La chiesa di San Lorenzo in Piscibus è una chiesa di Roma, nel rione Borgo, in via Borgo Santo Spirito. In origine la chiesa si trovava nella spina di Borgo, dove attualmente è via della Conciliazione. Il nome de piscibus deriva dal fatto che in origine, vicino all’edificio, sorgeva un mercato del pesce. È di origine antichissime: la tradizione attribuisce la sua erezione a santa Galla, vissuta nel VI secolo. Le prime notizie certe invece risalgono alla fine del XII secolo: la più antica menzione di essa si trova nell’Ordine di Benedetto Canonico del 1143, ove è chiamata Sancti Laurentii in porticu maiore. Nei secoli XIII e XIV apparteneva alla basilica Lateranense, come risulta dall’Inventario dei beni compilato da Nicola Frangipani ai tempi di Bonifacio VIII; ivi è detta ecclesia Sancti Laurentii in Piscibus, in civitate Leoniana iuxta Porticum Basilice Principis Apostolorum (chiesa di san Lorenzo in Piscibus, nella città leonina, presso il portico della basilica del Principe degli Apostoli). Nel medesimo tempo però il giuspatronato parrocchiale spettava ai canonici della basilica Vaticana, come attestano le bolle dei Papi del 1205 e 1228, nelle quali è chiamata de Piscibus. Nel corso del XVI secolo la chiesa passò dalle Clarisse ad una comunità di laici e poi fu inglobata nel palazzo di proprietà del Cardinale Francesco Armellini. Interamente ricostruita in forme barocche nel 1659, subì ulteriori restauri nel Settecento. Quando venne costruita via della Conciliazione, la chiesa fu smontata e ricostruita nella posizione attuale, ma schiacciata dagli edifici moderni di piazza Pio XII, a tal punto che la chiesa non ha più facciata visibile. Negli anni '50 la chiesa, oramai sconsacrata, dopo essere stata utilizzata come deposito e laboratorio artistico (lo scultore Pericle Fazzini vi realizzò in scala 1:1 il modello in poliuretano della Resurrezione collocata nell'attuale Sala Nervi in Vaticano), subì interventi di restauro che la riportarono alle presunte linee romaniche originali con la distruzione degli interventi barocchi del XVI e XVII secolo. Oggi la chiesa, riconsacrata da Papa Giovanni Paolo II nel 1983 (come si evince dalla pagina del sito ufficiale del Vaticano riportata in Bibliografia), è sede di una associazione giovanile della Diocesi di Roma. L'interno si presenta a tre navate divise da colonne di spoglio (ossia recuperate da altri edifici antichi), con soffitto a capriate, e pareti completamente spoglie senza alcuna decorazione. Interessante è il campanile romanico del XII secolo. La chiesa è una rettoria della parrocchia di Santa Maria in Transpontina e dal 2007 è un titolo cardinalizio.
Fonte: Wikipedia
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