Pagine

lunedì 19 settembre 2011

NESTORIANESIMO ED ARIANESIMO

Nestorianesimo

Con il termine Nestorianesimo si intendono la dottrina cristologica propugnata del vescovo siriano Nestorio (381-451) e la Chiesa cristiana afferente alla sua figura religiosa. La dottrina prende nome da Nestorio, patriarca di Costantinopoli (ca. 381-451). Secondo la dottrina cristologica di Nestorio, in Gesù Cristo convivevano due distinte persone, l'Uomo e il Dio; Maria era madre solo della persona umana. Il Nestorianesimo rifiuta, quindi, il titolo «Madre di Dio» (Theotókos) a Maria, attribuendole piuttosto il titolo di Christotokós (cioè madre di Cristo).
l titolo «Madre di Dio» fu attribuito alla madre di Gesù dal Concilio di Efeso (431). Fino ad allora Maria era considerata genitrice della sola persona del Cristo-uomo. Nestorio non riconobbe i decreti del Concilio di Efeso. I nestoriani ritennero validi, invece, i decreti sanciti dai due concili ecumenici precedenti (Nicea I e Costantinopoli). Negarono a Maria l'appellativo di "madre di Dio" e sostennero la presenza in Cristo non di due nature ma piuttosto di due persone (il dio e l'uomo), unite dal punto di vista "morale" più che sostanziale. In concreto, l'Umanità di Gesù sarebbe una sorta di "tempio", in cui era accolta la Divinità.

Arianesimo

L'arianesimo è il nome con cui è conosciuta una dottrina cristologica elaborata dal monaco e teologo cristiano Ario (256-336), condannata al primo concilio di Nicea (325). Sosteneva che la natura divina di Gesù fosse sostanzialmente inferiore a quella di -Dio e che, pertanto, vi fu un tempo in cui il Verbo di Dio non esisteva e dunque che fosse stato creato in seguito. In tal senso contraddiceva l'idea della Trinità maturata attorno agli scritti di Giustino di Nablus. Ario non negava la Trinità ma subordinava il Figlio al Padre, negandone la consustanzialità che sarà poi formulata nel concilio di Nicea (325) nel noto credo niceno-costantinopolitano. Per Ario, quindi, Gesù era solo un uomo, non identificabile con Dio stesso. Nel 325 Costantino I indice il Concilio di Nicea che elabora un "simbolo", cioè una definizione dogmatica relativa alla fede in Dio nel quale compare il termine homooùsios (= consustanziale al Padre, letteralmente "della stessa sostanza") attribuito al Cristo e che costituisce, tuttora, la base dogmatica del Cristianesimo storico. Successivamente però lo stesso imperatore venne battezzato in punto di morte da un vescovo ariano, Eusebio di Nicomedia.

Fonte: Wikipedia

0 commenti:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...