I gruppi neotemplari o neo templari sono moderne associazioni che si rifanno alla tradizione degli antichi Cavalieri templari, talora rivendicando una qualche forma di derivazione diretta da questo ordine religioso cavalleresco esistito tra il 1118 circa e il 1314. Vi è un gran numero di questi gruppi, molto variegati. Il fenomeno moderno nel suo complesso va sotto il nome di templarismo o neotemplarismo ed è sorto a partire dal XVIII secolo, in coincidenza con la diffusione dell'Illuminismo. Le moderne associazioni neo templari sono laiche, pur richiamandosi in genere ai valori religiosi cristiani e caritativi. Molti degli attuali gruppi neo-templari (specie in Italia) dichiarano di aderire alla Chiesa cattolica e di riconoscere l'autorità del pontefice, tuttavia, come più volte l'Osservatore Romano ha precisato, la Santa Sede riconosce ufficialmente e tutela solamente il Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM) e l'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (OESSG), ai quali è possibile aggiungere l'Ordine Teutonico, da poco tornato in auge, che peraltro non sono considerate neotemplari. Altri gruppi di templari sono invece caratterizzati, specie nel mondo anglosassone, da un'aperta ostilità nei confronti della Chiesa cattolica (corresponsabile, secondo il loro punto di vista, della caduta dell'antico ordine), di stampo massonico.
Occorre anche tenere presente che il papa Clemente V, con la bolla Vox in excelso emessa durante il Concilio di Vienne del 1312, con la quale sopprimeva l’Ordine del Tempio, aveva espressamente proibito qualsiasi forma di ricostituzione dell’ordine stesso (compreso l'uso della regola, dell'abito e del nome), con provvedimento irrevocabile, pena l'automatica scomunica.Altra caratteristica che accomuna molti dei gruppi neo templari è poi un'alta conflittualità l'uno rispetto all'altro, dato che molti di essi rivendicano di essere gli unici '"autentici" eredi dei Templari, a scapito degli altri. A tutt'oggi non esiste tuttavia alcuna prova storicamente accertata della sopravvivenza dell'Ordine templare originale dopo il 1314, né del resto appare possibile tracciare, dopo quasi sette secoli dall'abolizione dell'ordine religioso da parte del papa, una qualche forma di discendenza storicamente valida, se non un legame puramente ideale. Secondo molti gruppi neotemplari l'ordine sarebbe sopravvissuto nascostamente anche dopo la morte dell'ultimo maestro, Jacques de Molay, che prima di subire la condanna al rogo avrebbe affidato la propria carica al cavaliere Jean-Marc Larménius (o de l’Armenie). Quest'ultimo avrebbe redatto un documento (la cosiddetta Charta di Larménius o Charta transmissionis), che successivamente sarebbe stata via via firmata dai maestri segreti succeduti nel tempo. Il documento proverebbe la sopravvivenza dei Templari dopo il 1314, ma la maggioranza degli storici nutre forti dubbi sulla sua autenticità, o lo definisce apertamente un falso. L'esistenza della Charta, che vorrebbe fornire legittimazione storica della sopravvivenza dell'Ordine per quattro secoli, sarebbe stata "rivelata" solo nel Settecento. Nel marzo del 1705 il nipote di Luigi XIV di Francia, Filippo, duca d'Orléans e più tardi reggente del regno di Francia, dichiarò di essere il successore di Jacques-Henry de Durfort come "maestro del Tempio" e pose fine alla presunta esistenza “segreta” dei Templari, convocando a Versailles, l’11 aprile, un "capitolo generale" che adottò nuovi statuti e dal quale il duca venne riconosciuto come "gran maestro". Dopo la Rivoluzione francese, che comportò la scomparsa di molti componenti della gerarchia, l'ordine non fu subito ricostruito. Nel 1804 Bernard-Raymond Fabré-Palaprat, un ex seminarista, avventuriero e medico, o forse chiropratico (1773-1838), dichiarò di aver scoperto i documenti che avrebbero dovuto provare la successione ininterrotta dei gran maestri templari, anche dopo la condanna al rogo di Jaques de Molay. Il gruppo di cui Pelaprat faceva originariamente parte era costituito da membri della loggia massonica dei Chevaliers de la Croix (Cavalieri della Croce), che però dissentivano dalla subordinazione dei Templari alla massoneria, avvicinandosi a posizioni cattoliche. Palaprat "ricostituì" dunque l'Antico e Sovrano Ordine Militare del Tempio di Gerusalemme, un 'istituzione neo-cavalleresca e non massonica, il 4 novembre 1804, nominandosi gran maestro. L'ordine di Pelaprat fu visto con favore da Napoleone Bonaparte, appena divenuto imperatore, allo scopo di combattere le posizioni antimonarchiche della massoneria. Napoleone contribuì così alla diffusione dell'ordine in Francia, facendo anche officiare nel 1808 una solenne cerimonia di riabilitazione di Jacques de Molay dal clero di Parigi. Il progressivo allontanamento dalla massoneria portò nel 1811 l'Ordine a dissociarsi ufficialmente dal Grande Oriente di Francia e a respingere le domande di adesioni dei protestanti. Palaprat finì però per allontanarsi anche dalle posizioni cattoliche per istituire una propria chiesa indipendente. Nel 1814 Pelaprat dichiarò di essere fortuitamente entrato in possesso di un manoscritto con il "vangelo di san Giovanni" (evangelikon e "levitikon"): secondo tale testo, probabilmente falsificato, Gesù Cristo avrebbe scelto san Giovanni evangelista come suo successore terreno, e non san Pietro. Nel 1815 il Gran Priorato d'Italia decise di non seguire le "nuove posizioni" del Palprat e dichiarò la sua indipendenza e l'immancabile continuità con la tradizione Cristiano Cattolica Apostolica Romana.
