E’ un titolo originale, quello di Baronetto, il famoso Sir inglese che, per quanto riguarda l’ereditarietà, medievale non è ma trasmette tuttavia una denominazione che discende da un appellativo antichissimo. Il “sir” signore, infatti (derivante dal “signum”, sigillo dei nobili alto-medievali), era rivolto in segno di rispetto ai gentiluomini di importante casato, e si trasmetteva insieme al titolo già a coloro che venivano ordinati cavalieri. Più volte è stato anche ritenuto che il titolo di Baronetto può essere paragonato a quello continentale di cavaliere ereditario. Ma così non è. Infatti, in Inghilterra, Scozia e Irlanda il titolo di cavaliere è ed è stato cosa ben diversa, e discende dall’onore che veniva concesso a coloro che avessero servito fedelmente in guerra o in pace il proprio sovrano. In questo caso, il Knight riceveva l’ordinazione, il titolo, l’appellativo, la designazione di un terreno posseduto da lui o dalla famiglia o del luogo da cui proveniva, la moglie poteva essere chiamata Lady e per lui era normale innalzare armi proprie. Proprio come avviene anche oggi. Non bisogna dimenticare, poi, che in Inghilterra e Irlanda esiste anche il titolo di Knight ereditario, ed è solo questo ultimo che si può considerare corrispondente al titolo italiano di cavaliere ereditario. Del resto, la stessa dizione inglese dei titoli li differenzia, e distingue tra il Knight che riceveva l’ordinazione da un sovrano, dal comandante di un esercito o da un vescovo, senza poter trasmettere l’onore, e il Baronet che non era cavaliere e che riceveva il Baronetage destinato a rimanere in famiglia. Dunque, gli Inglesi, gli Scozzesi e gli Irlandesi sono stati investiti di un titolo del tutto nuovo, che a volte veniva persino considerato dai malevoli come un onore inventato per fare cassa, ossia un titolo concesso a chi aveva prestato danaro alla Corona e non aveva ottenuto il rimborso; o che era disposto a farlo entro tempi brevi. Infatti, fra i primi a ricevere questo onore non mancarono personaggi che appartenevano alla ricca borghesia e che erano ansiosi di compiere il grande passo in grado di dischiudere ufficialmente le porte della nobiltà cui appartenevano già per censo. La dignità fu creata per lettere patenti dal re Giacomo I in Inghilterra nel 1611 ed estesa all’Irlanda nel 1619. Il primo Baronetto d’Inghilterra appartiene alla famiglia Bacon di Redgrave, dignità conferita il 22 maggio 1611. Questo titolo passò nel 1755 a Sir Richard Bacon, appartenente a un diverso ramo della famiglia il quale già godeva la dignità di Baronetto di Mildenhall, un onore concesso al suo antenato nel 1627. I Baronetti, dunque, possono cumulare i loto titoli come tutti gli altri titoli nobiliari. I Baronetti di Scozia sono considerati baroni di Parlamento di quel Regno (dunque non come i veri baroni che furono poi designati come pari da lettere patenti) e quelli di Nuova Scozia sono Lords of Regality, ossia signori delle terre loro concesse in America, ed avevano diritto a partecipare alle assemblee locali. Una nomina femminile venne concessa a Mary Bolles, di Osberton, nel 1635, chiamando a succederle i suoi eredi di ogni genere. Il titolo di primo Baronetto di Scozia spetta alla famiglia Gordon di Gordonstoun e di Letterfourie, il cui antenato onorevole Robert Gordon ebbe concessa questa dignità nel 1625. Egli era vice-ciambellano di Scozia e secondo figlio del Conte di Sutherland, a sua volta discendente da George, secondo Conte di Huntly e di Jean, figlia del re Giacomo I di Scozia. Il primo Baronetto d’Irlanda fu nominato nel 1620 in persona di Sir Charles Coote, Knight di Castle Cuffe che guidò un’armata di 100 fanti contro il Conte di Tyrone.
Articolo di Carmelo Currò Troiano. Tutti i diritti riservati
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