settembre 2014

medioevo in rocca 6 - 7 settembre 2014Sabato 6 e domenica 7 settembre 2014 nel parco della Rocca di Montestaffoli a San Gimignano (SI), i Cavalieri di Santa Fina presentano Medioevo in Rocca, manifestazione storico-medievale, con tamburi, bandiere, danze e duelli, mangiando e bevendo in compagnia! I tamburini e i figuranti delle Contrade sfileranno per le vie della città, alternando le partenze da Porta San Giovanni e Porta San Matteo. Il suono dei tamburi e lo sfilare ordinato dei figuranti vi condurrà verso la Rocca di Montestaffoli, parco di antico splendore in cui assisterete a scene di vita medievale, ammirerete l’accampamento dei soldati accompagnando il piacere della vista al piacere del gusto. Potrete infatti assaporare sapori toscani al bancone tenuto dalle quattro Contrade. Qui, instancabili lavoratori, serviranno minestra di pane, vino e carne alla brace e sarete intrattenuti dalle esibizioni dei gruppi:


Arcieri di Castelvecchio
Compagnia d’Arme della Rocca di Montestaffoli
Medioevo in Danza
Tamburi e bandiere di San Gimignano
Si potrà ammirare la perfetta ricostruzione dell’accampamento medievale degli armati e giocare secondo gli usi del 1300 nelle apposite aree allestite.

Seguite l’evento su Facebook, Twitter e Instagram e pubblicate post, impressioni, foto e video utilizzando l’hashtag #medioevoinrocca: i vostri aggiornamenti saranno ripubblicati sulla pagina ufficiale dei Cavalieri di Santa Fina e le foto in un’apposita photogallery del sito.

sabato 16 agosto 2014

PALIO DELL'ASSUNTA


Il Palio di Siena è una giostra di origine medievale che avviene tra le contrade di Siena. La corsa s volge il 2 luglio col Palio in onore della Madonna di Provenzano e il 16 agosto, altrimenti chiamato Palio dell'Assunta; in alcune e speciali occasioni, il Palio è avvenuto anche in date differenti tra maggio e settembre. Le contrade che concorrono per la vittoria finale sono ben diciassette:

Aquila
Bruco
Chiocciola
Civetta
Drago
Giraffa
Istrice
Leocorno
Lupa
Nicchio
Oca
Onda

Secondo alcune fonti medievali, il Palio fu inaugurato in occasione del ricordo della Battaglia di Montaperti del 1260, in realtà le origini sarebbero anche più remote. In Italia già nel XII e XIII secolo si organizzavano corse di cavalli sia come battaglia tra nobili e possidenti di cavalli, sia come mero spettacolo. Insieme ai palii organizzati dalla nobiltà, i cittadini di siena usavano organizzare altre gare precedute da cortei, carri trionfali e rappresentazioni a carattere allegorico. Il nome "Palio" deriva dal latino pallium (mantello di lana) ossia un drappo pregiato che veniva usato in vari modi: a Siena, ad esempio, era regalato alla chiesa del vincitore della tenzone. Nella stessa siena, precisamente nella Chiesa di San Giuseppe all'interno della contrada dell'Onda, fino a pochi anni fa vi era un pallio risalente al '500 questo in quanto era usanza per le Contrade di appoggiarsi alle Parocchie per le loro riunioni e quindi, in caso di vittoria, era normale donare il pallio per devozione. Nel XVI secolo si afferma il Palio alla Tonda, quello che ora possiamo ammirare in tutto il suo fascino, che ha il suo culmine dopo il 1555 al termine della Guerra di Siena, in cui la città rimase sconfitta e, per non pensare alla debacle, ci si liberava con i giochi. L'elemento che ha fatto nascere il Palio Moderno è un episodio durante l'occupazione fiorentina e spagnola. Il 2 luglio 1500 la Pietà conservata in un tabernacolo nel rione di Salvani Provenzano, fu oltraggiata da uno spagnolo sparando alla statua ma rimanendo ucciso a sua volta e da quel giorno, per ringraziare la Vergine, iniziarono varie celebrazioni per celebrare l'anniversario del lieto evento, e da qui nasce il Palio. La corsa si correva in piazza del Campo (alla tonda) e non tra le strade cittadine (alla lunga, organizzato dalla nobiltà senese). Nel 1701 si iniziò a correre il Palio dell'Assunta ogni 16 agosto una data, però, successiva alla festa della Madonna dell'Assunta questo perchè il calendario delle feste cittadine prevedeva già altre feste. Agli inizi dell'Ottocento fu abolito granzie all'impulso della Rivoluzione Francese che fece perdere potere a tutta la casta nobiliare. 

Per il palio ci si prepara tutto l'anno. Ogni contrada cura nei minimi dettagli ogni aspetto organizzativo e particolarmente importante è la preparazione dei cavalli che durante l'anon si "allenano" in palii di minore importanza. A fine maggio si entra nel culmine con il famoso sorteggio delle tre contradre che affiancano le sette che vi partecipano di diritto (l'estrazione avviene a fine giugno, per il palio di luglio, e la prima domenica successiva al palio di luglio, per l'evento del 16 agosto). Solo dopo il sorteggio si può pensare al fantino e successivamente al "barbero", ossia al cavallo che ogni contrada avrà in sorte. Circa sette giorni prima il Palio, si presenta il drappo del Comune commissionato ad un artista locale (per il palio di luglio) o internazionale (per il palio straordinario o quello di agosto). Nel primo dei quattro giorni di festa, che possono essere o il 29 giugno o il 13 agosto avviene la "tratta", l'estrazione e l'abbinamento dei cavalli alle contrade: l'operazione non può che avvenire a piazza del Campo al cospetto del sindaco, i capitani delle contrade che parteciperanno alla corsa, i tre "Deputati della Festa", un segretario e due paggetti. Come si procede all'estrazione? Si preparano due urne; in una si mettono dieci palline (ghiandine) con numeri da 1 a 10 che corrispondono ai cavalli, nella seconda i nomi delle dieci contrade. Le ghindine sono estratte dai paggetti e sarà l sindaco a leggere gli abbinamenti. Sulla piazza, composta da sabbia, argilla e tufo, vengono corse sei prove utili al fantino per prendere confidenza con il cavallo e per farlo abituare al clima della piazza.

