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lunedì 5 settembre 2011

L'IMMAGINE CONCENTRICA DEL MONDO

Al di là dei margini della cristianità vi è un mondo caratterizzato dai conflitti, scambi con i musulmani, con l'Africa profonda e l'Estremo Oriente. Queste regioni non sono del tutto ignorate: il papato invia una decina di ambasciate nella fattispecie quelle dei francescani Giovanni di Pian del Carpine nel 1245 e di Guglielmo di Ruysbruck nel 1253. Vengono ricercati di discepoli di San Tommaso. I fratelli Polo di recano in Cina nel 1266 da dove riportano un messaggio di Kubilay Khan che chiedeva al papa alcuni predicatori della fede cattolica e poi nel 1275 restando per sedici anni al servizio del Gran Khan prima di tornare a Venezia passando per Sumatra e per le Indie. Sebbene il sapere geografico divenga oggetto di attenzione a partire dal XII secolo, le mappae mundi sono schematizzate e fantasiose. Così la mappa di Ebstorf (foto a lato) gigantesca immagine di tre metri e mezzo di diametro realizzata verso il 1235 in un monastero benedettino del Lussemburgo riprende le rappresentazioni medievali con lo schema a "T": in alto Asia, in basso a destra l'Africa, in basso a sinistra l'Europa.
Gerusalemme occupa l'ombelico del mondo così come anche quello del corpo di Cristo di cui testa, mani e piedi appaiono ai quattro punti cardinali. La terra-corpo di Cristo forma un vasto continente drenato da una rete di fiumi tra cui il Gange e il Nilo e da stretti mari. Per i sostenitori della terra piatta, l'oceano segna il limite del disco terrestre abitato da un solo lato. In compenso Giovanni di Mandeville il cui Livre redatto nel 1356 è destinato ad un grande successo, fornisce una sintesi del sapere geogragico medievale. La concezione sferica del mondo è confortata dalla riscoperta di Tolomeo.Ma il problema principale non è tanto la differenza tra la piattezza e la sfericità della terra quanto la valutazione dei rischi che si possono trovare allontanandosi al mondo conosciuto oicumène e ad imbattersi nell'immensità dell'oceano che lo delimita. E la forza di Cristoforo Colombo non è nella sua opzione sulla sfericità della terra ma nel fatto di essere coinvolto, sulla base di errori di calcoli che accentuano quelli di Tolomeo, che non ci fosse tra Occidente ed Asia che un "mare stretto riducendo l'esteriorità minacciosa dell'ignoto oceanico. La concezione dell'universo proietta la rappresentazione concentrica dello spazio sulla base del modello greco delle sfere celesti formulato da Aristotele. Al centro si trova la Terra circondata da sfere, immagine che il medioevo estende disponendo nel cielo empireo la gerarchia dei nove ordini angelici. Bisogna aspettare tre secoli affinchè crollino le sfere celesti che facevano tenere il cosmo di Aristotele e del Medioevo. Già nel 1584 Giordano Bruno lancia alcune affermazioni contrarie alla logica dello spazio polarizzato medievale che gli valsero il rogo.

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