Benedetto XVI durante la Messa di apertura del Sinodo dei Vescovi sulla Nuova evangelizzazione, ha proclamato la monaca benedettina Ildegarda di Bingen (1098-1179) Dottore della Chiesa. Sarà la quarta donna dottore della Chiesa Universale dopo Teresa d’Avila, Caterina da Siena e Teresa di Lisieux. Nella biografia appena uscita sulla mistica tedesca, pubblicata dall’editrice cattolica “Città Nuova”, se ne descrive la straordinaria poliedricità, essendo stata Ildegarda predicatrice e fondatrice di un monastero femminile e, insieme, pittrice, musicista, cosmologa, poetessa, drammaturga, naturalista, filosofa, consigliera di pontefici e imperatori, tra i quali Federico il Barbarossa. In alcune catechesi a lei dedicate nel 2010, il Papa ne aveva già richiamato la «saggezza spirituale e santità di vita» (cfr. “Benedetto XVI: la teologia ha bisogno della sensibilità delle donne”, in “Zenit”, 8 settembre 2010). A fronte delle osservazioni di chi, in Curia, gli aveva fatto notare che la monaca tedesca non era allora stata ancora nemmeno beatificata, come ha riferito padre Luigi Borriello in una conferenza organizzata a Roma dall’associazione ISCOM sul nuovo dottore della Chiesa, Benedetto XVI ne ha autorizzato in brevissimo tempo quella canonizzazione “per equivalente” che, dal 10 maggio 2012, ne ha fatto, in pratica, una santa “de facto” (cfr. “I Dottori della Chiesa sono come un Magistero per la nostra epoca”, http://www.iscom.info/, 26/09/2012). Nel senso, cioè, che esercitando la facoltà che spetta solo al Papa, Benedetto XVI ne ha esteso il culto liturgico dalla Germania, dove è da sempre molto intenso, a tutta la Chiesa universale.
Fonte: www.lastampa.it
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