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La Grande Storia dei Cavalieri Templari

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lunedì 30 novembre 2015

ANTONELLA E RAIMONDO, INNAMORATI ALLA CORTE DI MARGHERITA DI DURAZZO

Salerno Today

Il Medioevo è stata una vera e propria fucine di leggende e questa che vi stiamo per raccontare è una delle più particolari: ci troviamo a Salerno e narriamo di Antonella e della fondata di via San Benedetto. Antonella era una delle damigelle della regina Margherita di Durazzo la quale, scappata a Salerno dopo la morte di Carlo III, ricostruì una buona parte del Castel Terracena trasformandola nella sua casa. Un giorno Ladislaso, suo figlio tornato dalla guerra, andò a trovare la madre unitamente a molti altri guerrieri tra cui Raimondo il cui sguardo incontrò quello di Antonella.

Ritenuta non degna di posare gli occhi su di un guerriero, Antonella fu rinchiusa nel monastero di San Michele: ma neanche questo consentì ai due di non sposarsi, difatti dopo due anni il re decise di premiare il valore mostrato da Raimondo consentendogli di sposare finalmente Antonella.

L'inganno di Vanna

Ma durante la peste nell'anno 1412 Margherita si ammalò gravemente: Ladislao, Raimondo e Antonella corsero al suo capezzale ma la regina, appena vide Antonella, la accusò di essere la sua gemella cattiva Vanna che aveva sostituito la pudica sorella per sposarsi il giovane Raimondo. Aveva ragione, Antonella era moribonda nella stanza accanto, Raimondo fece in tempo a rivedere la sua donna poco tempo prima che esalasse l'ultimo respiro. Disperato, Raimondo si spogliò di tutti i suoi beni e iniziò a vagabondare per le campagne, monti e valli cercando disperatamente la sua Antonella

Accanto al castello c'è una fontanella testimone del primo incontro tra Raimondo e Antonella: secondo la leggenda se una ragazza, durante il mese di agosto, dopo essersi bagnata le labbra e dopo aver sussurrato la frase 
"Anima della fontanella di Margherita, La regina bella, caccia le lacrime di Antonella, tradita dall'infame gemella" 
se vede il flusso d'acqua fermarsi per poi riuscire solamente goccia dopo goccia potrà raccoglierne un po' e conservarle gelosamente per fare in modo che il suo sogno d'amore possa diventare realtà.

LE ORIGINI DELL'ALBERO DI NATALE



L'albero di Natale è uno dei simboli più importanti delle feste natalizie e si tratta di un abete addobbato con luci e oggetti colorati. Generalmente viene allestito nel giorno dell'Immacolata Concezione e rimosso dopo l'Epifania del 6 gennaio ma in alcune zone del sud Italia l'albero continua a illuminare le camere da pranzo fino al 2 febbraio, giorno della Candelora. A Milano si prepara il 7 dicembre giorno di Sant'Ambrogio a Bari, di contro, il 6 dicembre festa patronale di San Nicola.

Un po' di storia

Vien da se, quindi, l'origine medievale (anche se parliamo di qualche anno prima l'inizio ufficiale dell'Età di Mezzo) dell'albero, simbolo che in realtà veniva usato anche da cultura molto più antiche: pensiamo ad esempio che i romani decoravano le case con rami di pino durante il periodo di gennaio, i Celti usavano alberi sempreverdi durante il solstizio di inverno, i vichinghi usavano in pino rosso per auspicare il ritorno del sole grazie ai suoi poteri magici. Ma fu solo con l'avvento del Cristianesimo che l'uso dell'albero divenne preponderante anche nelle tradizioni cristiane nonostante la chiesa preferì imporre l'uso dell'agrifoglio come metafora delle spine della corona di Cristo e con le bacche rosse a simboleggiare il sangue.

Arriviamo al Medioevo: alcuni culti pagani vedevano l'albero come il simbolo di Cristo e della Chiesa. Nella Bibbia l'albero è un elemento fondamentale dato che si parla dell'Albero della vita che si trovava al centro del Paradiso Terrestre. L'albero di Natale è molto importante nelle culture europee del nord ma molto sentita anche in Italia.

Tralasciando i centinaia di significati cosmologici legati all'albero di Natale, voliamo all'anno 1441 quando a Tallin, in Estonia, abbiamo il primo uso dell'albero secondo la concezione moderna: l'allestimento di un enorme abete a Raekoja Plats fece un enorme effetto e fu visto come simbolo propiziatorio per scapoli, donne e uomini. La tradizione fu successivamente ripresa nel XVI secolo in Germania dove, secondo alcune cronache del 1570, vi era un albero decorato con frutta secca e fiori di carta.

L'albero di Natale è associato anche ad un gioco religioso medievale che veniva in Germania il 24 dicembre, il "gioco di Adamo ed Eva". Le piazze e le chiese venivano riempite con alberi di frutta come a voler ricreare l'ambiente del Paradiso Terrestre; gli alberi venivano sostituiti da abeti perchè ritenuti magici dato che erano sempreverdi dono che, secondo la tradizione, fu fatto da Gesù che si rifugiò proprio dietro abeti per sfuggire dai nemici.

L'uso privato dell'Albero di Natale

Dal XVII secolo l'albero inizia a entrare nelle case private, soprattutto a Vienna dove apparve per volere di Henrietta von Nassau-Weilbur nel 1816 e in Francia nell'anno 1840 grazie alla duchessa di Orleans. La Gran Bretagna vide i suoi primi alberi di Natale nel XIX secolo quando il marito della regina Vittoria, Alberto di Sassonia di origine germanica, decise di introdurre nelle proprie abitazioni l'uso dell'albero che si diffuse velocemente in tutto il Regno Unito.

In Italia la regina Vittoria fu la prima ad allestire nella propria abitazione l'albero di Natale durante la sua permanenza al Quirinale. nei primi anni del XX secolo gli alberi di Natale conobbero una grande diffusione diventando un simbolo tipico del Natale. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'albero è diventato simbolo del nuovo consumismo ed è stato il viatico per la nascita di una imponente industria degli albero e degli addobbi.

sabato 28 novembre 2015

MUSEO DEI BOTROIDI DI LUIGI FANTINI

0002  INTERNO  ENTRANDOSiamo nel territorio del comune di Pianoro (Bologna), nella Val di Zena, località Tazzola, uno dei pochi luoghi in Emilia Romagna e in Italia ad aver mantenuto in gran parte conservata e  tutelata la propria identità ambientale e storica. Ancora oggi la Val di Zena permette di scoprire scenari aperti incontaminati, con la presenza di piccoli borghi antichi, come appunto il borgo medievale di Tazzola, di cui si hanno le prime notizie attorno all'anno 1000. All'interno di un'antica stalla in sasso, restaurata con la terra cruda, si è ottenuto uno spazio dove conservare e far conoscere i sassi antropomorfi di arenaria, chiamati Botroidi. Questi reperti sono stati trovati negli anni '60, lungo il percorso dello Zena, dal ricercatore Luigi Fantini, studioso a 360° della storia della terra e dell'uomo, e ritrovati nel 2006 nei sotterranei del Castello di Zena, durante una fase di lavoro per il rilievo del sito.  Si tratta di un breve e semplice percorso per raccontare le particolarità ambientali e geologiche del territorio della Val di Zena e del Contrafforte Pliocenico, con richiami di storia, archeologia e scienze naturalistiche. Il percorso geologico – ambientale – storico, ispirato dai Botroidi, permette in una decina metri di attraversare circa 60.000.000 di anni di storia ed evoluzione del pianeta. Partendo dalle sabbie gialle dell'antico mare pliocenico si arriva alle argille, passando per le arenarie e le formazioni gessose. Si entra così in contatto con l'evoluzione del nostro territorio attraverso le trasformazioni che hanno coinvolto tutto il pianeta Terra. 
Il percorso ha la particolarità di dare l'opportunità di toccare con le mani le varie terre ed i materiali, tra cui anche veri fossili anche di pesci. Il tutto è completato dalla proiezione di un video che racconta la Val di Zena attraverso fotografie di vari scenari naturali. Per le scuole è stato creato anche un breve video animato, che racconta  la vita sulla Terra, oltre a manufatti preistorici a faciespaleolitica,  preparati da uno studioso bolognese.  
La visita può essere unita al percorso a piedi sul sentiero CAI 815, il quale rappresenta uno dei 100 percorsi più belli d'Italia, che passa dal borgo Tazzola proprio affianco al museo e collega il Castello di Zena al rinomato Monte delle Formiche. 
La visita è adatta e stimolante per tutti, dai più piccoli ai più grandi. Il Museo è aperto tutto l'anno su prenotazione, mentre dal mese di maggio fino ad ottobre di sabato e domenica è sempre aperto.  
L'ingresso è a offerta libera. 