La corsa avviene nella stupenda e suggestiva piazza del Campo. Partecipano 10 contrade scelte secondo un regolamente che consente una precisa rotazione dei partecipanti; corrono le sette contrade che non hanno corso il palio dell'anno precedente e un mese prima del palio vengono estratte le tre contrade mancanti. Poco prima della corsa, da Duomo inzia una processione alla rpesenza di mazzieri, figuranti e cavalieri, il Comune e le varie istituzioni cittadine. Successivamente i fantini escono dal Palazzo Comunale e rcevono il nerbo portandosi nella zona della partenza, la "mossa". Qui, il mossiere,  riceve una busta con l'ordine di allineamento alle due lunghe corde (canapi) che delimitano il punto di partenza. Nella zona delimitata dalle corde si lascia uno spazio attraverso il quale i cavalli possono entrare e la partenza può essere deteminata dal cavallo "di rincorsa". Fino all'ultimo, non si sa quale sia l'ordine di partenza e viene stabilito da una fiasca, un tubo verticale che termina in un serbatoio. 
Prima che i cavalli escano dal palazzo comunale, i Deputati della Festa inseriscono dieci sfere con i colori delle contrade dentro il serbatoio. La fisca viene agitata e le sfere vengono fatte scivolare nel tubo: solo quando cavalli e fantini raggiungono la "Curva del Casato" viene reso noto l'ordine di ingresso che verrà consegnato dal comandante della Polizia Municipale al mossiere il quale a questo punto inizia a chiamare le contrade secondo l'ordine e la decima contrada resta fuori (quella di "rincorsa") che potrà entrare tra i canapi già al galoppo passando tra il verrocchino e la parte esterna della pista e quindi è proprio il cavallo di rincorsa a dare l'inizio alla corsa. Il mossiere deve essere bravo a capire qual è il momento giusto per sganciare con un pedale la corda anteriore, quella posta dinanzi ai cavalli in fila. La partenza è un momento in cui l'abilità strategica del fantino viene fuori prepotentemente; il fantino della "rincorsa" deve cogliere il moemnto migliore per partire anche all'improvviso mentre i fantini chiedono o cercono collaborazione tra di loro. Le operazioni possono essere molto lunghe e, se la visibilità diminuisce, si rinvia al giorno successivo. Se la partenza è valida, inizia la tanto attesa corsa: il palio viene vinto dal cavallo con o senza fantino che compie tre giri di piazza. L'arrivo è segnalato da un bandierino ed è elggermente più avanti della zona di partenza. Se arriva solo il cavallo, si parla di "cavallo scosso". Dopo la vittoria, i contradaioli ritirano il drappellone che sarà portata in chiesa (a Santa Maria di Provenzano a luglio, al Duomo in agosto) e conservato nel museo di contrada.

Secondo quanto stabilito dall'art. 97 del Palio di Siena, nella giustizia paliesca esistono tre livelli sanzionatori per le Contrade. In ordine di gravità crescente sono comminate: censure, deplorazioni e squalifiche. Una deplorazione scatta dopo aver ricevuto quattro censure; una squalifica scatta dopo tre deplorazioni. La censura rimane valida per i 5 Palii seguenti a quello per cui essa viene comminata; la deplorazione vige invece per 9 Palii. Quando una contrada subisce una squalifica (viene cioè esclusa dal disputare uno o più Palii), essa può scontarla a partire dal Palio a cui dovrebbe partecipare: se cioè viene estratta a sorte, oppure se deve corrervi di diritto. Se la contrada squalificata è estratta per correre, viene automaticamente esclusa e al suo posto è estratta un'altra Contrada. Il periodo massimo di squalifica è di dieci anni. La giurisdizione è di competenza dell'Amministrazione Comunale. L'iter, regolato dall'art. 98, prevede che l'assessore delegato notifichi alle Contrade la Relazione stilata dai Deputati della Festa, contenente le richieste di squalifica e le motivazioni. Entro il termine massimo di dieci giorni le Contrade hanno la facoltà di presentare memorie difensive; la Giunta Comunale, esaminate le motivazioni dei Deputati della Festa e la difesa delle Contrade, delibera sulle squalifiche entro il 30 novembre di ogni anno, in modo inappellabile. Tutte le punizioni per le Contrade vengono comunicate al Magistrato delle Contrade. Le sanzioni previste per i fantini sono due: l'ammonizione e la squalifica per uno o più Palii, anche a tempo indeterminato. Il procedimento è analogo a quello previsto per le Contrade: dopo la Relazione dei Deputati della Festa, il fantino ha dieci giorni di tempo per presentare proprie memorie difensive. Entro il 30 novembre la Giunta Comunale adotta la propria delibera, contro la quale non è previsto ricorso. Anche le squalifiche ai fantini vengono comunicate al Magistrato delle Contrade. La prima squalifica a una Contrada nella storia del Palio di Siena è datata 20 agosto 1945: venne comminata alla Tartuca e Bruco, in seguito al Palio straordinario dedicato alla fine della seconda guerra mondiale (detto il "Palio della Pace", nonostante sia uno dei Palii più violenti di sempre). La Tartuca venne squalificata perché decise di ritirarsi dopo due mosse annullate, che l'avevano vista scattare nettamente in testa, il Bruco, in seguito al comportamento dei contradaioli al termine del Palio: i brucaioli infatti strapparono il drappellone dopo la vittoria ai propri danni subita dal Drago. Tuttavia la sanzione, che prevedeva una squalifica per tutto l'anno 1947, venne annullata tra aspre polemiche il 24 aprile 1946.