Palaprat fondò nel 1828 una nuova Chiesa gioannita in opposizione alla Chiesa cattolica, nominando primate Jean Machault, il quale a sua volta consacrò Ferdinand-François Châtel (1795-1857; ex sacerdote cattolico radicale dissidente, sospeso a divinis; fondatore della Chiesa Cattolica Francese). Dopo qualche anno Châtel fu espulso dopo un processo per eresia e la chiesa gioannita cessò le proprie attività, non riuscendo a sopravvivere alla morte del suo fondatore Pelaprat. Nel frattempo, in conseguenza della presa di posizione anticattolica, si erano avute numerose scissioni di gruppi templari e si crearono due fazioni: una "cattolica" e una "laica". Dopo la morte di Palaprat nel 1838 vi furono riconciliazioni temporanee e nuove scissioni. Nel 1871 in seguito al declino numerico l'ordine fu nuovamente "messo in sonno" ed anche altre associazioni dissidenti scomparvero (ad esempio la fazione "cattolica" belga nel 1890).
In Francia alcune associazioni affidarono la reggenza dell'ordine al poeta Joséphin Péladan (1858-1918), che fu fondatore anche di un "Ordine della Rosacroce cattolica del Tempio e del Graal". In Germania sorsero l'"Ordo Templi Orientis" ("OTO) e l'"Ordo Novi Templi", fondato nel 1907 da Jörg Lanz von Liebenfels (1874-1954), su tematiche rosacrociane e teosofiche: nonostante il nome si tratta tuttavia di associazioni che non possono essere fatte rientrare tra quelle neotemplari. L'idea di una nascosta continuazione dell'ordine dei Templari si era diffusa anche nella massoneria, in particolare in Francia e in Germania, e in alcuni casi riti massonici adottarono riferimenti templari (come il Rito scozzese antico ed accettato e il Rito Scozzese Rettificato).
Alcuni ritengono che i Templari siano all'origine sia dei riti che di vari rami della massoneria ma, malgrado alcuni storici abbiano tentato di disegnare una connessione tra la massoneria con i suoi vari rami e l'Ordine templare, un collegamento di questo tipo non è mai stato provato. La massoneria considerava i gradi templari come una parte interna al proprio sistema, mentre i successivi ordini neotemplari ne rivendicavano la maggiore antichità e l'autonomia.
Nel 1737 Andrè-Michel de Ramsay (Discorsi sui Crociati e le Logge Francesi) rivendicava l'origine templare della massoneria. Nel 1760 Karl Gotthelf von Hund (Del Regime della Stretta Osservanza) difenderà la medesima tesi e fonderà una loggia massonica di "stretta osservanza templare", che diede quindi origine al rito scozzese. Questo, nato in Francia nel XVIII secolo, ha diversi riferimenti ai Templari in diversi suoi livelli: nella sezione nota come Consiglio di Kadosh (livelli 19-30) ed i due livelli finali (31 e 32), noti come Concistori.
Frank S. Land apparteneva al DeMolay Council of Kadosh di Kansas City nel primo dopoguerra quando sviluppò l'idea di una fratellanza per ragazzi. Nacque così nel 1919 un'altra organizzazione massonica moderna correlata ai Templari: l'Ordine di DeMolay. Sebbene l'organizzazione non rivendichi una discendenza diretta dai Templari, il nome di Jacques de Molay, l'ultimo dei Maestri, è strettamente legato a molti dei suoi rituali. Mentre l'unico prerequisito per associarsi al rito scozzese è di essere massone di buona reputazione, l'Ordine di DeMolay non richiede ai suoi membri di professare il credo in un Essere Supremo in alcuna parte del rituale. Appartenenti all'Ordine di DeMolay provengono da un'ampia varietà di fedi religiose.
Un altro ramo della massoneria, comunque, il Rito di York, richiede ai suoi membri di essere di fede cristiana. Il rito di York, diviso in tre rami uno dei quali è la Gran commenda dei Cavalieri templari d'Italia, assieme alla massoneria cavalleresca rivendica di essere stato ispirato dai Templari, tuttavia non vi è alcuna discendenza diretta. Anche qui i Templari sono stati incardinati saldamente negli ordini e nei rituali.
Fonte: Wikipedia
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