Contatti e prenotazioni - Lamberto Monti cell:3336124867 

PERCORSO CAI 815 - IL PERCORSO RITROVATO DAL CASTELLO DI ZENA AL MONTE DELLE FORMICHE

Nessuno penserebbe di trovare a pochi km da Bologna uno dei percorsi considerati negli anni sessanta, su importanti guide, uno dei 100 percorsi con gli scorci più belli d'Italia. Per questa ragione prima di tutto bisogna menzionare e ringraziare l'impegno del CAI Bologna (Club Alpino Italiano, nato nella seconda metà del 1800 per valorizzare il territorio della montagna) e di volontari del posto, Rita Idini e Paolo Paganini del Gruppo Botteghe del Botteghino, che hanno permesso la riapertura del percorso grazie ad un lavoro di pulizia e di ripristino della segnaletica che mancava da anni. 
Questo percorso, con durata di 4/5 ore, si presenta senza particolari difficoltà, con salite abbastanza semplici, e ha una segnaletica perfetta che permette di affrontarlo anche da soli in totale sicurezza. 

Partendo dalla Val di Zena, il percorso si può iniziare comodamente davanti alla località Zena, infatti di fianco a due vistosi capannoni, che oramai potremmo definire archeologia industriale, si trovano i segnali che portano su una strada sterrata. Proseguendo dopo poche centinaia di metri si  incontra sulla sinistra un'antica muratura, si tratta della famosa fortificazione chiamata Castello di Zena. L'edificio, ora in fase di recupero grazie all'intervento di un privato, ha una storia importante e molto lunga, infatti le prime notizie dell'edificio si hanno nel 800, oltre 1000 anni fa, quando passa di proprietà da Matilde di Canossa all'arcivescovo di Pisa. Attraverso varie vicende, il Castello vive i secoli seguenti fino alla seconda guerra mondiale, quando subisce importanti danni dai quali solo ora sembra riprendersi. Guardando l'edificio noterete alla vostra destra un grande campo, questo era nel medioevo il parco dove si teneva un'importante mercato. Al posto è anche legata una storia che unisce leggenda e verità, si tratta della figura di Zenobia figlia dei signori del Castello e parente di Matilde di Canossa. Dopo varie vicissitudini questa fanciulla finirà la vita nel 1081, nel giorno del suo matrimonio, e verrà per sempre ricordata nella memoria della gente del luogo e dalla presenza di una lapide al castello (questa lapide scomparirà con la seconda guerra mondiale). 

Riprendendo il percorso e proseguendo all'interno del bosco si arriva alla Torre dell'Erede o della Rete, si tratta di un'altra fantastica fortificazione in buono stato di conservazione che presenta la particolarità di avere scolpite nella roccia di arenaria di cui è fatta delle figure antropomorfe mostruose. Queste figure servivano nel 1100 quando fu costruita per spaventare ed esorcizzare eventuale aggressori. La Torre aveva una pura funzione difensiva ed ha la peculiarità di essere rivolta verso il Monte delle Formiche

Lasciando la Torre e seguendo le indicazioni del percorso, si arriva al borgo di Tazzola. Durante il tragitto vi invito ad osservare gli scorci di paesaggio che incrociate, essendo di un'incredibile bellezza. Tazzola è un borgo di origine medievale, di cui si hanno le prime notizie nell'anno1100, dove ancora oggi si possono notare edifici antichi. Qua è stato creato all'interno di un' antica stalla uno spazio espositivo dedicato ai botroidi, strani sassi dalle forme antropomorfe raccolti dal ricercatore Luigi Fantini negli anni 60/70. Furono ritrovati nel 2006 nei sotterranei  del castello di Zena, durante un'operazione per farne il rilievo, grazie alla collaborazione del Gruppo Speleologico Bolognese. Si tratta della collezione completa di Fantini, i botroidi erano contenuti all'interno degli originali fustini del detersivo dove il ricercatore usava metterli. 
Una volta attraversato il borgo Tazzola, il percorso prosegue prendendo un sentiero a sinistra che arriva fino alla cima del Monte delle Formiche dove si trova il famoso Santuario, luogo divenuto conosciuto a molti per il panorama surreale che offre e per il fenomeno naturale che ogni anno si ripete e che da il nome al luogo. Si tratta dell'arrivo degli sciami di Formiche Alate, le quali ogni metà di settembre arrivano alla cima del monte durante il loro volo nuziale, formando impressionanti nuvole nere in una speciale danza della fertilità, infatti in volo avviene l'accoppiamento durante il quale il maschio muore e cade a terra, come ricorda anche una frase sotto l'immagine della Madonna: ansiose volano le formiche all'altare della Vergine, consapevoli che ai suoi piedi moriranno. Una volta a terra vengono raccolte e benedette in modo da essere distribuite ai fedeli che ancora oggi sono molto legati a questa tradizione. 

Al Monte delle Formiche il percorso ha il suo termine o inizio, infatti volendo si può iniziare il percorso anche dal Monte per arrivare a Zena. Un'altra possibilità è quella di dividere l'itinerario in due parti praticamente uguali, lasciando le auto in sosta a Tazzola, opzione strategica anche per la vicinanza della buona trattoria “Piccolo Borgo” di Cà di Pippo. 

L'invito è di godersi questo percorso, trattandolo con rispetto, e di renderlo vivo, dando così valore al suo territorio.  

giovedì 26 novembre 2015

"IL FIERO PASTO" - LIBRO DI ANGELICA MONTANARI

Il fiero pasto

Il libro propone un itinerario pieno di sorprese fra le pieghe del Medioevo europeo, portando in luce una corposa messe di casi che attestano come gli uomini a quell'epoca, in diverse circostanze e per diverse ragioni, si cibassero di carne umana: non solo in situazioni di emergenza come le carestie e i lunghi assedi, ma anche come atto di sfregio nei confronti del nemico o, per converso, come atto di venerazione e d'amore. Diffuso fu anche l'impiego di resti umani per confezionare preziosi e richiestissimi medicinali. Non è stupefacente allora che su queste realtà fiorisse un terrificante immaginario, di cui pure queste pagine ci raccontano, fatto di sette antropofaghe, mostri divoratori, cuori mangiati, bambini arrosto, macabri banchetti di streghe.

Angelica Aurora Montanari - Ha conseguito il dottorato all’Ecole des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Dopo aver collaborato con la UFF-Universidade Federal Fluminense di Niteroi (Brasile), attualmente lavora al Dipartimento di Beni culturali dell’Università di Bologna, sede di Ravenna.

