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venerdì 23 settembre 2011

LIBER PONTIFICALIS

Dal IV secolo in poi i compilatori sembrano muoversi su basi più sicure, anche se sono ancora presenti ovvie discrepanze ed errori. L'esame testuale suggerisce che ci furono due versioni iniziali, precedenti al sacco di Roma del 546, dopo il quale il Liber Pontificalis restò intoccato. A partire dall'inizio del VII secolo (all'incirca all'epoca del pontificato di Onorio I) le voci sono contemporanee, aggiunte poco dopo la morte di ogni papa, e anche se riflettono gli orientamenti dell'autore, sono quantomeno ragionevolmente accurate. Poiché il Liber Pontificalis venne redatto da ufficiali inferiori della corte papale, sono state setacciate le fonti degli autori alla ricerca di segni di pregiudizio, soppressione e falsificazione. Ne sono state trovate, senza però che il materiale sia stato invalidato come fonte storica per la biografia dei pontefici.
Le voci relative ai primi tre secoli sono in ogni caso utili come esempio di ciò che si conosceva nel V secolo delle origini della Chiesa romana. Il Libro dei Papi o Liber Pontificalis è una fonte importante per la storia del primo medioevo ed ha ricevuto un intenso scrutinio critico. La visione più semplice del libro è quella di una serie di brevi voci biografiche sui Papi fino alla fine del IX secolo, che venne poi continuata fino ad arrivare alla fine del XV secolo (papa Pio II 1464), sistemate in ordine cronologico. Ogni voce consiste del numero di anni di servizio (dal quale si possono dedurre le date di inizio e fine pontificato), luogo di nascita, parentela, imperatori corrispondenti, campagne di costruzione (in particolare delle chiese di Roma), ordinazioni, principali pronunciamenti, luogo di sepoltura, e periodo trascorso dalla morte alla consacrazione del nuovo papa. Comunque, il processo di composizione dei dati esclude un affidamento ingenuo al libro per ottenere informazioni storiche. Il lavoro di molti compilatori ed autori, su un periodo di tempo così lungo, ha complicato il processo di creazione di edizioni usabili per lo studio. Louis Duchesne e Theodor Mommsen produssero delle edizioni (quella di Mommsen è incompleta) alla fine del XIX secolo. Traduzioni e ulteriori commentari apparirono nel corso del XX secolo, ed erano dedicate alla scoperta dei livelli di storicità delle voci.


Fonte: Wikipedia



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