Bisogna arrivare all'agosto 1966 per la prima effettiva squalifica a una Contrada: ne subirono le conseguenze il Valdimontone, squalificato per un Palio dopo alcuni incidenti provocati dai contradaioli nel corso della terza prova, e ancora una volta la Torre, squalificata per due Palii perché riconosciuta responsabile di invasione di pista. Non vi furono squalifiche fino al 1973 (un Palio per l'Istrice) ma a partire dal 1979 la frequenza divenne quasi di almeno una sanzione l'anno fino al 2002 (fanno eccezione il trienno 1984-1987 e il 1998, periodi senza alcun provvedimento). La squalifica più pesante mai inflitta a una Contrada è stata comminata all'Istrice dopo il Palio del 16 agosto 2002: la Contrada di Camollia venne sospesa per 4 Palii, scontati poi dall'agosto 2003 al luglio 2005. Il motivo è legato al pestaggio dei contradaioli al termine della corsa, ai danni del fantino della Lupa Giuseppe Pes detto il Pesse, accusato di non aver rispettato alcuni accordi presi in precedenza. Sei degli aggressori vennero anche arrestati. Il primo fantino squalificato a vita fu Angelo Innocenti, che al debutto il Piazza il 2 luglio 1877 subì questa pesante squalifica. Nonostante l'annullamento della mossa, il fantino continuò da solo i tre giri di piazza; gli ocaiolo reclamarono il Palio, che fu invece annullato e non assegnato, anche a causa dei tumulti che seguirono. Stessa sorte toccò a Ermanno Menichetti detto Popo, sospeso nel luglio 1908 per aver tentato di impedire il passaggio alla terza curva di San Martino del fantino dell'Oca (che comunque non vinse). Stessa sorte toccò a Guido Duchi detto Martellino nel 1909 (ostacolò il fantino della Civetta) e a Edoardo Furi detto Randellone nel 1928 (prese le redini del cavallo di un'altra Contrada durante la mossa). Dal dopoguerra sono molti i fantini squalificati, principalmente per irregolarità e disordini creati durante la mossa. La sanzione più pesante è stata inflitta a Franco Casu detto Spirito, e a Maurizio Farnetani detto Bucefalo; i due subirono 20 Palii di squalifica, rispettivamente nell'agosto 1996 e 1997. Il primo, al momento della partenza del Palio, trattenne Massimo Coghe detto Massimino dal giubbetto, impedendogli di fatto di correre; il secondo, ostacolò Luigi Bruschelli detto Trecciolino.

Fonte: Wikipedia

Immagine della piazza: Autore Delfort, piazza del Campo vista da Torre del Mangia
L'immagine del cavallo è di Roberto Vicario, giornalista

martedì 12 agosto 2014

FESTA MEDIEVALE VICOPISANO (6/7 SETTEMBRE 2014)


Il primo week end di settembre torna la tradizionale Festa Medievale di Vicopisano, giunta quest'anno alla XIX edizione. La festa, che animerà il centro del borgo sabato 6 e domenica 7 settembre dalle ore 17, sarà come sempre un tripudio di spettacoli, eventi e attrazioni medievali. Il mercatino dei mestieri illuminerà le vie, affiancato da quello delle specialità locali e medievali. Musici, artisti di strada e figuranti popoleranno il paese, dove, insieme agli accampamenti, saranno allestite le taverne alle quali sarà possibile cenare e assaggiare alcuni dei piatti tipici medievali. Alla festa sarà possibile cambiare gli euro con le monete del tempo, accettate a tutti i banchi e taverne presenti lungo il percorso, che sarà illuminato da fiaccole. Sia sabato che domenica la suggestiva piazzetta di palazzo Pretorio ospiterà la cena medievale, un evento conviviale a cui sarà possibile gustare un ricco menù i cui piatti sono stati preparati secondo gli antichi ricettari del tempo. Durante la cena spettacoli di musica, teatro e saltimbanchi intratterranno i commensali, che avranno un trattamento da veri signori del medioevo. Domenica pomeriggio la festa prenderà il via alle 15, con i “Bambini al Castello”, la festa medievale dei piccoli, con giochi, cantastorie, falconieri, duelli, cavalieri e balli, per una giornata indimenticabile di grande divertimento. L'evento è organizzato dal Comitato festa medievale di Vicopisano con il patrocinio del Comune di Vicopisano, Provincia di Pisa e Regione Toscana. Per info e prenotazioni cena: info@festamedievalevicopisano.it, www.festamedievalevicopisano.it, 050796581

venerdì 6 giugno 2014

FESTA MEDIEVALE A BARBERINO, LA STORIA RIVIVE NELLE “MEMORIAE ET HISTORIAE DE SEMIFONTE”

L’iniziativa è patrocinata dall’Unione Comunale del Chianti Fiorentino. Sabato 7 e domenica 8 giugno dalle ore 17 alle ore 24 per le vie dell’antico borgo di Barberino Val d’Elsa
Un tuffo nel passato tra i vicoli e le piazze dell’antico castello di Barberino Val d’Elsa. Un intero paese coinvolto nell’organizzazione di una festa che dal pomeriggio allo scoccar della mezzanotte farà susseguire senza un ordine preciso, come avveniva un tempo nelle piazze e per le vie del borgo, l’allegro passaggio dei musici, le spettacolari performances dei giullari e dei giocolieri, affidando alla spontaneità e alla vitalità dei protagonisti il lento giocoso fluire della kermesse. 

L’occasione che da sei edizioni, con un coinvolgimento sempre più ampio da parte della comunità, si propone di ripercorrere l'antico legame tra la città perduta di Semifonte e il borgo medievale di Barberino Val d’Elsa è “Memoriae et Historiae de Semifonte - Barberino medievale”, la festa che tra sabato 7 e domenica 8 giugno dalle ore 17 alle ore 24 esploderà tra piazza Vittorio Veneto e piazza Barberini per dare vita ad uno degli appuntamenti chiantigiani più attesi dalla comunità. Un vero e proprio invito rivolto a cittadini e turisti ad immergersi nel passato e rivivere l’incanto dell’Età di Mezzo. 

Promossa dall’Unione dei Comuni di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa e organizzata da Teatro di Gomma in collaborazione con Associazione Happy Days onlus, la manifestazione si svolgerà nel pieno spirito dell’epoca. A farla da padrone sarà il popolo degli artisti e dei teatranti di strada, degli sbandieratori e degli stornellatori, dei danzatori e degli acrobati del fuoco; i figuranti daranno corpo ad uno scenografico corteo mentre i commercianti e gli artigiani esibiranno i loro mestieri. Tutto sarà volto a ricreare le atmosfere medievali: anche sul fronte enogastronomico sarà possibile partecipare a cene a tema nei locali adiacenti alla chiesa di San Bartolomeo, oltre all’osteria all’aperto, collocata in via Vittorio Veneto. 

Numerosi i gruppi che animeranno la due giorni: “I musici del Gregge di Titiro” faranno riecheggiare la musica dei trovadori, il “Teatro di Gomma” divertirà con interventi di giocoleria dedicati ai bambini e spettacoli in piazza, lo “Spirals Fire” ammalierà il pubblico con uno spettacolo incentrato sulla creatività legata al fuoco. Ad arricchire il programma gli eventi e le performances degli sbandieratori di “Torrita di Siena”, del Lupo Rosso e de “I Giullari fiorentini”. 