Genere: storia
Listino:€22,00
Editore:Il Mulino
Collana:Biblioteca storica

mercoledì 25 novembre 2015

SCOPERTA UNA GROTTA CON UNA SORGENTE D'ACQUA FORSE USATA DAI TEMPLARI



Pochi giorni fa, in un terreno privato a Seborga, è stata scoperta una sorgente che risalirebbe al 1200 e che probabilmente sarebbe stata usata come fonte battesimale dai cavalieri templari per le nuove investiture. Come asserito da Flavio Gorni, vicesindaco della cittadine e proprietario del terreno, la grotta fu scavata per raggiungere l'acqua indispensabile per i monaci che all'epoca coltivavano questi campi. Ci troviamo a pochi chilometri da Bordighera, una zona particolarmente importante per la presenza di tracce del passaggio dei cavalieri templari diretti in Terrasanta. Gorni afferma che a costruire la grotta che protegge la sorgente furono i monaci benedettini di Lerins che forse la utilizzavano come luogo di preghiera. La grotta si può raggiungere dopo aver camminato in una lunga galleria che termina in una sorta di tempio in cui sono ben visibili ai lati file di posti a sedere come se i monaci contemplassero l'acqua "fonte di vita per le sue creature". Nella stessa zona è stata scoperta una pianta di olivo taggiasca, questo potrebbe anche ribaltare un primato assodato: l'olio taggiasco non sarebbe stato prodotto per la prima volta a Taggia ma a Seborga!

LA LANCIA, LA SPADA, LA DAGA - PERCORSI DI SCHERMA MEDIEVALE


"La Lancia, La Spada, La Daga" nasce da un ciclo di seminari sperimentali per gli istruttori dei gruppi di rievocazione storica, allo scopo di fornire loro una solida formazione marziale da adottare alle loro necessità spettacolaristiche. Il progetto desiderava coprire l'impiego delle armi più comuni per la semplice fanteria, dall'arma inastata alla spada, fino a giungere ai più singolari trucchi di combattimento da strada.

JARI LANZONI è istruttore di scherma storica presso la Sala d'Arme Achille Marozzo, dove concentra le sue attività sullo studio e l'applicazione della scherma bolognese del Maestro Rinascimentale Giovanni Dalle Agocchie. Come autore ha pubblicato diversi romanzi e racconti. Di recente ha pubblicato diversi romanzi e racconti. Di recente ha pubblicato il romanzo storico Il Maestro dei Sapori incentrato sulla cucina medievale. Sito web www.jarilanzoni.com

MARCO RUBBOLI è istruttore e fondatore della Sala d'Arme Achille Marozzo. Autore e studioso estremamente poliedrico, ha lavorato tanto sul periodo medievale e rinascimentale, quanto sull'opera di ricostruzione del combattimento gladiatorio romano. Per il Cerchio ha pubblicato Flos Duellatorum di Fiore dei Liberi, L'arte cavalleresca del combattimento di Filippo Vadi, l'Arte della Spada trattato anonimo bolognese, L'Opera Nova di Antonio Manciolino e collaborato a Monomachia di Francesco Altoni. Sito web www.achillemarozzo.it.

Autori: Lanzoni J.; Rubboli M.;   
Edizione: Il Cerchio, 
Collana: Gli Archi , Pagine 128, € 18,00.

martedì 24 novembre 2015

MAOMETTO VOLEVA PROTEGGERE I CRISTIANI - UNA LETTERA SEMBRA CONFERMARLO

In questi giorni di preoccupazione a causa degli attentati di Parigi ci siamo chiesti più volte cosa pensasse Maometto dei Cristiani; la risposta a questa domanda è in una lettera scritta dal Profeta custodita nel Monastero di Santa Caterina in Sinai. Il monastero è famoso perché raccoglie una notevole quantità di testi antichi tanto che è seconda solamente alla Biblioteca Apostolica Vaticana con ben 3500 volumi scritti in greco, copto, arabo, armeno, siriaco e centinaia di altre lingue. Il documento testimonia come Maometto stesso volesse offrire protezione ai cristiani e ai loro luoghi di culto più importanti a titolo di ringraziamento verso i monaci cristiani di Santa Caterina che lo difesero durante gli attacchi dei suoi nemici. Il monastero è, peraltro, un luogo sacro sia per i cristiani, sia per gli ebrei e sia per i musulmani tanto che ospita proprio una moschea (mai aperta al culto perché non diretta verso La Mecca) dedicata ai musulmani che facevano visita a questo affascinante e sacro luogo di preghiera. 

La lettera fu sequestrata dagli ottomani nel 1517 a seguito della conquista dell'Egitto e portata a Istanbul presso il sultano Selim I. L'originale è conservata gelosamente al Museo Topkapi di Istanbul ed è stata analizzati da alcuni eminenti esperti locali che ne hanno attestato l'inconfutabile veridicità.

Questa è una lettera che è stata rilasciata da Mohammed, Ibn Abdullah, il Messaggero, il Profeta, il fedele, che viene inviata a tutte le persone come una parola da parte di Dio per tutte le sue creature. In verità Dio è l’Eccelso, il Saggio. Questa lettera è indirizzata agli ambasciatori dell’Islam, come alleanza data ai seguaci del Nazareno (Gesù ndr) in Oriente e Occidente, a quelli vicini e lontani, agli arabi e agli stranieri, al noto e all’ignoto. Questa lettera contiene il giuramento dato loro, e chi disobbedisce ciò che vi è scritto, sarà considerato un disobbediente e un trasgressore a quella Fede alla quale egli è comandato. Egli sarà considerato come uno che ha corrotto il giuramento di Dio, o il Suo testamento, che ha respinto la Sua Autorità, disprezzato la Sua religione, e si è fatto meritevole della Sua maledizione, sia fosse un sultano o qualsiasi altro credente dell’Islam.  
Ogni volta che monaci, fedeli e pellegrini si riuniscono, sia in una montagna o valle, o tana, o luogo frequentato, o semplice, o la chiesa, o in luoghi di culto, in verità Dio è su di loro e li protegge, e protegge le loro proprietà e la loro morale, anche da me stesso, dai miei amici e dai miei assistenti, perché sono dei soggetti sotto la mia protezione. Io li esento da tale atti che li possano turbare; degli oneri che sono pagati da altri come un giuramento di fedeltà. Essi non devono dare nulla del loro reddito, ma ciò che piace loro, non devono essere offesi, o disturbati, o costretti o obbligati. I loro giudici non devono essere modificati o impedito loro di realizzare i propri uffici, né i monaci disturbati nell’esercizio del loro ordine religioso, o la gente di clausura essere arrestati da dimora nelle loro celle. A nessuno è permesso di saccheggiare i pellegrini, o distruggere o rovinare una delle loro chiese, o case di culto, o di prendere una qualsiasi delle cose contenute all’interno di queste case e portarlo alle case dell’Islam. Colui che toglie da essa, sarà uno che ha corrotto il giuramento di Dio, e, in verità, disobbedisce al Suo Messaggero.
Le tasse non dovranno essere messe sui loro giudici, sui monaci, e quelli la cui occupazione è il culto di Dio; né qualsiasi altra cosa potrà essere presa da loro, che si tratti di un bene, una tassa o un diritto ingiusto. In verità io conservano la loro compattezza, ovunque si trovino, in mare o sulla terra, in Oriente o Occidente, da nord o da sud, perché sono sotto la mia protezione e il mio testamento dà loro la mia sicurezza contro tutte le cose che vanno aborrite. Nessuna tassa o decime devono essere ricevuti da coloro che si dedicano al culto di Dio in montagna, o da chi coltiva la Terra Santa. Nessuno ha il diritto di interferire con i loro affari, o portare qualsiasi azione contro di loro. In verità questo è per altra cosa e non per loro; piuttosto, nelle stagioni delle colture, che dovrebbe essere data una Kadah per ogni Ardab di grano (circa cinque quintali e mezzo ndr) come fondo per loro, e nessuno ha il diritto di dire loro che questo è troppo, o chiedere loro di pagare alcuna imposta. Per quanto riguarda chi possiede proprietà, i ricchi e i commercianti, le tasse che possono essere prese da loro non devono superare i dodici Dirham a testa all’anno. 
Non può essere imposto a chiunque di intraprendere un viaggio, o di essere costretto ad andare in guerra o usare armi per i musulmani, chiunque deve combattere per la loro ragione, non quella di altri. Il seguace dell’islam non deve fare nessuna disputa o discutere con loro, ma accordarsi secondo il verso registrato nel Corano. Essi non devono essere costretti a portare armi o pietre; ma i musulmani devono proteggerli e difenderli contro gli altri. Qualora una donna cristiana è sposata con un musulmano, tale matrimonio non deve avvenire se non dopo il suo consenso, e a lei non deve essere impedito di andare nella sua chiesa per la preghiera. Le loro chiese devono essere onorate e non devono esserci impedimenti nella costruzione di luoghi di preghiera o la riparazione dei loro conventi. 
Spetta a ognuno della nazione dell’Islam non contraddire e a rispettare questo giuramento fino al Giorno della Resurrezione e della fine del mondo.

