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mercoledì 7 settembre 2011

ORDINE DEL TOSON D'ORO

Costituito nel 1429 a Bruges da Filippo il Buono, duca di Borgogna, era destinato in origine a riunire trentuno cavalieri di rango e virtù eccezionali, come gli Argonauti, mitici cercatori del Vello d'Oro, alla cui leggenda s'ispirava. Non c'è da stupirsi che un sovrano cristiano si sia ispirato a un mito pagano per la costituzione di un ordine destinato a primeggiare nello scenario araldico europeo, poichè nel suo valore simbolico la vicenda del Vello o Tosone d'Oro (la pelle dell'ariete sacro a Giove ricercata da Giasone per preservarsi dalle potenze infernali e ritrovare il regno perduto) si avvicina moltissimo a quella del Graal. Esiste una straordinaria analogia tra il Vello della tradizione mitologica pagana e il santo Graal di quella cristiana. La sacralità di entrambi ha origine divina: la pelle proviene dall'animale alato di Zeus, il calice dal tavolo dell'ultirna cena. Entrambi sono contrassegnati da intenti pietosi: l'ariete sottrae un fanciullo alla morte, il calice serve a raccogliere il sangue dalle ferite del Cristo. Entrambi hanno avuto rapporto con il sacrificio e con il sangue. Entrambi, infine, per i loro poteri sovrannaturali, sono al centro di una ricerca che comporta il superamento di prove inaudite. Per entrambi scendono in campo eroi e forze divine, maghi e sacerdoti. Ed è significativo che in che in entrambe le leggende il ruolo della donna - regina come Ginevra o maga come Medea - sia fondamentale quanto quello del guerriero. La sua insegna è una pelle di montone d'oro - il Tosone o Vello d'Oro, per l'appunto - pendente da una catena anch'essa d'oro, adornata con delle B che indicano la casa fondatrice di Borgogna, irradianti scintille.

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