“Il successo di questa manifestazione - dichiara il sindaco di Barberino Val d’Elsa Giacomo Trentanovi - nata alcuni anni fa per rivitalizzare il capoluogo con una iniziativa che mettesse in primo piano le origini e il prestigio storico-culturale del territorio, è legato alla grande partecipazione della comunità. Il Comune ogni anno ci ha messo del proprio, sostenendo in termini economici e organizzativi, ma molto si deve alle associazioni, al Teatro di Gomma, alla Happy Days onlus e ai tantissimi cittadini che si sono impegnati attivamente nell’organizzazione della kermesse, cresciuta nel corso del tempo con eventi e proposte culturali di qualità che in modo originale mirano a ricostruire i ritmi, le atmosfere, la quotidianità della vita dell’epoca medievale”. 

Altro importante protagonista della kermesse è il palio che dallo scorso anno dà il via ufficiale ai giochi accompagnati dalla benedizione del parroco Don Luciano Marchetti. Una tradizione riscoperta e valorizzata dall’organizzazione della festa con uno spettacolo in cui le antiche contrade di Barberino, Porta senese, Centro, Porta fiorentina si disputeranno la vittoria e la custodia del palio. 

Ingresso libero. L’iniziativa è stata realizzata grazie al contributo degli esercizi commerciali e delle aziende di Barberino. Info: Ufficio Cultura Barberino Val d’Elsa 055 8052205 - www.barberinovaldelsa.net. 

Programma sabato 7 giugno 

Ore 17.30 Corteo Storico 

18.30 – 19.30 Giochi in Piazza Barberini, competizione e premiazione con Palio 

Ore 19.30 Gruppo sbandieratori di “Torrita di Siena” in p.zza V.Veneto 

Spettacolo Itinerante “I Musici del Gregge di Titiro” 

Ore 20.00 Spettacolo Compagnia del Lupo Rosso in p.zza Barberini 

Ore 21.30 Corteo Notturno 

22.00 Spettacolo Sbandieratori Torrita di Siena in p.zza Barberini 

22.30 Spettacolo “Osvaldino da Mercatello” di e con Stefano Corrina in p.zza V.Veneto 

Spettacolo Itinerante “I Musici del Gregge di Titiro” 

Ore 23.00 Spettacolo “I giullari fiorentini” di e con Nika e Lapo in p.zza Barberini 

23.00 Spettacolo Compagnia del Lupo Rosso in p.zza V. Veneto 

Ore 23.30 Spettacolo di fuoco Spirals Fire in p.zza Barberini 

Programma Domenica 8 Giugno 

Ore 17.30 Corteo Storico 

Ore 18.00 Esibizioni musicali itineranti della sezione musicale delle scuole medie Don Lorenzo Milani di Tavarnelle val di Pesa e Barberino val d'Elsa 

Ore 19.00 Gruppo sbandieratori di “Torrita di Siena” in p.zza Barberini 

Spettacolo Itinerante “I musici del Gregge di Titiro” 

0re 19.30 Spettacolo “Osvaldino da Mercatello” di e con Stefano Corrina in p.zza V.Veneto 

21.30 Spettacolo Sbandieratori Torrita di Siena in p.zza Barberini 

22.00 Spettacolo “Osvaldino da Mercatello” di e con Stefano Corrina in p.zza V.Veneto 

22.00 Spettacolo Compagnia del Lupo Rosso 

Spettacolo Itinerante “I musici del Gregge di Titiro” 

Ore 22.00 Spettacolo di fuoco Spirals Fire P.zza Barberini 

Ore 22.30 Spettacolo "I Giullari Fiorentini" di e con Nika e Lapo in p.za V. Veneto 
Ore 22.30 Gran Finale con spettacolo “Come in un Sogno” di e con Compagnia Materia Viva P.zza Barberini
06/06/2014 12.16
Comune di Barberino Val d'Elsa

Fonte: http://met.provincia.fi.it/news.aspx?n=174298

giovedì 5 giugno 2014

13/14/15 GIUGNO 2014 A SAN GIMIGNANO LA "FIERA DELLE MESSI" MANIFESTAZIONE STORICO MEDIEVALE PROMOSSA DA "I CAVALIERI DI SANTA FINA"

locandina ferie delle messi 2014 san gimignano medioevo

Il terzo fine settimana di giugno di ogni anno i Cavalieri di Santa Fina rievocano le tradizionali “Ferie Messium”, stabilite con rubriche statutarie dal titolo “De Ferriis Ponendis” del 1255 (II,29) e del 1314 (II,11). Questa festa, che veniva celebrata da tutta la popolazione come ricorrenza prioritaria ai raccolti, era motivo di divertimento con canti, balli, giochi, e combattimenti tra campioni a cavallo armati di bastone (giostra dei bastoni). Uno degli elementi costitutivi della “Ferie delle Messi” (organizzata la prima volta nell’Ottobre del 1994) sarà il grande corteo, in cui i colori, gli oggetti, e numerosi personaggi esprimeranno simbolicamente il rapporto tra terra e fertilità. Il rituale della benedizione dei cavalli delle quattro contrade, la giostra dei bastoni, il gioco del tiro alla fune, il mercato medievale, aderiscono il più possibile alla filologia medievale. Un evento quindi capace di suscitare i più svariati interessi e attrattive, che vedrà la città colorarsi nell’antica atmosfera medievale che le è propria, con le sue vie e le sue piazze riecheggianti cicalamente di donne al mercato e con i richiami odorosi della selvaggina sacrificata in un rituale culinario, atto a soddisfare i palati del pubblico che ama la storia e le sue tradizioni.

PROGRAMMA FERIE DELLE MESSI 2014

Gli antichi mercati

sabato 14 e domenica 15 giugno – dalle ore 16 alle 20

Piazza delle Erbe

Ricostruzione di un mercato medievale che propone in chiave altamente filologica l’attività e l’arte degli artigiani del tempo, con fabbri, vasai, filatrici, conciatori, pellicciai, erboristi e calzolai.

A cura di Associazione Antichi Mestieri di Medicina

Piazza della Cisterna

Un vero e proprio mercato di oggetti medievali, fedelmente ricostruiti, da acquistare per ricordo o per futuri divertimenti. Cose oggi non più prodotte, e che fanno bella mostra di sé solo sui banchi allestiti in occasione di questa straordinaria festa.