24 NOVEMBRE 885 - I VICHINGHI ATTACCANO PARIGI


Quello che si presentò dinanzi gli occhi dei parigini all'alba del 24 novembre dell'Anno Domini 885 rappresentò uno choc: sulla Senna 700 navi vichinghe erano pronte per assediare la città. Secondo le cronache, che vanno prese con molta attenzione, si parla di circa quaranta mila uomini pronti a un ennesimo attacco perpetrato ai danni di Parigi . Già nell'845 Carlo il Calvo si dovette allontanare in fretta in furia ripiegando a Saint Denis mentre Parigi era in mano ai vichinghi che uccisero ben settanta alti esponenti dell'aristocrazia pretendendo ben 7000 libbre d'argento per togliere l'assedio. 

Facciamo un passo indietro...l'Editto di Pistres

L'editto di Pistres pubblicato nel'864 da Carlo il Calvo prevedeva che chi era in possesso di un cavallo doveva entrare in un esercito per la liberazione dai vichinghi in modo da poter respingere un eventuale attacco senza dover correre il rischio di vedersi Parigi nuovamente minacciata. Questo cambiò anche l'urbanistica della Francia, basti pensare che tutte le città che si affacciavano sul fiume dovevano essere protette da grandi ponti fortificati: questo rappresentò una scelta davvero lungimirante infatti il 24 novembre dell'885 furono proprio le strutture lignee a bloccare l'accesso dei vichinghi.

Assedio e resistenza francese

Per ben tre giorni, fino il 27 novembre gli uomini del nord cinsero di assedio la torre costruita sul ponte che univa le due rive del fiume ma la strenua difesa di Oddone ne bloccò la conquista. Il 31 marzo dell'886 dopo alcuni mesi di stallo dedicati a razziare tutto quello che era presente nelle campagne fuori Parigi, i vichinghi tentarono un nuovo assalto anche questa volta inutile. Piegarono allora alla conquista del monastero di Saint Germain-des-Pres ma anche questo tentativo cadde nel vuoto. La motivazioni di queste sconfitte è da ricercare nella diversa preparazione "alla pugna" dei vichinghi: un popolo abituato al corpo a corpo non era culturalmente in grado di reggere e di preparare un lungo assedio pertanto chiesero ben 25 kg di argento in cambio della loro fuga dal monastero, i monaci non acconsentirono e questo li lasciò spaventati, affamati e bersaglio delle epidemie.

I cittadini di Parigi chiesero aiuto a Carlo II il Grosso che non aveva la minima intenzione di affrontare in campo aperto gli assalitori, fatto questo scatenò l'ira dei personaggi più importanti dell'impero che nel marzo dell'886 durante la Dieta di Metz attaccarono prepotentemente l'Imperatore il quale, per tenere a bada l'ira dei nobili europei, decise di muovere un esercito a Montmatre ma pagò 400 libbre d'argento piuttosto che attaccare il nemico. Questa tattica fu assai deleteria, i vichinghi non si accontentarono e il salvacondotto dell'Imperatore gli consentì di risalire la Senna fino in Borgogna che fu saccheggiata senza pietà.

La nascita della Normandia

Se il pagamento del riscatto evitò altri morti a Parigi, l'atto vile e codardo gettò discredito a Carlo stesso che fu deposto nell'anno 887 per Oddone, protettore di Parigi, che fu incoronato nel 888.
Le epidemie e la totale mancanza di acqua costrinsero i vichinghi a tornare nelle loro terre; qualche tempo dopo un certo Robollone il Camminatore occupò in modo stabile la zona intorno alla foce della Senna ottenendo il riconoscimento ufficiale di Carlo il Semplice che succedette ad Oddone; Robollone si offrì come difensore di quella parte di Francia e si fece battezzare, nacque così la Normandia.

lunedì 23 novembre 2015

DOCUMENTARI SULLA LEGGENDA DI DEFUK


In questa pagina verranno raccolti i documentari più interessanti sulla misteriosa figura di Defuk. Il montaggio è a cura di Quinto Ficari autore del libro "La leggenda di Defuk...e il mistero di Federico II di Svevia" con cui Sguardo Sul Medioevo ha appena iniziato una collaborazione davvero molto interessante. Defuk è un personaggio legatissimo alla Tuscia soprattutto a Montefiascone, perchè? Non vi resta che guardare questi ottimi documentari! Prosit!





LA LEGGENDA DI DEFUK


Correva l'anno 1111 ed Enrico V di Germania si stava recando a Roma per essere incoronato da Pasquale II imperatore del Sacro Romano Impero con a seguito un vescovo un grande intenditore di vini, tale Johannes Defuk. Il vescovo usava inviare il suo coppiere, tal Martino, alla ricerca dei migliori vini della zona concordando un segnale in codice: se Martino trovava un vino di qualità doveva scrivere "Est" ("c'è") nei pressi della porta della locanda. Se il vino era molto buono si doveva scrivere, invece "Est Est"...

Questo è il preambolo ad una nuova collaborazione targata Sguardo Sul Medioevo con lo scrittore Quinto Ficari esperto e autore del libro "La leggenda di Defuk...e il mistero di Federico II di Svevia". In questa sezione troverete documentari e vari contributi utili a far luce su questo particolare personaggio medievale dalla cui curiosità è nato uno dei migliori vini italiani.


"TEODOLINDA: I LONGOBARDI ALL'ALBA DELL'EUROPA" 2-7 DICEMBRE A MONZA

Di stirpe regale e delicata bellezza, secondo Paolo Diacono, la figura della regina Teodolinda è il fulcro del progetto di ricerca promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e dal Centro studi longobardi, su finanziamento a bando del Fondo sociale europeo della Regione Lombardia. Un tema storico-istituzionale improntato alla migliore tradizione medievistica, che muove all’interno di un percorso più ampio, connesso alla valorizzazione attraverso la ricerca scientifica del sito seriale UNESCO I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”, con particolare riguardo al complesso archeologico di Castelseprio-Torba e della piccola chiesa di Santa Maria “foris portas”. Il contesto politico-religioso e culturale europeo in cui è vissuta la sovrana cattolica, di origini bavaresi, si collega così ad una realtà monumentale tra le più interessanti e discusse dell’area del Seprio, scoperta oltre mezzo secolo fa dall’intuizione di Gian Pietro Bognetti. Il progetto, che coinvolge molti atenei europei e numerosi giovani studiosi, prevede alcune applicazioni direttamente fruibili per il grande pubblico destinate a comunicare i risultati delle indagini. 
In questo modo, i molti aspetti che toccano i problemi legati alla prima evangelizzazione e al pontificato di Gregorio Magno, allo scisma dei Tre Capitoli, alle relazioni con l’oriente bizantino, al monachesimo italico e insulare nelle sue differenti manifestazioni, fino alla memoria che il ricordo della regina Teodolinda ha consegnato alla storia, dialogano con le esigenze odierne di riflettere sui resti di un passato che continua a sollecitare la società odierna. Storia e attualità restano inscindibili. Con l’impegno di Regione Lombardia nella diffusione conoscitiva del valore culturale del patrimonio UNESCO, la ricerca accademica entra in forte connessione con le attese delle comunità territoriali locali e la loro crescita. Parlare di Castelseprio non è pertanto solo espressione della continuità del lavoro storico, ma anche delle sue declinazioni sociali che, come ad esempio in campo artistico, hanno portato al recentissimo superbo restauro della cappella di Teodolinda nel Duomo di Monza e alla sua promozione. L’incontro di studio, che gode del patrocinio della Commissione nazionale italiana dell’UNESCO, dell’ICOMOS, del FAI - Fondo Ambiente Italiano e della Soprintendenza Archeologia della Lombardia, è realizzato in collaborazione con la Fondazione CISAM di Spoleto e le massime istituzioni pubbliche e culturali dell’area del Seprio.

