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lunedì 30 novembre 2015

LE ORIGINI DELL'ALBERO DI NATALE



L'albero di Natale è uno dei simboli più importanti delle feste natalizie e si tratta di un abete addobbato con luci e oggetti colorati. Generalmente viene allestito nel giorno dell'Immacolata Concezione e rimosso dopo l'Epifania del 6 gennaio ma in alcune zone del sud Italia l'albero continua a illuminare le camere da pranzo fino al 2 febbraio, giorno della Candelora. A Milano si prepara il 7 dicembre giorno di Sant'Ambrogio a Bari, di contro, il 6 dicembre festa patronale di San Nicola.

Un po' di storia

Vien da se, quindi, l'origine medievale (anche se parliamo di qualche anno prima l'inizio ufficiale dell'Età di Mezzo) dell'albero, simbolo che in realtà veniva usato anche da cultura molto più antiche: pensiamo ad esempio che i romani decoravano le case con rami di pino durante il periodo di gennaio, i Celti usavano alberi sempreverdi durante il solstizio di inverno, i vichinghi usavano in pino rosso per auspicare il ritorno del sole grazie ai suoi poteri magici. Ma fu solo con l'avvento del Cristianesimo che l'uso dell'albero divenne preponderante anche nelle tradizioni cristiane nonostante la chiesa preferì imporre l'uso dell'agrifoglio come metafora delle spine della corona di Cristo e con le bacche rosse a simboleggiare il sangue.

Arriviamo al Medioevo: alcuni culti pagani vedevano l'albero come il simbolo di Cristo e della Chiesa. Nella Bibbia l'albero è un elemento fondamentale dato che si parla dell'Albero della vita che si trovava al centro del Paradiso Terrestre. L'albero di Natale è molto importante nelle culture europee del nord ma molto sentita anche in Italia.

Tralasciando i centinaia di significati cosmologici legati all'albero di Natale, voliamo all'anno 1441 quando a Tallin, in Estonia, abbiamo il primo uso dell'albero secondo la concezione moderna: l'allestimento di un enorme abete a Raekoja Plats fece un enorme effetto e fu visto come simbolo propiziatorio per scapoli, donne e uomini. La tradizione fu successivamente ripresa nel XVI secolo in Germania dove, secondo alcune cronache del 1570, vi era un albero decorato con frutta secca e fiori di carta.

L'albero di Natale è associato anche ad un gioco religioso medievale che veniva in Germania il 24 dicembre, il "gioco di Adamo ed Eva". Le piazze e le chiese venivano riempite con alberi di frutta come a voler ricreare l'ambiente del Paradiso Terrestre; gli alberi venivano sostituiti da abeti perchè ritenuti magici dato che erano sempreverdi dono che, secondo la tradizione, fu fatto da Gesù che si rifugiò proprio dietro abeti per sfuggire dai nemici.

L'uso privato dell'Albero di Natale

Dal XVII secolo l'albero inizia a entrare nelle case private, soprattutto a Vienna dove apparve per volere di Henrietta von Nassau-Weilbur nel 1816 e in Francia nell'anno 1840 grazie alla duchessa di Orleans. La Gran Bretagna vide i suoi primi alberi di Natale nel XIX secolo quando il marito della regina Vittoria, Alberto di Sassonia di origine germanica, decise di introdurre nelle proprie abitazioni l'uso dell'albero che si diffuse velocemente in tutto il Regno Unito.

In Italia la regina Vittoria fu la prima ad allestire nella propria abitazione l'albero di Natale durante la sua permanenza al Quirinale. nei primi anni del XX secolo gli alberi di Natale conobbero una grande diffusione diventando un simbolo tipico del Natale. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'albero è diventato simbolo del nuovo consumismo ed è stato il viatico per la nascita di una imponente industria degli albero e degli addobbi.

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