VENERDI 13 GIUGNO

Piazza Duomo – ore 18,30 / Rocca di Montestaffoli – ore 18,50

Risplende il giorno della festa

Esibizione della Fanfarenzug di Meersburg con, a seguire, parata della stessa verso la Rocca di Montestaffoli dove avrà luogo l’apertura delle taverne e l’inizio delle prime azioni di spettacolo in Rocca, con ‘la vita in un accampamento medievale’ e con la ripresa musicale della Fanfarenzug.

Rocca di Montestaffoli – ore 19, 15

Il Gruppo d’Arme e le Danzatrici dei Cavalieri di Santa Fina in combattimenti all’arma bianca e in balli a tondo medievali.

Piazza Duomo – ore 21,30

I tamburi, accompagnati dalle trombe antiche e dalle bandiere, daranno vita ad una serie di interventi che si alterneranno sulla scena assieme al Gruppo d’Arme e di Danza dei Cavalieri di Santa Fina.

SABATO 14 GIUGNO

Da Porta San Giovanni alla Rocca di Montestaffoli – ore 11.30
Da Porta San Matteo alla Rocca di Montestaffoli – ore 12

Un viaggio simbolico

Simbolicamente il percorso in salita esprime la ricerca verso l’Assoluto, e poiché la vita di ognuno, su questa terra, tende per la qualità intrinseca della stessa natura umana, verso questa direzione, i due percorsi che il Gruppo Tamburi, Trombe e Bandiere affronta, manifestano un atteggiamento che oggi, come nel Medioevo, vive ed è presente nell’anima degli uomini. E la Rocca, diviene rappresentazione della città ideale, cioè di quella Gerusalemme Celeste raffigurata come un castello turrito nell’arte religiosa del medioevo.

Rocca di Montestaffoli – ore 12 (In contemporanea con l’apertura delle taverne)

Un matrimonio di delizie

Esibizione del Gruppo Armati e delle Danzatrici che, unitamente agli Arcieri, daranno vita ad un lieto e nel contempo dilettevole intrattenimento per tutti coloro che vorranno sedersi presso le fresche ombre per assaporare i genuini cibi della tradizione sangimignanese.

Piazza Duomo – ore 16,30

Come Ercole al bivio, la scelta

I cavalieri su bardati destrieri, i fanti in armi e il popolo tutto delle Quattro Contrade entreranno nel Cuore della Città dove avverrà la scelta dei Cavalieri che le rappresenteranno nella Giostra dei Bastoni. All’indomani si correrà per la miglior gloria della Contrada vincitrice.

Piazza Duomo – 17.30

Il falco celeste

Compagno pressoché inscindibile di tanti cavalieri, dove nelle miniature e negli affreschi del tempo fa bella mostra di sé nelle loro mani, il falco dal volo rapido e agile e dallo sguardo scintillante e acuto, non può non suggerire un simbolismo celeste e solare, come l’aquila con la quale ha tanti tratti in comune. L’intelligenza di questi rapaci verrà esaltata da questa esibizione, da ammirare per la velocità e le acrobazie del volo che questo rapace riesce ad esprimere. A cura della Falconeria Maestra.

Piazza Duomo – 18

Tiro alla fune fra i Campioni delle Quattro Contrade

Se il Medioevo intese la Forza come una virtù vittoriosa sulle passioni e sugli istinti mediante il ricorso alla ragione e all’intelletto, raffigurandola nelle vesti di una fanciulla che apre senza sforzo alcuno le fauci di un leone (la cristiana Fortitudo), in questa occasione dovremmo ricorrere all’immagine di Ercole che, lottando furiosamente, sconfigge il leone Nemeo. Non esiste infatti nulla di più coerente, dato che qui e oggi gli antagonisti sono uomini duri, violentemente accesi dalla passione per la vittoria, così come era il sentimento degli uomini del Medioevo quando gareggiavano fra loro.

Piazza Duomo – 18,30

Una treccia difficile

Più che la forza, è la velocità e l’intelligenza a governare questa gara fra le giovani fanciulle delle Contrade. Lo spirito della competizione è lo stesso che anima i giganti della fune, così come la gioia della vittoria.

Piazza Duomo – 19,30

Tripudio di bandiere

Esibizione degli Sbandieratori della Città dell’Aquila, con coreografie aeree di grande spettacolarità.

Rocca di Montestaffoli – ore 20

Un amico rapace

Una lezione su come governare i falchi e vivere con essi in armonia. A cura della Falconeria Maestra.

Piazza Duomo – ore 21,30

Quando il giorno compie la sua ruota

Esibizioni della Fanfarenzug di Meersburg, del Gruppo Danza in balli medievali, del Gruppo d’Arme in tenzoni ‘l’un contro l’altro armati’, del
Gruppo Tamburi, Chiarine e Bandiere dei Cavalieri di Santa Fina.

Piazza Duomo – ore 22,30

Nocturna: fuochi nella notte

Evento di forte impatto emotivo per il fuoco naturale che lo vede protagonista di questo è spettacolo: spade, fiaccole, ventagli, corde e bastoni sono gli attrezzi impugnati dagli artisti in duelli cortesi, danze popolari, coreografie e in numeri di sputa fuoco.

DOMENICA 15 GIUGNO

Da Via San Giovanni a Piazza Duomo – ore 11,30

Quando a sbandierar si è sommi artisti (Parte Prima)

Esibizione degli Sbandieratori della Città dell’Aquila.

Piazza Duomo – ore 12

Il Grande Rito

I Cavalieri delle quattro Contrade, scortati dalle milizie e dal popolo tutto, giungeranno nella Piazza dove verranno accolti dal Podestà per l’augurale saluto, mentre il Ministro di Dio, scendendo le gradinate dell’antiche e sacre pietre, porgerà loro la Benedizione contro i ‘mala pericula’ della corsa che nel pomeriggio vedrà i cavalieri ‘gareggiar tra lor in trepidanti sensi’.

A seguire: esibizione del gruppo guerriero e di danza de “I Cavalieri della Festa dei Censi” dell’Abbadia di San Salvatore

Rocca di Montestaffoli – ore 13

Un falco per amico

Seguendo i Tamburi, le Trombe e le Bandiere dei Cavalieri di Santa Fina che, assieme ai figuranti, si dirigeranno, dopo il Grande Rito, verso la Rocca, ognuno potrà apprendere come diventare amico dei falchi condividendo con loro una vita di emozioni. A cura della Falconeria Maestra.

