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LE BOLLE PAPALI

La bolla pontificia o bolla papale è una comunicazione ufficiale in forma scritta emanata dalla Curia Romana con il sigillo del Papa. Il termine deriva dal latino bulla che fa riferimento all'aspetto del sigillo ed era usato, già prima del 1400, per descrivere ogni decreto (forma solenne) o lettera (forma semplice) che fosse stato emanato dal pontefice. Il testo della bolla poteva iniziare con un solo rigo redatto a grandi lettere (litterae elongatae). In esso sono in genere contenuti tre elementi: il nome del papa (senza il numerale: quindi Pius e non Pius IX), il titolo del papa, episcopus (vescovo) seguito dalla formula humilitatis che suona servus servorum Dei (servo dei servi di Dio"). La prima frase (l'incipit), spesso una citazione biblica, in tempi recenti ha spesso indicato il documento stesso (per esempio Rerum novarum). Il corpo del testo non aveva alcun formato speciale e spesso aveva un’impostazione molto semplice. La parte conclusiva conteneva in genere una datatio in cui venivano indicati il luogo in cui il documento era stato scritto, il giorno, il mese e l’anno del pontificato del papa. Seguivano le firme ed infine il sigillo. Il papa, per le bolle più solenni, usava firmare (almeno in parte) il documento di proprio pugno: in questo caso allora veniva usata la formula Ego [nome] Catholicae Ecclesiae Episcopus ("Io, [nome] Vescovo della Chiesa Cattolica"). Alla firma del papa in questo caso seguivano alcuni segni di corroborazione (rota e benevalete), le firme dei testimoni e poi in ultimo il sigillo. Attualmente, un membro della Curia Romana firma il documento a nome del Papa, in genere il Cardinal Segretario di Stato. La caratteristica più peculiare della bolla era il sigillo metallico, la bulla il cui termine è poi passato ad indicare l'intero documento. Il sigillo era generalmente di piombo, ma in occasioni molto solenni veniva usato l’oro. Il sigillo rappresentava i fondatori della Chiesa di Roma, gli apostoli Pietro e Paolo, identificati dalle lettere Sanctus PAulus e Sanctus PEtrus. Il nome del papa che emanava la bolla veniva scritto nel retro. Il sigillo veniva applicato al documento o mediante cordicelle di canapa (nel caso si trattasse di lettere di giustizia ed esecutorie) oppure seta rossa e gialla (nel caso di lettere di grazia) annodate attraverso piccole aperture nel documento stesso. Fin dal tardo XVIII secolo il sigillo di piombo è stato sostituito da un timbro di inchiostro rosso dei Santi Pietro e Paolo con il nome del papa regnante circondante l’immagine, anche se lettere molto formali, quali per esempio la bolla di Giovanni XXIII che convocava il Concilio Vaticano II, ancora portano il sigillo di piombo. Si sono conservate bolle papali in forma originale solo posteriori all'XI secolo, quando avvenne la transizione dal fragile papiro alle più durature pergamene. Non è stata rinvenuta integra in originale nessuna bolla precedente l'819, ma si sono conservati alcuni sigilli originali di piombo risalenti al VI secolo.In termini di contenuti, la bolla è semplicemente il formato in cui si presenta un decreto papale; può contenere qualsiasi argomento, ed infatti molte così erano e sono, inclusi decreti statutari, nomine di vescovi, dispense, scomuniche, costituzioni apostoliche, canonizzazioni e convocazioni. La bolla era il formato di lettera esclusivo della Santa Sede fino al XV secolo, quando cominciò ad apparire il breve apostolico, il meno formale modo di comunicazione papale che era autenticato da uno stampo di cera (attualmente uno stampo di inchiostro rosso) raffigurante l'anello del pescatore. Non vi è mai stata una distinzione esatta tra la bolla ed il breve, oggigiorno però la maggior parte delle lettere, incluse le encicliche papali, sono emanate come brevi. Attualmente, la bolla è l'unica comunicazione scritta in cui il papa si definisce episcopus servus servorum Dei.

