CURE MEDIEVALI CONTRO LA CEFALEA

La Cefalea è senza dubbio uno dei più fastidiosi dolori che ci affligge. Talune volte basta una pasticca di ibrupofene altre volte è talmente forte che ci costringe a stare al buio, nel silenzio e con un mal di stomaco feroce. Il mal di testa ha molte cause: spesso deriva da un forte affaticamento fisico (i contadini medievali che lavorano duramente ne erano affetti sovente), da un intenso lavoro intellettuale (i commercianti ad esempio o anche gli scribi che passavano ore alla luce di candela che ricopiavano testi con una precisione quasi impensabile ai giorni d'oggi) o anche da uno stress molto forte...ma...come si curava la cefalea nel medioevo?

BETONICA

La Betonica fu descritta da Valafrido Strabone nel IV secolo d.C. nel suo poema Liber de Cultura Hortorum in cui afferma che la pianta può essere usata sia per i mal di testa ma anche per curare il catarro mettendo in infuso circa due grammi della pianta con soli cento millilitri di acqua!

VALERIANA

Conosciamo la valeriana come calmante in caso di stress o come conciliatore di sonno se si soffre di insonnia...ebbene non vi stupirà se, una volta preso il rizoma (fusto sotterraneo della pianta) tritato e messo in infuso con acqua fredda per otto ore, il mal di testa vi passerà!

MELISSA

Anche questa pianta ha proprietà molto importanti se si fa fatica a prendere sonno: è una pianta molto potente quindi è consigliabile usarla sotto controllo medico, o di un farmacista o di un erborista esperto. Si prendono due cucchiaini di Melissa e si mettono in 100 ml di acqua. L'effetto dovrebbe essere molto rapido e, durante il Medioevo, si usava anche contro quelli che, ora, chiameremo attacchi epilettici.

ELICRISO

Un' importante pianta che nasce spontanea nella macchia mediterranea è l'Elicriso che era considerato un potente antinevralgico. Prepariamo un bel decotto con due soli grammi di pianta nei soliti 100 ml di acqua per due o tre volte al giorno