Da Via San Matteo a Piazza Duomo – ore 16

Quando a sbandierar si è sommi artisti (Parte Seconda)

Esibizione degli Sbandieratori della Città dell’Aquila.

Piazza Duomo – ore 16,30

Falconi, astori, smerletti e sparvieri

Così come dal titolo, Folgore da San Gimignano, il poeta più illustre di questa nobile città, elencava nel suo sonetto Di settembre le diverse specie di rapaci, oltre all’aquila, conosciute nel medioevo. L’addestramento dei falchi era, allora come oggi, una vera e propria scienza e il pubblico ne avrà qui grande dimostrazione.

Da Porta San Matteo a Porta San Giovanni e al Parco della Rocca – ore 17

Il Corteo delle Messi

Un momento atteso, fra i più emozionanti. Soldati racchiusi nelle armature, cavalieri su cavalli bardati, fanti con picche, lance e scudi, portatori d’insegne, nobili donne vestite con i panni migliori, il popolo festoso stretto attorno a Flora, la Regina della Primavera, assisa su un carro trainato da buoi. Un Corteo composto da oltre cinquecento figuranti. Un’emozione unica per respirare il ‘sogno del Medioevo’.

Parco della Rocca – ore 18

La Giostra dei Bastoni

Attorno allo steccato corrono i Cavalieri delle quattro Contrade per essere i primi a colpire l’elmo di ferro, posto al centro del percorso. Un elmo che rappresenta, con simbolica valenza, quanto i Cavalieri vogliono abbattere, cioè i mali che ostacolano il raccolto e i nemici che osano tentare la città.

Piazza Duomo – ore 19,30 ca.

La Spada d’Oro e il Cencio di Città

Il premio della Giostra dei Bastoni, una spada dorata, simbolo di regalità, ricchezza e fertilità, unitamente ad un ‘cencio’ raffigurante Santa Fina e riportante i colori delle quattro Contrade, viene donato al cavaliere vincitore da Flora, la “domina mundi”, la signora del mondo, perché essa è la natura, rigogliosa e perenne, una natura che ovunque trionfa nel contado di San Gimignano, rendendo questa città ‘la più bella fra le belle’. Un trionfo di natura, arte, storia e cultura.

Fonte: http://www.cavalieridisantafina.it/

giovedì 22 maggio 2014

IL CASTELLO DI MONTERIGGIONI TRA MEDIOEVO ED EREDITÀ ETRUSCA

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In occasione degli ‘800 anni dalla fondazione del Castello di Monteriggioni, venerdì 23 maggio alle ore 17.30 l’associazione culturale Monteriggioni Duemilaquattordici organizza, con il patrocinio della Provincia di Siena e la collaborazione della Fondazione Chiantibanca, una giornata dedicata alla ricorrenza, partendo dalla storia e dalle origini del territorio per esplorare le teorie sulle origini etrusche del castello. L’incontro si terrà presso l’Auditorium di Chiantibanca in Via Giovanni Paolo II, 1 – loc. Fontebecci e sarà il momento per presentare la riedizione del testo originale di Amerigo Veltroni Poderetti, “Il Castello di Monteriggioni”, prima testimonianza della volontà di diffondere la conoscenza del territorio a livello popolare, arricchito in appendice dal contributo di Mario Pagni (‘Monteriggioni: un importante insediamento etrusco’), archeologo ed ex direttore della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e Duccio Balestracci, medievalista dell’Università di Siena (‘Monteriggioni, Ottocento anni’). Mario Pagni e Duccio Balestracci presenteranno i loro saggi dopo i saluti del presidente di Chianti Banca Claudio Corsi, dell’Assessore alla cultura della Provincia di Siena Marco Saletti e l’introduzione di Luca Betti. “L’idea di rieditare il testo di Poderucci - spiega Luca Betti presidente dall’Associazione - nasce dalla volontà di andare ad indagare le origini del nostro territorio, attraverso testimonianze storiche, sociali e archeologiche.” Amerigo Veltroni Poderetti, socialista, era il maestro che insegnava nella scuola situata proprio dentro al Castello e scrisse questa sua nota nel 1907, anche se la pubblicazione avvenne nell’occasione del settecentesimo anno dalla fondazione del Castello (marzo 1913). Se un po’ lacunosa nella parte storica, la monografia ci offre però un interessante spaccato della vita sociale del primo ’900, evidenziando le carenze igienico sanitarie, la mala amministrazione della cosa pubblica e la profonda ignoranza e analfabetizzazione cui il maestro cercava, con ferrea volontà, di porre rimedio. “A distanza di cento anni siamo ripartiti da questo testo e abbiamo cercato di promuovereun’ipotesi storico-archeologica molto interessante, che vede in Monteriggioni un anticoinsediamento etrusco. “ Il saggio di Mario Pagni sviluppa proprio questa teoria, alla luce di alcuni ritrovamenti che legavano il castello ad un periodo ben più antico di quello medievale e ad un’origine etrusca dell’intera area Valdelsana. A conclusione dell’incontro sarà proiettato il lavoro ‘5400 fotogrammi: Timelapse in Monteriggioni’ dei fotografi Samuele Mancini e Matteo Garzi. Ai presenti sarà consegnato una copia omaggio della riedizione de "Il CASTELLO DI MONTERIGGIONI" di Amerigo Veltroni Poderetti. 

Fonte: Oksiena.it

Immagine tratta da Wikipedia, Autore: Ines

BANCHETTO MEDIEVALE A CASTIGLION FIORENTINO (AREZZO)


Sabato 24 Maggio nel chiostro di S.Francesco a Castiglion Fiorentino (Arezzo) si terrà la dodicesima edizione del Banchetto Medievale. Forte delle esperienze passate, l'evento riesce a ricreare, all'interno della cornice quattrocentesca del Chiostro di San Francesco, un’atmosfera e una magia d'altri tempi che solo in questo luogo è possibile vivere, percepire e assaporare.
Programma:
Ore 19,30 Corteo dei figuranti per le vie del Centro Storico con esibizione a Porta Fiorentina.
Ore 20,00 Accoglienza dei commensali da parte dei gruppi ospiti.
Ore 20,30 Ingresso al Chiostro di San Francesco e inizio del Banchetto Medievale.
Ore 21,00 Lettura del Canto da parte dell’Araldo.