Verranno approfondite solo le bolle pontificie con maggiori informazioni; delle altre troverete, sotto ognuna una piccola ed essenziale spiegazione

LA BOLLA IN NOMINE DOMINI 
Promulgata da Papa Niccolò II il 12 aprile 1059 sull'elezione del Sommo Pontefice
LA BOLLA LIBERTAS ECCLESIAE
Promulgata da Papa Gregorio VII nel 1079 che stabiliva che il Papato non dovesse sottostare all'Impero e al mondo laico. Sebbene il papa non fosse di nomina imperiale, la sua elezione fu infatti soggetta, fino al 1058 (secondo quanto stabilito dalla Constitutio romana), all'approvazione dell'Imperatore. A partire dalla promulgazione della bolla, l'elezione del Papa fu riservata esclusivamente al Collegio dei cardinali.
LA BOLLA ANTIQUA SANCTORUM PATRUM
Promulgata da papa Gregorio VII il 20 aprile 1079 ed indirizzata all'arcivescovo di Lione, Giubino. In essa il pontefice conferma il primato dell'arcivescovo di Lione su quattro provincie ecclesiastiche di Francia (Lione, Tours, Rouen e Sens), a patto che la sua elezione non sia simoniaca.
LA BOLLA SICUT JUDAEIS
Promulgata da papa Callisto II nel 1120. In essa il pontefice emanò delle disposizioni per proteggere gli Ebrei, che tanto avevano sofferto durante la prima crociata. Il pontefice ordinò, sotto pena di scomunica, che fossero vietate le conversioni forzate degli Ebrei al cristianesimo, che non venissero spogliati dei lori beni e proprietà, che non fosse fatta violenza alcuna nei loro confronti, e che non fossero disturbati durante le loro celebrazioni religiose. D’altra parte agli Ebrei era fatto divieto di costruire nuove sinagoghe e di avere schiavi cristiani. La reale efficacia di queste disposizioni fu molto scarsa in tutta Europa; ne è prova il fatto che il medesimo ordinamento fu ripetuto da molti papi nei secoli successivi, da Alessandro III nel 1159 a Nicola V nel 1447.
LA BOLLA EX COMMISSO NOBIS 
Promulgata da Innocenzo II il 7 luglio 1136, unisce i beni delle chiese al patrimonio del Santuario della Madonna di Tirano
LA BOLLA QUANTUM PRAEDECESSORES
Promulgata da papa Eugenio III il 1 dicembre 1145, per la convocazione di una nuova crociata (la seconda) in Medio Oriente. Essa fu scritta da Vetralla ed indirizzata al re francese Luigi VII. Il motivo della bolla fu la diffusione in Occidente della notizia della caduta di Edessa in mano turca il 24 dicembre 1144 e la perdita di una delle più importanti e più antiche città cristiane dell’Oriente. Al re francese ed ai suoi sudditi che si impegneranno nella crociata per liberare Edessa e la sua contea, il papa assicura il perdono di tutti i peccati, così come la protezione ecclesiastica alle loro famiglie e ai loro beni. Inoltre il papa afferma che tutti coloro che parteciperanno alla crociata e che vi moriranno, riceveranno l’indulgenza plenaria.
LA BOLLA JUSTIS FRATRUM
Stilata da Eugenio III il 3 maggio 1152. Indirizzata al vescovo di Treviso Bonifacio, con essa si poneva la cattedrale di San Pietro sotto la diretta protezione del Pontefice e si elencavano, confermandole, le varie pertinenze della diocesi. È un documento storico preziosissimo in quanto permette di ricostruire con precisione l'estensione e l'organizzazione di quest'ultima: vi sono riportati pievi e monasteri, ma anche villaggi, corti e porti, nonché diritti sul fiume Sile. Il testo è sottoscritto, oltre che dal papa stesso, da undici cardinali.
LA BOLLA LAUDABILITER
Promulgata da papa Adriano IV, nel 1155, ed indirizzata al re inglese Enrico II. Con questa bolla il papa riconosce ai re d'Inghilterra il titolo di Dominus Hiberniae; in questo modo dava ad Enrico II l’autorizzazione di invadere l’Irlanda in modo da frenare gli abusi e la corruzione degli ecclesiastici e riportare l’ordine nella chiesa irlandese. L’autenticità della bolla è oggi messa in discussione, perché non esiste l’originale, e perché lo stile di redazione non corrisponde a quello in uso all’epoca presso la corte papale.
