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lunedì 5 agosto 2013

L'INCASTELLAMENTO

A causa della dissoluzione dell’Impero Romano e incursioni di cavalieri normanni, saraceni e austro-ungarici, la costruzione di fortezze e castelli si rese necessaria da parte dei principi feudali che desideravano dare riparo ai propri uomini. Questi borghi si componevano di un bastione di pietra circondato da un fossato, sul quale si apriva una porta (spesso dotata di ponte levatoio), un Mastio, dove risiedeva il signore locale, una chiesa per i bisogni di culto, la cucina (si cuocevano interi cinghiali, cervi, oche, paioli di minestroni e serviva molto spazio), le stalle e altri edifici dove alloggiavano i cavalieri, armigeri e la servitù, un granaio e magazzini per stivale le derrate alimentari (cereali e carne affumicata), che servivano per il sostentamento di chi abitava all’interno del borgo e di chi, in caso di pericolo, vi si rifugiava con famiglia e animali. Alcune volte i castelli e fortezze erano così grandi che gli armigeri potevano essere ospitati nei pressi dell’armeria. I prigionieri politici che venivano catturati durante le battaglie di un esercito contro un altro, erano gettati nelle segrete (nel piano inferiore del castello spesso erano costruite delle prigioni) e liberati solo tramite riscatto. Naturalmente i contadini locali venivano obbligati a sostenere la manutenzione e costruzione delle opere. Inoltre la maggior parte di loro divengono servi della gleba, cioè il signore locale li legava alla propria terra da coltivare, a lui dovevano pagare ovviamente un fitto (in derrate alimentari), in cambio il nobile aveva l’obbligo di tutelarli giuridicamente e militarmente. Inoltre la povera gente doveva offrire alla chiesa la decima. Pochissimo cibo rimaneva quindi per loro. Nasce così l’incastellamento dell’Europa Occidentale. Verso il X secolo il commercio cominciò a svilupparsi soprattutto verso il Medio-Oriente, Asia e grandi città, tuttavia in un’epoca in cui imperava la rapina come mezzo della piccola nobiltà di procurarsi ricchezza (merce da vendere e denari), i mercanti non videro altra soluzione se non rifugiarsi in tali borghi, comprensibilmente ben presto lo spazio divenne insufficiente e i venditori si videro costretti a creare dei sobborghi, vale a dire dei borghi esterni nei quali svernare o sostare con la merce (spesso nei pressi di fiumi navigabili o estuari).

Articolo di Giovanna Barbieri. Tutti i diritti riservati.

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