INFO E PRENOTAZIONI FINO AD ESAURIMENTO POSTI: 
info@terziereportafiorentina.it 
Tel.: 328 7817212; 348 3079053

martedì 20 maggio 2014

BANCHETTO MEDIEVALE AL TERZIERE DI PORTA FIORENTINA, CASTIGLION FIORENTINO

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Banchetto medievale di Porta Fiorentina. Organizzato dal Terziere di Porta Fiorentina il gustoso evento fa rivivere agli ospiti uno spaccato della vita medioevale: quella della convivialità, dell'ospitalità e della festa che si poteva vivere in una famiglia nobile toscana del Basso medioevo. Il Banchetto, giunto alla sua dodicesima edizione, si tiene ogni 4° sabato di maggio all'interno del Maggio Castiglionese, impreziosito dal prestigioso riconoscimento dalla Regione Toscana come "Manifestazione Storica" iscritta nell'elenco regionale ufficiale a partire dal 2013. La rievocazione del Banchetto medievale si svolge all'interno del chiostro della chiesa di San Francesco, dove gli ospiti possono ammirare la bellezza del luogo accolti da deliziose dame e gentili messeri in costume d'epoca. Alle signore viene offerta una rosa e i commensali sono accompagnati al desco ai posti assegnati mentre i loro passi sono anticipati da petali di rosa seminati sul cammino. Un privilegio essere presenti al banchetto visto che il chiostro non può contenere oltre 150 posti. Accolti da musiche e canti gli ospiti prendono posto seguiti dal Messere e la Dama padroni di casa, annunciati dalle chiarine e dal rullo dei tamburi. Ma quali vivande venivano offerte nelle case nobiliari del Medioevo? Erano cibi dal sapore agrodolce e speziato, tipico del Basso Medioevo.Al Banchetto ogni anno viene proposto un menù diverso e il tutto si svolge in un'atmosfera allietata da giullari, sbandieratori castiglionesi, saltimbanchi, giocolieri e mangiafuoco, che creano un autentico clima medioevale. Il costo? Solo 35 euro per un salto nel passato attraverso i piaceri del palato e di una cultura che rimane nelle radici di Castiglion Fiorentino. Non solo ne vale la pena ma è meglio prenotare il tempo per evitare di non trovare posto.
L'edizione del 2014 del banchetto medioevale si terrà il sabato 24 maggio.

http://www.terziereportafiorentina.it/Eventi/banchetto-medioevale.html

Per informazioni e prenotazioni:

Terziere di Porta Fiorentina
Sergio 348 3079053

Fonte: http://www.valdichianaoggi.it/

giovedì 15 maggio 2014

"FESTA AL PESTELLO" - MONTEVARCHI - 56° EDIZIONE




Il Medioevo protagonista per i due giorni di apertura della Festa al Pestello, 56esima edizione. Il quartiere di Montevarchi propone infatti, nel tradizionale fine settimana di metà maggio, un programma nato in stretta collaborazione con il Gonfalone di S. Andrea, la squadra del 'Gioco del Pozzo' che rappresenta il quartiere, e l’Associazione Rievocazione Storica Città di Montevarchi. Sabato 17 maggio, alle 20, la ‘Cipollata nel Pentolo’, una cena dai sapori medievali su prenotazione, alla scoperta di un'antica ricetta popolare, in compagnia della musica della 'Ciacciabanda'. Domenica 18 maggio, dopo il ‘Pranzo delle Armate’, ancora su prenotazione, sarà allestito lo spaccato di un vero accampamento medievale con giochi, botteghe e dimostrazioni, con la partecipazione anche del Gruppo Arcieri del Borro e dei Giovani Tamburi di Montevarchi. Gran finale alle 18 di domenica con l'attesa riedizione del Gioco del Pozzo, in cui i Rossi di Sant’Andrea sfideranno i vincitori dell’ultima edizione della manifestazione. Completano il programma anche la nona edizione del 'Mai dire Vesparaduno', domenica mattina, e alcune iniziative culturali consolidate, tra le quali il concorso di disegno premio Otello Pasquini dal titolo ‘Pestellopoli’, riservato agli alunni della Scuola primaria del Pestello, la cui premiazione si svolgerà domenica 18 maggio alle 18 nell'Oratorio di Santa Maria delle Grazie. Proseguono poi le visite guidate a ‘Villa Masini’, gioiello del liberty toscano, che si terranno il sabato pomeriggio, in compagnia dell'esperto d'arte Marcello Bossini. La Festa al Pestello in questa edizione propone poi una novità: per la prima volta nella sua storia, infatti, la festa del quartiere si svolgerà in due fine settimana diversi: oltre che nella terza domenica di maggio, come tradizione, la festa prevede anche una seconda parte da 4 all'8 giugno.

Fonte: Valdarnopost.it

martedì 25 marzo 2014

MERCATO STORICO A FOIANO DELLA CHIANA - DOMENICA 13 APRILE 2014


Domenica 13 aprile dalle ore 10 alle 20 il centro storico di Foiano della Chiana si trasformerà in un mercato medievale con botteghe che adorneranno con colori e suoni medievali il centro storico del Castello di Foiano dove i maestri d'arte illustreranno i segreti degli antichi mestieri. Il concorso "Il ciambellino più", giunto alla seconda edizione è la punta di diamante della manifestazione in cui si premierà il ciambellino migliore con un giglio d'oro, simbolo di Foiano. La premiazione è prevista per le 18.30 dopo l'assaggio di una giuria di esperti. Il premio è ispirato alla tradizione contadina della zona e ai riti che precedono la Pasqua, difatti il ciambellino simboleggia proprio la corona di spine e le sua origine deriva proprio dai riti della settimana santa. L'animazione è curata dall'associazione Scannagallo. Il corteo aprirà alle 15.30 i festeggiamenti con l'esibizione di tamburini e musici provenienti da San Sepolcro; alle 17.30 si terrà una suggestiva lettura animata della battaglia di Scannagallo. Altre attività per bambini prevedono calcio e giochi rinascimentali. 

martedì 1 ottobre 2013

IL FASCINO DEL MEDIOEVO IN TERRA DI TOSCANA (5/6 OTTOBRE 2013)