LA BOLLA CUM UNIVERSI
LA BOLLA POST MISERABILE
Promulgata da Innocenzo III nel 1198, comunica la necessità di indire un'altra crociata
LA BOLLA SACROSANTA ROMANA
Promulgata da Innocenzo III il 19 febbraio 1199, approva l'Ordine Teutonico
LA BOLLA ETSI NON DISPLACEAT
Approvata da Innocenzo III nel 1205, sollecita i regnanti a far terminare le malvagità compiute dagli Ebrei e fornisce l'elenco delle accuse
LA BOLLA QUIA MAIOR
Promulgata da Innocenzo III nel 1213 indice la quinta crociata
LA BOLLA VINEAM DOMINI SABAOTH
Promulgata di Innocenzo III nel 1213 convoca il Concilio Lateranense IV
LA BOLLA RELIGIOSAM VITAM
Promulgata da Onorio III nel 1218 approva l'Ordine Domenicano
LA BOLLA IN GENERALI CONCILIO
Promulgata da Onorio II, obbliga gli Ebrei ad indossare abiti distintivi
LA BOLLA SUPER SPECULAM
LA BOLLA SOLET ANNUERE
Promulgata da Onorio III il 23 novembre 1223 approva la Regola di San Francesco
LA BOLLA PARENS SCIENTARUM
Promulgata da Gregorio IX il 13 aprile 1223 dà autonomia all'Università di Parigi
LA BOLLA ILLE HUMANI GENERIS
Promulgata da Gregorio IX l'8 febbraio 1232 istituisce un tribunale contro gli eretici
LA BOLLA ETSI JUDAEROUM
Promulgata da Gregorio IX nel 1233 esorta a prevenire gli attacchi degli ebrei
LA BOLLA LICET AD CAPIENDOS
Promulgata da Gregorio IX il 20 aprile 1233 fonda l'Inquisizione
LA BOLLA AD CAPIENDAS VULPECULAS
Promulgata da Gregorio IX nel 1234 invita a stanare gli eretici della Borgogna
LA BOLLA SI VERA SUNT
Promulgata da Gregorio IX nel 1239, ordina la confisca e l'ispezione di tutti i libri ebraici sospettati di bestemmiare contro Cristo
LA BOLLA CUM NON SOLUM
Promulagata da Innocenzo IV il 13 marzo del 1245 il pontefice esorta l'imperatore dei Mongoli a rinunciare di attaccare la cristianità e le altre nazioni. Innocente esprime desideri di pace (non sapendo che in mongolo il termine pace era inteso come sottomissione). Il messaggio venne portato dal missionario francescano Giovanni da Pian del Carpine, che con successo raggiunse la capitale mongola Karakorum il 24 agosto 1246, mentre Güyük veniva eletto nuovo Khan dei mongoli.
LA BOLLA LACHRYMABILEM JUDAEORUM
Prmulgata da Innocenzo IV nel 1247 esorta a porre fine ad assassini e persecuzioni contro gli Ebrei provocati da accuse di omicidi rituali
LA BOLLA QUERENTES IN AGRO
Promulgata daInnocenzo IV il 6 ottobre 1254, autorizza l'uso della tortura per far confessare gli eretici durante l'Inquisizione e autorizza l’uso della condanna al rogo
LA BOLLA TRANSITURUS DE HOC MUNDO
Promulgata da Innocenzo IV il 6 ottobre del 1254 accoglie sotto la protezione della Sede Apostolica l’università di Oxford
LA BOLLA TURBATO CORDE
Promulgata da Urbano IV l'11 agosto 1264, estende a tutta al Chiesa la celebrazione del Corpus Domini
LA BOLLA IN EXCELSO THRONO
Promulgata da Bonifacio VIII il 10 maggio 1297 a seguito dello Schiaffo di Anagni, scomunica i cardinali Giacomo e Pietro Colonna
LA BOLLA LAPIS ABSCISSUS
Promulgata da Bonifacio VIII il 23 maggio 1297, conferma delle precedenti scomuniche ora estesa a Jacopone da Todi, ai cinque nipoti del card. Giacomo Colonna ed i loro eredi dichiarati scismatici
LA BOLLA DE SEPULTURIS
Promulgata da Bonifacio VIII nel 1299 proibisce di bollire i cadaveri per separare la carne dalle ossa, al fine di trasportare facilmente le seconde in luoghi di sepoltura lontani.
LA BOLLA ANTIQUORUM HABET FIDE RELATIO
Promulgata da Bonifavio VIII il 22 febbraio 1300 indice il Primo Giubileo. Con la bolla si richiedeva, da parte dei romani, 30 visite alle due basiliche di san Pietro e di san Paolo; ai pellegrini non-romani 15 visite. Non era imposta alcuna elemosina. Inoltre la indulgenza plenaria per le pene temporali fu concessa anche a quelli che non avevano potuto finire le visite, a quelli che morivano lungo il viaggio o prima di terminare le visite.
