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sabato 20 ottobre 2012

Draghi e sortilegi, i simboli fantastici Medievalisti a confronto per decifrarli


Per anni il giudizio è stato inevitabile: Medioevo secolo buio, un buco nero tra i fasti del romano impero e le grandezze rinascimentali. Un tempo appena salvabile per quelle storie “ delle donne, i cavalieri, l'arme e gli amori” cantate dall'Ariosto e tanto apprezzate dai bambini. Del resto, andando oltre le favole, buone per i film della Disney e poco altro, tra crociate, cacce alle streghe e oscuri manieri,l'uomo moderno ha sempre voluto mettere una certa distanza tra sé e l'era di mezzo. Eppure, andando oltre il luogo comune, anche da quei tempi bui trae origini il nostro mondo. A riscoprire e studiare questo legame si dedica Il Centro Studi Medioevali Ponzio di Clumy.associazione bassanese nata nel 1998 ai piedi del monastero di Santa Croce di Campese, che da anni mette luce alle molte sfaccettature del secolo buio, con corsi sulla cultura medioevale. «Quest'anno abbiamo scelto di dedicarci al tema della simbologia fantastica medioevale- spiega Marco Ferrero, presidente del Centro Studi- potrebbe sembrare un tema banale ma non è così. Sono, infatti moltissimi i simboli che dal medioevo sono arrivati a noi, ce ne sono di tutti i tipi e spesso le persone usano involontariamente riferimenti alla cultura medievale. La nostra associazione è nata un po per caso, mentre molti appassionati si dedicavano alla ristrutturazione dell'abbazia di Campese, quindici anni fa. Da allora ogni anno proponiamo questo ciclo di studi, aperto a tutti, con relatori di livello universitario. É un esperienza appagante anche perché sono davvero moltissimi i simboli e le implicazione della cultura medioevale nella nostra vita contemporanea. Come Centro Studi, inoltre, ogni anno ci impegniamo- continua Ferrereo- ha trasformare l'annuale ciclo d'incontri in una pubblicazione, la prossima, infatti, verrà presentata a dicembre.” Per gli appassionati decisi a scoprire come draghi, cavalieri, e sortilegi, intesi come entità simboliche, influenzino il nostro quotidiano non resta che iscriversi. Il programma annuale è fitto. Dalle simbologie medievali nella politica (qualcuno ricorderà la destra estremista degli anni settanta) passando per a simbologia religiosa (un esempio su tutti il sacramento della cresima e quel essere cavalieri di Cristo), senza dimenticare alimentazione e cultura musicale. Insomma un viaggio completo in quello che rimane del medioevo. Primo appuntamento oggi (ore 17.30 Istituto Scalabrin di Bassano del Grappa) tema della serata l'Interpretazione simbolica e il medioevalismo contemporaneo, come relatore: il ricercatore dell'università di Urbino( di storia medioevale, ovviamente) Tommaso Di Carpegna Falconieri. «L'invito è aperto a tutti - sottolinea il presidente del Centro Studi- per partecipare ci si può iscrivere anche ad un solo incontro pagando una piccola quota d'iscrizione che serve appunto a finanziare queste iniziative».
Pietro Omertini Zanella per www.ilgiornaledivicenza.it

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