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LA LEGGENDA DI DEFUK…E IL MISTERO DI FEDERICO II DI SVEVIA - LIBRO DI QUINTO FICARI

Un vino, una leggenda, una chiesa piena di mistero, una lapide modificata, una enigmatica iscrizione, un affresco che forse nasconde il ritratto di Federico II di Svevia, un potente Cardinale, gli Hohenstaufen, i Fugger, da Montefiascone a Salisburgo, fino a Melfi, Bassano del Grappa, Parma. Papi, predicatori, condottieri, eretici, Guelfi e Ghibellini. Al centro l’uomo della lapide, il personaggio dall’identità misteriosa conosciuto come “Defuk”. Sembra un romanzo è invece un pezzo di Medio Evo narrato nel volume di Quinto Ficari e stampato dalla Graffietti Stampati. 320 pagine in carta patinata opaca da 115 grammi, il formato è di cm.15×21 e la copertina è cartonata da 2,5 mm e plastificata lucida all’esterno, all’interno la riproduzione di quadri, affreschi, immagini sacre mai edite a colori e in bianco/nero. Un opera a cui alla realizzazione non poteva mancare l’intervento della Graffietti Stampati che ha sede proprio nella città di Montefiascone, la città protagonista di questo intreccio di storia e leggenda. La Graffietti Stampati ringrazia l’autore e editore Quinto Ficari.


domenica 22 novembre 2015

LA DIETA NEL MEDIOEVO

La società medievale era divisa in classi separate proprio durante un periodo in cui imperversavano le carestie e in cui il cibo era il principale segno di distinzione sociale. La società era composta dalla nobiltà, il clero e la gente comune secondo criteri estremamente gerarchici con la nobiltà e il clero che lottavano per la supremazia spirituale e terrena. La struttura era ancora più diversificata se parliamo di nobiltà e clero e il membro di ogni "sottoclasse" doveva vivere in quell'ambito e sottostare alle direttive superiori. I nobili, ossia la classe politica, potevano mangiare selvaggina con spezie che venivano dal lontanissimo oriente mentre la gente comune doveva accontentarsi di pasti frugali che consistevano di legumi, pane d'orzo ecc... 
Quando durante il tardo Medioevo iniziarono a proliferare mercanti e commercianti, alcuni membri del popolo iniziarono a seguire gli esempi dell'aristocrazia tentando di abbattere barriere sociali e culturali che sembravano non poter cadere: questo portò alla nascita di testi che sconsigliavano una dieta che non fosse conforme alla propria classe di appartenenza e soprattutto l'emanazione di leggi suntuarie che limitarono l'accesso al buon cibo da parte degli appartenenti al popolo comune. 
Era la scienza medica che poteva influenzare l'alimentazione delle classi superiori: lo stile di vita, la dieta e l'esercizio fisico unite al rigoroso rispetto delle prescrizione del medico erano considerati i modi migliori per rimanere in forma attribuendo a tutti i cibi particolari proprietà in grado di condizionare la vita del nobile. Per i medici medievali la digestione era un processo chimico molto simile alla cottura: lo stomaco doveva essere nutrito nel modo migliore per permettere al corpo di assimilare adeguatamente le sostanze nutritive. I cibi che dovevano essere consumati all'inizio del pasto erano quelli più digeribili per poi proseguire con quelli gradualmente più pesanti. Si credeva che se ci si riempiva di cibo in maniera insensata si poteva portare il corpo alla putrefazione facendo nascere nello stomaco quegli "umori cattivi" da sempre considerati molto dannosi. 
Proprio come va di moda oggi, si iniziava il pasto con un aperitivo composto da confetti di spezie e miele con del vino corretto con latte: il pasto doveva vedere anche una "chiusura", un digestivo che poteva anche essere l' Ippocrasso ad esempio. 
Il pasto perfetto iniziava con della frutta, a seguire lattuga, cavolo, carni leggere e brodo. Si passava poi al maiale e manzo con una grande quantità di frutta e verdura. Ovviamente la dieta variava anche in base alle zone climatiche e alle condizioni politiche oltre che alle varie abitudini locali. Nelle zone del nord dell'Europa (Paesi Bassi, Scandinavia ad esempio) era quasi impossibile coltivare l'ulivo e la vite che trovava terreno fertile al sud diventando la bevanda più consumata tra i ricchi e i poveri (che potevano procurarsi con facilità il vino che venia dalla seconda spremitura). Nel nord si produceva la birra che costava meno del vino. Gli agrumi erano facilmente reperibili sulle coste del mar Mediterraneo. L'olio di oliva era molto pregiato e presente ovunque nella aree mediterranee mentre il burro e il lardo erano particolarmente utilizzati nel nord europa soprattutto nei Paesi Bassi. La mandorla era molto diffusa anche nelle classi medie anche per estrarne del latte che veniva usato anche per condire alcune pietanze.

VIAGGIO NELLA CUCINA MEDIEVALE A TREVIGLIO

La cucina nel medioevo, degustazione in chiave moderna a Treviglio il 24 novembre

Il 24 novembre 2015 alle ore 18 presso "La Casa di Alti Formaggi" di via Roggia Vignola 9, la cucina medievale tornerà alla ribalta grazie a Lapo de Carlo il quale illustrerà abitudini alimentari, metodi di cottura e conservazione dei cibi durante l'epoca medievale. Nel Medioevo sono nate molte delle prelibatezze culinarie che campeggiano sulle nostre tavole tutti i giorni dell'anno, tra cui il formaggio che inizialmente era solamente fatto con il latte di capra. Inoltre si farà un discorso approfondito sulle diverse diete a seconda della classe sociale a cui si apparteneva soprattutto in Italia e in Francia.

L'evento ha un costo di 10 euro ed è possibile iscriversi dal sito www.altiformaggi.com.

La Casa di Alti Formaggi
Treviglio (BG) - Via Roggia Vignola, 9  - Ore 18
Costo euro 10,00

venerdì 20 novembre 2015

CANGRANDE PALADINO DEI GHIBELLINI - LIBRO DI GIOVANNA BARBIERI



Tra il 1312 e il 1314 la guerra contro la guelfa Padova diventa più cruenta. Nel 1312 entra in città il poeta Dante Alighieri, al quale il signore di Verona concede riparo. Il rimatore decide di terminare “il Paradiso” nella Biblioteca Capitolare e di cercare i figli Pietro e Iacopo. Le vicende di Dante e di Cangrande s' intrecciano con il casato Aligari di Fumane, dove sono reclutati i cavalieri, senza terra e ricchezza, Paolo e Julien de Grenier, d'origine franca. Il cavalier Julien conduce una faida contro una famiglia di orfani d'origine ebraica. Paolo e Caterina, la maggiore dei ragazzi perseguitati, s'incontrano per caso nel bosco Belo e s'innamorano a prima vista. La loro relazione, però, è osteggiata dal padre di lui. 

Giovanna Barbieri nasce a Verona il 15/01/1974 e risiede ad Arbizzano, comune di Negrar, Valpolicella-Verona. Nel 2001 consegue la laurea in Scienze Politiche, indirizzo economico-internazionale. Dal 2002 ai giorni nostri lavora come contabile e impiegata amministrativa. Nel 2007 inizia la collaborazione con l’associazione culturale senza scopo di lucro “Rohirrim”, per i quali ho accettato di essere membro di una giuria per il concorso letterario, "premio nazionale olandese volante di racconti e illustrazioni". Ha appena aperto il suo primo blog http://ilmondodigiovanna.wordpress.com.