LA BOLLA IN SUPREMA PRAEMINENTIA DIGNITATIS
Promulgata da papa Bonifacio VIII il 20 aprile 1303 il venne istituiva la Studium Urbis, ovvero l'attuale Sapienza Università di Roma
LA BOLLA PASTORALIS PRAEMINENTIAE 
LA BOLLA FACIENS MISERICORDIAM 
LA BOLLA REGNANS IN COELIS
Promulgata da Clemente V nel 1308 convoca il Concilio di Vienne
LA BOLLA IN OMNEM
Promulgata da Clemente V il 27 marzo 1309 scomunica tutti i Veneziani come conseguenza dell'invasione Veneziana di Ferrara
LA BOLLA VOX IN EXCELSO 
LA BOLLA AD PROVIDAM 
LA BOLLA CONSIDERANTEN DUDUM 
LA BOLLA NUPER IN CONCILIO
Promulgata da Clemente V il 16 maggio 1312
LA BOLLA LICET DUDUM
Promulgata da Clemente V il 18 dicembre 1312
LA BOLLA DUDUM IN GENERALI CONCILIO
Promulgata da ClementeV il 31 dicembre 1312
LA BOLLA LICET PRIDEM
Promulgata da Clemente V il 13 gennaio 1313
LA BOLLA SANE CONSIDERANTE
Promulgata da Giovanni XXII nel 1317
LA BOLLA SPONDENT PARITER
Promulgata da Giovanni XXII nel 1317, condanna l'Alchimia
LA BOLLA CUM INTER NONNULLOS
Promulgata da Giovanni XXII nel 1323 considera eretiche tutte le opinioni affermanti la totale povertà di Gesù e degli Apostoli
LA BOLLA SICUT DUDUM
Promulgata da Eugenio IV il 13 gennaio 1345 a seguito della riduzione in schiavitù delle popolazioni delle Canarie da parte degli spagnoli il papa condanna la schiavitù delle popolazioni indigene e, sotto pena di scomunica ipso facto, obbliga, entro 15 giorni dalla ricezione della bolla, a ridar loro quella libertà che avevano in precedenza senza alcuna ricompensa economica: queste persone devono essere considerate totalmente e per sempre libere (ac totaliter liberos perpetuo esse). Ma le indicazioni di questa bolla rimasero disattese, se è vero che i papi successivi Pio II e Sisto IV dovettero ribadire l'illiceità della schiavitù nelle Isole Canarie.
LA BOLLA LAETANTUR COELI
Promulgata da Eugenio IV il 6 luglio 1439
LA BOLLA DUDUM DIVERSAS
Promulgata da nicola V l'8 gennazio 1454, concede al re del Portogallo Alfonso la facoltà « di ridurre in perpetua schiavitù saraceni, pagani, infedeli e nemici di Cristo »
LA BOLLA ROMANUS PONTIFEX
LA BOLLA EXECRABILIS
LA BOLLA INEFFABILIS PROVIDENTIA
Promulgata da Paolo II il 19 aprile 1470
LA BOLLA EXIGIT SINCERAE DEVOTIONIS
Promulgata da Sisto IV il 1 novembre 1478, istituisce un inquisitore a Siviglia sotto pressione politica di Ferdinando II di Aragona, che minacciava di ritirare l'appoggio militare del suo Regno di Sicilia
LA BOLLA AETERNI REGIS
Promulgata da Sisto IV il 21 giugno del 1481, conferma i contenuti del Trattato di Alcàçovas
LA BOLLA SUMMIS DESIDERANTES AFFECTIBUS
LA BOLLA INTER CAETERA
LA BOLLA EXIMIE DEVOTIONIS
Promulgata da Alessandro VI il 3 maggio del 1493 concede ai regnanti spagnoli il dominio su tutte le nuove terre occidentali
LA BOLLA DUDUM SIQUIDEM
Promulgata da Alessandro VI il 26 settembre del 1493 amplia le precedenti concessioni
LA BOLLA PIIS FIDELIUM
Promulgata da Alessandro VI il 25 giugno 1493 concede al Vicario di Spagna il potere di nominare i missionari per le Indie
LA BOLLA AD SACRAM ORDINIS
Promulgata da Alessandro VI il 15 ottobre 1497

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