Il menestretto e cantautore Riccardo Marasco sarà una delle novità della “Via Francigena. Il Cammino di Sigerico” che si svolgerà sabato 5 e domenica 6 ottobre a Castelnuovo d'Elsa. I punti di forza saranno escursionismo e rievocazioni medievali in un connubio che mirerà a unire attività sportive a leggende, tradizioni e curiosità su avvenimenti poco noti che saranno rappresentati attraverso piece teatrali, sfilate e poesie. Proprio questo ultimo aspetto avrà per protagonista Marzio Matteoli che accoglierà pellegrini e visitatori al banchetto accompagnandoli da poesie. La manifestazione ricorda un episodio avvenuto nel 1369 ossia la sottomissione di Castelnuovo d'Elsa alla Repubblica fiorentina articolata in tre momenti: la decisione presa da un “parlamento” formato da 79 persone (piazza della Chiesa di Santa Maria Assunta) che dette vita ad una vera e propria rissa con un esito pittoresco, la “grande festa” con musici e balli per il passaggio alla Repubblica, con colpo di scena finale (piazza Santa Barbara) ed infine la dura realtà del dominio fiorentino, con Francesco Di Giovanni “condannato al taglio del membro” (via Roma). 
Domenica 6 ottobre aprirà il "mercatino dell'accoglienza" a cui seguirò lo spettacolo di Matteoli. Dalle 16.30 del pomeriggio vi saranno sfilate e numerose esibizioni. Alle ore 18 Riccardo Marasco allieterà la serata dei pellegrini con un concerto dal titolo "un giullare in piazza" con ingresso gratuito. Nutrito anche il calendario delle escursioni, che prenderanno il via fin dal mattino di sabato per poi svilupparsi per l’intera giornata di domenica con itinerari e destinazioni per tutti i gusti: Siena (in mountainbike), la Chiesa di Santa Maria a Chianni (Gambassi Terme) e lungo la via per Coiano. Un percorso speciale, “tra arte, devozione e credenze popolari” partirà domenica mattina dal Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino. L’itinerario si snoda attraverso una parte del tracciato di fondovalle della Via Francigena, per poi ricongiungersi a quello descritto da Sigerico. Pranzo finale organizzato dal Comitato Festaiolo di Castelnuovo d’Elsa. “Una grande festa – sottolinea l’Assessore alla Cultura, Maria Cristina Giglioli – nel nome di un antico itinerario, oggi come in passato percorso dai pellegrini diretti verso Roma ma anche – da diversi anni, ormai - dai numerosi turisti che desiderano abbinare la conoscenza del patrimonio storico artistico all’ammirazione per il nostro paesaggio collinare, che la via Francigena ci porta dolcemente a scoprire. Un ringraziamento non rituale desidero esprimere nei confronti delle tante associazioni che ad ogni edizione mettono il cuore e l’anima in questa festa, insieme a tutti cittadini della frazione di Castelnuovo d’Elsa”. La “Via Francigena. Il Cammino di Sigerico”, che è promossa dal Comune di Castelfiorentino in collaborazione con i Comuni che si trovano lungo il tracciato, gode del patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Firenze e dell’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa ed è organizzata con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano.

Dalla storia e dalla cultura medievale di Montalcino, a ridosso della vendemmia del Brunello, il grande rosso simbolo del made in Italy enoico nel mondo, nasce “Montalcino d’Ottobre”, una serie di appuntamenti culturali ed enogastronomici volti alla riscoperta dei piatti della tradizione del territorio e della Toscana. “Montalcino d’Ottobre, colori, profumi, sapori e tornei” è l’evento di scena sabato 12 ottobre, per le vie della città del Brunello, organizzato dai Quartieri Borghetto, Pianello, Ruga e Travaglio, come anteprima della “Sagra del Tordo” (26-27 ottobre), kermesse che, da oltre mezzo secolo, a colpi di frecce scoccate nel Torneo con l’arco, tuffa Montalcino nella storia, nel glorioso passato medievale, che vedeva la città del Brunello una vera e propria capitale militare, economica e culturale del territorio senese. La cultura del cibo, il connubio di saperi che fondono tradizione e modernità e sapori in equilibrio tra antiche ricette e fantasia dell’arte culinaria, sono i veri protagonisti di “Montalcino d’ottobre” l’appuntamento che, attraverso il rito dello stare insieme, attorno ad un tavolo, e per le vie del centro storico, attraverso la condivisione del cibo e dei segreti che stanno dietro ad ogni piatto, porterà gli amanti del buon bere e del buon mangiare in dietro nel tempo, con un tuffo nella tradizione e nel passato di questo fazzoletto di terra amena del Senese. Divisi i compiti e i piatti i Quartieri, per la cena “Montalcino d’ottobre, colori, profumi, sapori e tornei” si sfideranno in una competizione all’ultima forchetta di piatti tipici come la “Frittata in trippa” del Borghetto, in via Panfilo dell’Oca, contro le “Pappardelle al sugo di carne” della Ruga, davanti alla trecentesca Chiesa di Sant’Agostino, la “Trippa allo zafferano” del Pianello nella suggestiva Piazzetta San Pietro e la “Schiacciata con l’uva” del Travaglio, nella panoramica via Donnoli, solo per citare i piatti che saranno serviti per le vie del centro storico in abbinamento a Rosso e Brunello di Montalcino e, l’immancabile ed antichissimo, Moscadello di Montalcino. Un appuntamento che, oltre dal cibo e dal vino, vedrà le vie di Montalcino, animate da spettacoli itineranti, le performance del gruppo di danze antiche “La Vita Nova” di Judith Bartlett, le alchimie musicali di “Inchanto” e “Messer Lurinetto” e, ancora, per gli amanti delle tradizioni popolari, il concerto, in Piazza del Popolo, dell’Orchestra “Vg Big Band”. “Montalcino d’ottobre, colori, profumi, sapori e tornei” è, quindi, l’ouverture dell’attesissima “Sagra del Tordo” (26-27 ottobre), la prima manifestazione di questo genere in provincia di Siena, nata nel 1958, con l’obiettivo di unire la storia medievale della città con quello culinario, legato alla tradizione venatoria del territorio che, con i suoi boschi custodiva il “passo” autunnale degli uccelli migratori. Per informazioni e prevendita è possibile rivolgersi all’Ufficio Turistico di Montalcino (tel. 0577-849331, info@prolocomontalcino.it). I tagliandi sono acquistabili anche direttamente nei Quartieri: il costo della cena, con “menù a tappe”, è 25 euro per gli adulti, 10 euro per i ragazzi (dai 6 ai 12 anni) e per i bambini (fino 6 anni) è gratuito.

Fonte. www.nova.firenze.it

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