Per comprare il libro, clicca il link

giovedì 19 novembre 2015

SGUARDO SUL MEDIOEVO ADERISCE A UNIONE CULTURA E TURISMO: "DIAMO FORZA ALLA BELLEZZA"

Negli ultimi anni i modi di progettare, produrre e impiegare cultura sono cambiati in modo radicale. La centralità delle nuove tecnologie sta contribuendo a fare emergere nuove pratiche di produzione sociale, culturale ed economica. Per questo c’è bisogno di immaginare nuove formule – di progettazione, organizzazione, distribuzione – per sostenere le iniziative basate sulla creatività e l’innovazione. La cultura in Italia ha bisogno di nuove spinte e proposte, pena la decadenza economica, morale e umana del nostro paese. Una sfida che la cultura e le pratiche innovative possono e devono raccogliere. 
Il progetto UCT – Unione Cultura e Turismo – nasce per rispondere al cambiamento in atto e offrire un’opportunità di crescita, tutela e valorizzazione alle imprese e alle attività culturali, artistiche, creative e turistiche italiane. La UCT è uno strumento che permette ad associazioni ed imprese di sviluppare il proprio fare, dando vita a collaborazioni diffuse e attivando network territoriali. Nella Regione Lazio, grazie al partenariato con gli enti accreditati di formazione Com2 e Giffoni Academy (la fucina di talenti del Giffoni Film Festival), la UCT promuove corsi di specializzazione nell’ambito del “Marketing e Comunicazione Culturale 2.0” garantendo ai propri soci stagisti a costo zero per le aziende.

Per supportare le realtà professionali, la sede territoriale operante nella Regione Lazio di UCT organizza mensilmente eventi culturali e workshop strategici con esperti del settore per riflettere sulle nuove tendenze e i nuovi orizzonti da esplorare per realizzare un’economia della cultura. Nel corso degli eventi vengono proposti dei match day in cui le aziende culturali, creative e turistiche, soci di UCT, possono incontrare i diplomati dei corsi di specializzazione ed assumerli in stage a costo zero. 

L’obiettivo è creare una piattaforma che riesca ad imporre la propria presenza, le proprie esigenze e le proprie analisi ai tavoli di discussione che decidono dei fondi pubblici e degli assi di finanziamento. Come si suol dire “l’unione fa la forza”. Quindi puntiamo ad aggregare quanto prima un numero molto alto di realtà, così da acquisire in poco tempo spessore, identità e visibilità, allo scopo di contribuire alle scelte economiche, organizzative, politiche e produttive che riguardano il nostro settore di riferimento. 

Prendi il meglio che esiste e miglioralo. Se non esiste crealo”. Così affermava il visionario imprenditore Henry Royce. Questo è il nostro sogno: non fermiamoci ad indagare le trasformazioni del presente, disegniamo le strade che percorrono il futuro. Diamo forza alla bellezza.

lunedì 16 novembre 2015

"IL ROMANZO DI MATILDA" - PRESENTAZIONE A ROMA PRESSO L'ENOTECA LETTERARIA ARCHEOLOGICA E BAROCCA


Vita e lutti, amori e lotte, caduta e riscatto, violenze e passioni della Grancontessa Matilde di Canossa. Il primo romanzo storico a far rivivere di pulsante passione la figura femminile più controversa e potente del nostro Medioevo.

Matilde di Canossa (1046-1115) è uno dei personaggi più affascinanti del Medioevo europeo. Contessa di un vasto territorio cuscinetto tra Lazio e Garda, ago della bilancia tra Papato e Impero, entra nell’epocale scontro giocandovi un ruolo dapprima di pacificatrice, poi di aperta sostenitrice del Papato. Pronta a mettere in gioco poteri e dominio: alla traditrice di Enrico IV e “amante” di Gregorio VII si ribellano intere città. Accorta protagonista politica, contro le sue lucide intuizioni gioca il suo essere donna: se il diritto longobardo le assicura l’ereditarietà dei domini, Matilde non può fare a meno di un uomo che la sostenga e garantisca per lei. Da ciò la necessità di un nuovo matrimonio, anch’esso fallito, con un ragazzino. Da ciò la nomina di un figlio adottivo. Da ciò, infine, la resa al nuovo imperatore Enrico V, disposto a riconcederle il dominio canossano in cambio della nomina a suo erede. Solo alla fine della sua esistenza terrena Matilde potrà dedicarsi anima e corpo alla preghiera e alla meditazione. Il suo ricordo, immortalato dal monaco Donizone, è ravvivato da tutta una serie di leggende colte e popolari diffusesi dal basso Medioevo sino ai giorni nostri. Ripercorrere narrativamente la sua vita diviene così preziosa occasione per aprire una luminosa finestra su di un periodo epico e cruciale della nostra Storia.

L'Autrice


Elisa Guidelli – è laureata in Storia Medievale e lavora come libraia. Già autrice del romanzo storico Francigena – Novellario a.D. 1107, ha al suo attivo con lo pseudonimo Eliselle numerosi romanzi tra cui: Nel paese delle ragazze suicide, Ecstasy love, Fidanzato in affitto, Le avventure di una Kitty addicted, il noir La fame e la commedia agrodolce, Amori a tempo determinato (Sperling & Kupfer). È uscita inoltre con la guida Centouno modi per diventare bella, milionaria e stronza (Newton Compton).

Enoteca letteraria, via delle Quattro Fontane 130

PRESENTAZIONE DEL LIBRO "IRENE. IMPERATORE DI BISANZIO" DI NICOLA BERGAMO


Irene di Bisanzio, unica donna ad assumere il titolo imperiale maschile, è conosciuta soprattutto per aver sconfitto l’iconoclastia, riportando la Chiesa d’Oriente in comunione con tutte le altre. Per questa ragione venne proclamata Santa e ricordata come colei che salvò l’unità del mondo cristiano. Forse non tutti sanno però che Irene fu anche e principalmente una donna di governo e di guerra, che non esitò a uccidere il figlio e altri nemici politici per perseguire quello che riteneva essere il bene dell’Impero. Una donna di potere e di fede che può essere compresa a fondo solo prescindendo dalla mentalità moderna e cercando di interpretare lucidamente una società estinta, quale quella bizantina. Nicola Bergamo, dottorando presso l’EHESS di Parigi, racconta in questo libro la vita di un’imperatrice, Santa e madre figlicida. 

Museo di Palazzo Mocenigo 
Sestiere Santa Croce 1992, Venezia
20 novembre 2015, ore 17.00 
Interviene: Alessandra Bucossi 
Ingresso su invito, fino ad esaurimento posti disponibili

OROSCOPO ED ALMANACCO MEDIEVALE 16-22 NOVEMBRE 2015


Ariete

Ci risiamo con un inizio settimana non proprio esilarante. La luna pesante in capricorno uniti all'opposizione di Venere e Marte vi rendono completamente in balia degli eventi. Dovete tuttavia moderare la tendenza alle reazioni esagerate anche se mi rendo conto non può ne deve essere semplice tenere insieme tutti i pezzi di una situazione economica e familiare che sembra andare alla deriva. Già mercoledì e giovedì troverete buoni accordi con persone amiche, non affidatevi però senza controllare bene che tutto ciò che vi si dice corrisponda a verità. La prudenza non è il vostro forte, ma ora è quanto mai più importante per consentirvi di non perdere la testa ma anzi risultare, seppure tra difficoltà oggettive i vincitori. Saturno in sagittario protegge le iniziative a lungo termine ma esige anche da voi rigore senza puerili improvvisazioni. L'amore se anche ci fosse non vi consola, vedere chi vi ha fatto del male steso a terra si. Vendicativi ed arrabbiati.

