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martedì 2 ottobre 2012

LA LUNETTA DEL PORTALE DI SANTA MARIA DELLA PIAZZA AD ANCONA



Nel centro di Ancona si trova Santa Maria della Piazza: si tratta di una bella chiesa medievale la cui facciata (XIII° sec.) mostra un’iconografia assai ricca. Il particolare sul quale ci si sofferma in questa occasione è la lunetta del portale ove compaiono cinque personaggi barbuti. Diverse sono state le interpretazioni che hanno riguardato queste figure. Ad un’attenta osservazione, in realtà, pressoché tutte le sculture sono identificabili dagli stessi attributi iconografici (barba, mano destra benedicente, mano sinistra con il rotolo), al di là del fatto che essi siano più o meno visibili a secondo della posizione delle figure. Con ogni probabilità, quindi si tratta di profeti, l’ultimo dei quali, sulla destra sembra mostrare una corona che lo identificherebbe con David. Difficile poi individuare singolarmente gli altri che, tuttavia, insieme a David, parrebbero essere autori di profezie riguardanti la "pienezza dei tempi".
Questa deduzione si basa in particolare sulla disposizione "inclinata" delle sculture che si direbbe intenda evocare sia l’idea del ciclo che quella del suo compimento; quelle sulla sinistra che danno l’idea del "sorgere", mentre quelle a destra del "calare".
Possiamo quindi intendere che in questa composizione sia presente un’allusione sia all’Incarnazione (la dedica mariana della chiesa sarebbe significativa in questo senso), sia alla futura venuta del Redentore.
Ciò dovrebbe essere coerente con lo svolgimento "ciclico" che solitamente riguarda l’iconografia dei portali, connesso al tema della "porta celeste" (1).
Nello specifico non si escluderebbe una relazione dell’iconografia della lunetta con l’idea dello scorrere del tempo quale è suggerita dall’iscrizione nell’architrave.
L’iscrizione, in latino cita:

AD MATREM CHRISTI QUE TEMPLO PRESIDET ISTI / QUI LEGIS INGREDERE. VENIAMQUE PRECANDO MERERE / CUM BIS CENTENUS CLAUSISSET TEMPORA DENUS / ANNUS MILLENUS, FLORERET I. PAPA SERENUS / IMPERIIQUE DECUS PRINCEPS OTTO SUMERET EQUUS / HEC PHILIPPE PIE DECORASTI TEMPLA MARIE (2)
(1) Il tema dello svolgimento ciclico che riguarda ogni esistenza terrena, proviene dall’antico mondo pagano. Esso fu recepito dalle espressioni dell’iconografia medievale cristiana, nelle quali tuttavia compare"inserito" nella visione "finalizzata" della Storia quale esiste nel Cristianesimo, ovvero con l’idea di un "esito" della Storia stessa.
(2) Rimane piuttosto oscuro al sottoscritto il senso preciso dell’ultimo verso: …. IMPERIIQUE DECUS PRINCEPS OTTO SUMERET EQUUS, dove il significato esatto della parola EQUUS risulta non chiaro.
Ringrazio quindi sin da ora chi sarà così gentile da fornire chiarimenti in riguardo.


Articolo di Carlo Valdameri del sito: http://spazioinwind.libero.it/iconografia/Paginainiz.htm


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