Il diritto di naufragio era una pratica vigente nel Medioevo che permetteva di impossessarsi di ogni bene oggetto di un naufrago al signore possessore della terra dove è avvenuto il naufragio. Tale diritto era comune in tutti i popoli del bacino del Mediterraneo. Il diritto era noto ai tempi degli imperatori Costantino I, Teodosio I e Onorio. L'imperatore Federico II si oppose a tale pratica nella stipulazione della Costituzione del 1232, ma la rendeva ancora possibile come regalia dello Stato. Contro di essa si schierarono concilii, bolle papali, arrivando la scomunica papale. Sopravvisse sino agli accordi stipulati fra le repubbliche marinare italiane.
Fonte: Wikipedia
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