Toro

Avete self control da vendere, sebbene Sole e Mercurio in opposizione facciano a gara per farvelo perdere. La settimana inizia grandiosa con lunedì e martedì proficui per il lavoro i soldi e la stipula di contratti. I sentimenti quelli veri sopravvivono anche se con Venere e Marte in bilancia in aspetto di sestile cresce in voi il bisogno di trasgressione a scopo prettamente vanesio. Volete cioè piacere ad ogni costo, il problema è visto lo stato d'animo di preoccupazione che continuate ad avere, magari per qualche familiare, siete alle lusinghe molto più vulnerabili e creduloni. Occhi aperti nel fine settimana possono volare parole grosse all'interno della coppia o per l'educazione dei figli. La smania del controllo ad ogni costo per evitare brutte sorprese è comprensibile ma nociva per la vostra salute, quindi delegate e provate a fidarvi di più. Donne del segno in forma e molto sensuali, gli uomini invece debbono mettersi a dieta...Comunque siete sempre bellissimi ed ingordi. 

Gemelli

Quando vi si riporta con i piedi per terra di solito avete due reazioni: c'è il nativo dei gemelli che punta i piedi, scalcia e fa di tutto per evitare responsabilità e toni inquisitori, e quello che invece conscio del proprio errore si ripiega su se stesso e da tanto essere socievole e circondato di amici, diviene isolato ed isolante al mondo esterno. I saggi dicono che il giusto modo di vivere si trova nel mezzo, voi per carattere tendete a starci sempre un po a metà strada, ora questo comportamento risulta però obsoleto e controproducente. Saturno in opposizione spinge l'acceleratore sul cambiamento in generale che sia di lavoro molto probabile, che di coppia ma forse quest'ultimo già è avvenuto nel primo semestre del 2015. Ora dovete rimboccarvi le maniche e fare bene il punto della situazione, per capire che piega deve prendere la vostra esistenza. Lunedì saranno gli aspetti legali e burocratici a farla da padroni, per fortuna l'aria si fa meno pesante a partire da giovedì, non chiudetevi in casa avete bisogno di una sana risata, vi alleggerisce il cuore. Insicuri. 

Cancro

Quante cose da portare a termine in questa settimana, ma voi avete l'energia e la lucidità giuste per far tutto senza cali fisiologici. Certo lunedì e martedì sono giornate pesanti per la salute e per i nervi. Potreste vivere attimi di ansia e tensione all'interno della vostra famiglia o semplicemente risultare più stanchi ed intolleranti del solito. Un controllo medico può risultare necessario e risolutivo per un piccolo fastidio di cui soffrite. Il fine settimana invece è splendido e tenero per l'amore ed i sentimenti. Ora che avete consolidato abbastanza la vostra situazione lavorativa, potete dedicarvi con maggior costanza e serenità alla salute della coppia che in fin dei conti è la motivazione essenziale di tutti i vostri sforzi. Giove in vergine rimpingua le vostre tasche anche se a costo di sacrifici e rinunce, ma voi in fin dei conti siete contenti così.
Sbalzi di umore da tenere a bada. Testardi.

Leone

Periodo denso di impegni e per questo effettivamente stressante. La settimana inizia con possibili magagne lavorative, forse c'è un socio o un collaboratore che non segue le vostre direttive per ottimizzare l'aspetto economico della professione e ciò può creare confusione ed incertezza dei ruoli. Il problema è che se trascinate le polemiche tra mercoledì e giovedì c'è il forte rischio di arrivare ad un punto di rottura che di fondo adesso non fa comodo a nessuno. Da abili strateghi quali siete, vi consiglio di adottare almeno per tutta questa settimana in cui Sole e Mercurio sono ancora in aspetto pesante, una linea più morbida di condotta. Le spese futili per quanto amate, andrebbero contenute. Saturno in trigono è vero che è una garanzia di riuscita ma solo se come pegno vi preservate dallo scialacquamento inutile di beni. L'amore e la sessualità sono prepotenti e piccantini come piace voi, folli litigi ed altrettanto folli riappacificazioni sotto le lenzuola. Urano non vi vuole fermi in nessun caso, quindi studiate ed aggiornatevi qualunque sia il vostro campo. Sottotono.

Vergine

Volete la luna e può darsi che tra lunedì e martedì qualcuno ve la porti anche. Ma voi metaforicamente, siete poi davvero contenti? Il clima in famiglia si stempera dopo settimane di ansie e pesantezze ora si delinea una strada da percorrere, una linea di condotta in cui siete liberi di poter scegliere finalmente quali sono i rapporti da portare avanti e quali invece non meritano la vostra presenza. Venere e Marte in bilancia parlano di spostamenti remunerativi sul lavoro, ma anche di una vostra vena polemica e saccente che è meglio non mostrare troppo. Ora la cupezza che sembra essersi impossessata delle vostre giornate, andrebbe abbandonata in quanto Giove nel vostro segno si trova è vero in esilio ma può regalarvi tanto se voi stessi vi concedete di donarvi nuove opportunità. Possibili nascite e matrimoni entro maggio del prossimo anno, non abbiate dubbi avete scelto bene...lui o lei vi amano alla follia. Orsù la vita è adesso. Impazienti.  

Bilancia

Figli e partner ad inizio settimana possono remarvi contro. Il bello è che non troveranno la vostra solita verve di equilibrio e pacatezza, bensì si accorgeranno che quando siete di cattivo umore non si scherza. C'è il forte pericolo di fraintendimenti specie nei rapporti amorosi, Venere e Marte nel vostro segno vi rendono affascinanti e comunicativi, ma anche tanto inquieti e desiderosi di continue conferme. Non prestate troppa attenzione alle malelingue ed ai commenti di qualcuno che reputevate amico. In questi ultimi 15 giorni di novembre aprirete finalmente  gli occhi  e saprete bene di chi fidarvi e di chi no. Luna pesante in capricorno fino a martedì poi il sorriso e la voglia di giocare ritorna. Avete bisogno di nuovi stimoli e progetti specie in campo lavorativo, se avete questioni in sospeso di carattere legale queste potranno risolversi o comunque prendere una piega più favorevole entro la fine di dicembre. Pazienza per ora, non prendetevi troppo sul serio, a breve una chiamata inaspettata e piacevole vi farà battere forte il cuore. Ex che vi rivogliono, e voi?....

Scorpione

Se non ci fossero ancora il Sole e Mercurio ancorati ben saldi sul vostro segno sarebbe un novembre veramente poco felice. Saturno è passato finalmente ma le macerie che si lascia dietro soprattutto quelle affettive sono ancora fresche ed assai ingombranti. Lucidità nelle questioni pratiche lunedì e martedì in cui parlerete e vi esporrete in prima persona con idee molto forti ed innovative, non azzannate un superiore se questo sembra non riconoscere il vostro merito. Importante è come  vi ponete nell'atteggiamento lo so che quando state male d'umore non desiderate la vicinanza di anima viva, ma se volete farvi largo in ambito lavorativo dovete ora stringere molte mani e turarvi momentaneamente il pungiglione velenoso. Forte stress da mercoledì in poi con la luna in quadratura, se proprio dovete prendervela con qualcuno consiglio il sacco da boxe, così coniugate scarico di aggressività e forma fisica. Eccellente lo studio ed i nuovi incarichi, la voglia di fare di certo non manca se agite con un pò più di serenità, sarebbe meglio. Agguerriti. 

