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martedì 24 novembre 2015

24 NOVEMBRE 885 - I VICHINGHI ATTACCANO PARIGI


Quello che si presentò dinanzi gli occhi dei parigini all'alba del 24 novembre dell'Anno Domini 885 rappresentò uno choc: sulla Senna 700 navi vichinghe erano pronte per assediare la città. Secondo le cronache, che vanno prese con molta attenzione, si parla di circa quaranta mila uomini pronti a un ennesimo attacco perpetrato ai danni di Parigi . Già nell'845 Carlo il Calvo si dovette allontanare in fretta in furia ripiegando a Saint Denis mentre Parigi era in mano ai vichinghi che uccisero ben settanta alti esponenti dell'aristocrazia pretendendo ben 7000 libbre d'argento per togliere l'assedio. 

Facciamo un passo indietro...l'Editto di Pistres

L'editto di Pistres pubblicato nel'864 da Carlo il Calvo prevedeva che chi era in possesso di un cavallo doveva entrare in un esercito per la liberazione dai vichinghi in modo da poter respingere un eventuale attacco senza dover correre il rischio di vedersi Parigi nuovamente minacciata. Questo cambiò anche l'urbanistica della Francia, basti pensare che tutte le città che si affacciavano sul fiume dovevano essere protette da grandi ponti fortificati: questo rappresentò una scelta davvero lungimirante infatti il 24 novembre dell'885 furono proprio le strutture lignee a bloccare l'accesso dei vichinghi.

Assedio e resistenza francese

Per ben tre giorni, fino il 27 novembre gli uomini del nord cinsero di assedio la torre costruita sul ponte che univa le due rive del fiume ma la strenua difesa di Oddone ne bloccò la conquista. Il 31 marzo dell'886 dopo alcuni mesi di stallo dedicati a razziare tutto quello che era presente nelle campagne fuori Parigi, i vichinghi tentarono un nuovo assalto anche questa volta inutile. Piegarono allora alla conquista del monastero di Saint Germain-des-Pres ma anche questo tentativo cadde nel vuoto. La motivazioni di queste sconfitte è da ricercare nella diversa preparazione "alla pugna" dei vichinghi: un popolo abituato al corpo a corpo non era culturalmente in grado di reggere e di preparare un lungo assedio pertanto chiesero ben 25 kg di argento in cambio della loro fuga dal monastero, i monaci non acconsentirono e questo li lasciò spaventati, affamati e bersaglio delle epidemie.

I cittadini di Parigi chiesero aiuto a Carlo II il Grosso che non aveva la minima intenzione di affrontare in campo aperto gli assalitori, fatto questo scatenò l'ira dei personaggi più importanti dell'impero che nel marzo dell'886 durante la Dieta di Metz attaccarono prepotentemente l'Imperatore il quale, per tenere a bada l'ira dei nobili europei, decise di muovere un esercito a Montmatre ma pagò 400 libbre d'argento piuttosto che attaccare il nemico. Questa tattica fu assai deleteria, i vichinghi non si accontentarono e il salvacondotto dell'Imperatore gli consentì di risalire la Senna fino in Borgogna che fu saccheggiata senza pietà.

La nascita della Normandia

Se il pagamento del riscatto evitò altri morti a Parigi, l'atto vile e codardo gettò discredito a Carlo stesso che fu deposto nell'anno 887 per Oddone, protettore di Parigi, che fu incoronato nel 888.
Le epidemie e la totale mancanza di acqua costrinsero i vichinghi a tornare nelle loro terre; qualche tempo dopo un certo Robollone il Camminatore occupò in modo stabile la zona intorno alla foce della Senna ottenendo il riconoscimento ufficiale di Carlo il Semplice che succedette ad Oddone; Robollone si offrì come difensore di quella parte di Francia e si fece battezzare, nacque così la Normandia.

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