La “forcella dell’eretico” (sotto la gola):Questo strumento si componeva di due forche, una posta sul torace e l'altra sotto il mento. Un collare veniva legato intorno al collo del prigioniero e gli si legavano le mani dietro la schiena. Il condannato risultava così impossibilitato anche del minimo movimento per non pregiudicare i punti vitali, ma infine doveva cedere per stanchezza.
Si ringrazia per la foto Valentina Viola
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