Sagittario

Inizio settimana rallentato da intoppi di carattere pratico. Avete molte questioni da risolvere e da seguire, certo è che se pensate di poter tenere tutto sotto controllo sbagliate di grosso. Mercoledì e giovedì sono le giornate migliori per svagarsi, uscire con gli amici e non pensare ad una recente delusione amorosa. Non dovete pensare che il mondo intero vi abbia girato le spalle, semmai è il vostro modo di essere che sta radicalmente cambiando e magari ciò può generare confusione e sbigottimento in chi credeva di conoscervi a fondo. Urano in aspetto positivo unito a Saturno nel vostro segno parla di concretezza e di desiderio di stabilità sentimentale che male si concilia con la quadratura limitativa di Giove in vergine. Temporeggiate senza per ora rendere più esasperati i rapporti, sappiate tanto che tutto ciò che realmente non va è destinato a sparire dalla vostra quotidianità nel giro di due anni. La prossima settimana il Sole verrà a trovarvi ed inizierà la stagione del vostro compleanno con forza e ritrovato spicchio di ottimismo. Forma fisica da provetti Adoni o fulgide Veneri a voi la scelta...Basta essere chiari.

Capricorno

La settimana inizia con la luna nel vostro segno e questo si traduce per voi con un grande fermento tra le pareti domestiche e sul lavoro. Le questioni pratiche prenderanno ancor più il sopravvento e questo perchè da un po di tempo a questa parte voi volete rifarvi a tutti i costi di un passato recente particolarmente avaro. Il periodo promette successi ed ottime intuizioni, basta che sappiate fare bene ordine nelle priorità e nei sentimenti. Grande stanchezza a metà settimana, concedetevi qualcosa di piacevole accanto alla persona che amate, spesso tirate fuori una durezza di animo che lascia spiazzati sia l'amato bene che gli amici stretti. Tutto comprensibile visto le trascorse traversie ma mettevi anche voi nei panni degli altri, è necessario per capire quando è opportuno tirare la corda e quando come in questa settimana bisogna stare calmi e pronti a lavorare alacremente su di un progetto. Urano impazzito per voi in ariete vi condanna all'inquietudine ed all'esasperazione, se un rapporto è finito tagliate.. Parlate chiaro.

Acquario

Recupero eccellente dopo un grande calo psicologico e fisico. La settimana inizia austera con rogne e ritardi forse dovuti a qualche pagamento non rispettato, cose risolvibili con un minimo di pazienza. Già da mercoledì ci sono tutti i requisiti per portare avanti i vostri obiettivi con successo. Siete sciolti nella parola, ammiccanti ed esplosivi come un acquario doc dovrebbe essere. Ultima settimana di Sole e Mercurio in quadratura, poi davvero da fine novembre non vi ferma più nessuno,unica raccomandazione definite tutto per iscritto niente deve essere lasciato al caso o al senno di poi. Amori che vanno altri che ritornano anche se voi di fondo ora non volete nessuno, almeno stabilmente. Confusione nel sesso e nelle storie parallele...Prendete anche voi una decisione in merito o almeno cercate di vivere una storia alla volta, non tanto per moralismo quanto per la salute mentale delle malcapitate prede. E' risaputo che raramente chi vive una storia con voi difficilmente nel bene o nel male vi dimentica, voi ogni tanto però dovreste dimenticare di essere troppo egoisti. Sirene ammaliatrici.

Pesci

Iniziate caparbi e lucidi ed anche un filino più speranzosi la settimana, la terminate altrettanto bene. Il problema sono i giorni di mezzo ed il passaggio di Sole e Mercurio nel segno del sagittario. Caos interiore in crescendo, visto anche la testardaggine alle volte ottusa con cui sfidate il prossimo e la sua pazienza. A vostra discolpa bisogna dire che i transiti astrologici attuali non sono totalmente negativi, ma certo dal punto di vista pratico vi impegnano e vi esauriscono parecchio.
Giove continua la sua opposizione e la vostra fiducia nel mondo e nella vita in generale va a farsi benedire. Evitate inutili prese di posizione ma cercate di guardare solamente dove è il male minore. I soldi in passato spesi ora non possono essere prontamente recuperati, ci vuole un cambio radicale di atteggiamento e di vita per fare la differenza. Nettuno in moto retrogado parla di illusioni ed amarezze che non riuscite a superare, un viaggio seppure breve e dai   costi contenuti vi farebbe un gran bene anche fatto da soli. A testa bassa. 

Nati ed avvenimenti del 16 Novembre

1313 - Ibn al-Khatib, politico arabo († 1375)
1436 - Leonardo Loredan, doge († 1521)
1459 - Andrea Oxner da Rinn († 1462)
1466 - Francesco Cattani da Diacceto, filosofo italiano († 1522)
1483 - Elisabetta del Palatinato († 1522)

Nati ed avvenimenti del 17 Novembre

1293 - Filippo V di Francia († 1322)
1412 - Zanobi Strozzi, pittore e miniatore italiano († 1468)
1433 - Ferdinando d'Aviz († 1470)
1462 - Cristofano Robétta, orafo e incisore italiano († 1535)
1469 - Michele di Vieri, poeta italiano († 1487)
1470 - João de Castilho, architetto spagnolo († 1553)
1492 - Simone Pasqua Di Negro, vescovo e cardinale italiano († 1565)

1292 - (Calendario Giuliano) Giovanni di Scozia diventa re di Scozia

Nati ed avvenimenti del 18 Novembre

1302 – Papa Bonifacio VIII emana la bolla papale Unam Sanctam, che gli storici considerano una delle più estreme dichiarazioni della superiorità spirituale del Papa
1307 – Secondo la leggenda, Guglielmo Tell colpisce con una freccia la mela tenuta sul capo da suo figlio
1421 – La diga di Zuider Zee cede, inondando 72 villaggi e uccidendo circa 10.000 persone nei Paesi Bassi
1432 – Battaglia di Delebio: prima delle due giornate di combattimento in Valtellina tra gli eserciti di Filippo Maria Visconti e della Repubblica di Venezia
1477 – William Caxton produce "Dictes or Sayengis of the Philosophres", il primo libro inglese stampato con una pressa

1301 - Caterina II di Valois, sovrana († 1346)

Nati ed avvenimenti del 19 Novembre

1235 - Enrico XIII di Baviera († 1290)
1398 - Pietro di Sicilia († 1400)
1413 - Federico II di Brandeburgo († 1471)
1464 - Go-Kashiwabara, imperatore giapponese († 1526)

461 – Sant'Ilario diventa papa
1432 – Battaglia di Delebio: seconda e conclusiva giornata di combattimento in Valtellina tra gli eserciti di Filippo Maria Visconti e della Repubblica di Venezia
1493 – Cristoforo Colombo diventa il primo europeo ad approdare su un'isola che era stata avvistata per la prima volta il giorno precedente. Le dà il nome di San Juan Bautista (diverrà in seguito Porto Rico)

Nati ed avvenimenti del 20 Novembre

1183 - Baldovino V di Gerusalemme viene incoronato re di Gerusalemme.
1272 – A seguito della morte di Enrico III d'Inghilterra, avvenuta il 16 novembre, suo figlio Principe Edoardo diventa re di Inghilterra (?? verif)
1407 – Una tregua solenne tra Giovanni, Duca di Borgogna e Luigi di Valois, Duca di Orléans viene concordata sotto gli auspici di Giovanni, Duca di Berry. Luigi di Valois verrà assassinato tre giorni dopo da Giovanni di Borgogna
1468 – Tirant lo Blanc, il libro di Joanot Martorell, viene pubblicato per la prima volta
1492 – Ercole I d'Este accoglie a Ferrara gli Ebrei esuli cacciati dalla Spagna.

939 - Tai Zong, imperatore cinese († 997)
1170 - Edmondo di Canterbury, religioso e arcivescovo cattolico inglese († 1240)
1470 - Trifone Gabriel, umanista italiano († 1549)

Nati ed avvenimenti del 21 Novembre

533 – Le Istituzioni di Giustiniano vengono pubblicate con la costituzione Imperatoriam.
1272 – Sale al trono Edoardo I d'Inghilterra, succedendo a suo padre Enrico III.

Nati ed avvenimenti del 22 Novembre

1286 - Eric V di Danimarca muore assassinato a Viborg

1329 - Elisabetta di Meissen († 1375)
1428 - Richard Neville, XVI conte di Warwick, condottiero inglese († 1471) 

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