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giovedì 15 maggio 2014

SI VIVEVA MEGLIO E PIU' A LUNGO DOPO LA PESTE NERA?


File:Trionfo della morte, già a palazzo sclafani, galleria regionale di Palazzo Abbatellis, palermo (1446) , affresco staccato.jpg


Uno studio molto interessante mostra come i sopravvissuti alla Peste Nera (causata dal batterio Yersinia pestis) del 1346 siano vissuti più a lungo rispetto a coloro i quali hanno vissuto prima dell'epidemia che falcidiò l'Europa intera (il 30% della popolazione e metà popolazione di londra nella prima fase 1347/1351).
Una epidemia di dimensioni simili si manifestò nel VI secolo passando alla storia come Peste di Giustiniano, chiaro riferimento all'Imperatore Romano. La Peste Nera fu causata dal batterio sopracitato il quale proveniva dall'Asia ed è giunto attraverso ratti, navi e quindi con frequenti scambi commerciali trovando terreno fertile nella scarsa condizione igienica dell'epoca. Più che epidemia, sarebbe corretto parlare di Pandemia dato che colpì tutto il mondo antico e non solo l'Europa. Sharon Dewitte, antropologa della University of South Carolina, ha esaminato in dieci anni mille scheletri di bimbi, uomini e donne (sepolti a Londra) vissute prima, durante e dopo l'epideamia arrivando a capire che:

a) La Peste colpì persone di ogni età e particolarmente fragili
b) I superstiti vissero fino a 70/80 anni, quindi di più di quelli vissuti in precedenza
c) i superstiti erano particolarmente robusti e quindi avrebbero potuto sopportare un'altra eventuale ondata di malattia

La ricerca, pubblicata su Plos ONE, ha evidenziato come le malattie possono modificare la demografia e la salute sia a breve che medio termine e quindi “sapendo quanto queste infezioni possono plasmare la biologia umana, si potranno avere più strumenti per capire la malattia e come ci potrebbe influenzare”.

Emiliano Amici

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