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Visita il Primo Museo Didattico Templare Permanente in Italia!

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La Grande Storia dei Cavalieri Templari

Creati per difendere la Terrasanta a seguito della Prima Crociata i Cavalieri Templari destano ancora molto interesse: scopriamo insieme chi erano e come vivevano i Cavalieri del Tempio

La Grande Leggenda dei Cavalieri della Tavola Rotonda

I personaggi e i fatti più importanti del ciclo arturiano e della Tavola Rotonda

Le Leggende Medioevali

Personaggi, luoghi e fatti che hanno contribuito a conferire al Medioevo un alone di mistero che lo rende ancora più affascinante ed amato. Dal Ponte del Diavolo ai Cavalieri della Tavola Rotonda passando per Durlindana, la leggendaria spada di Orlando e i misteriosi draghi...

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giovedì 5 aprile 2018

LABORATORI MEDIEVALI NEL BOSCO

L'immagine può contenere: 1 persona, in piedi, albero, spazio all'aperto e naturaPer tutti voi moderni viaggiatori, Il nobile Conte di Altavilla invierà un fidato messo, armato di spada, messer Ruggero, duca di Terracina, che vi proteggerà dai predoni e vi scorterà, con un cammino di circa 10 minuti (vedi indicazioni più in basso), presso il Bivacco di Ventura, sito nei pressi della fonte di FONTAN TEMPESTA, nei boschi di NEMI. Ivi verrete introdotti ad una delle 3 Arti a scelta vostra:

(Partecipazione a contributo simbolico)
Prenotazioni: info@accademiamedioevo.it - 3924442580 (anche via messaggio), specificare nome, età, laboratorio scelto e recapito telefonico.

IMPORTANTE: Appuntamento per tutti i partecipanti con la guida Ruggiero alle ore 15.00 presso STADIO LUCIANO IORIO (Nemi). Ruggero Bottiglia: 333 198 7689

Addestramento alla Antica Arte del Combattimento (minimo 15 anni) 
durata: 15:30/17:00
contributo: € 10,00

Antica Arte dell'intreccio dei Cesti (minimo 10 anni)
durata: 15:30/17:00
contributo: € 10,00

Racconto Sensoriale ed Animato 
durata: 15:30/16:30
contributo: € 5,00


martedì 27 marzo 2018

BIVACCO MEDIEVALE SULLA VIA FRANCIGENA - 8 APRILE 2018

L'immagine può contenere: una o più persone e spazio all'aperto
Progetto storico-antropologico ed artistico di Accademia Medioevo. Promosso dal COORDINAMENTO NAZIONALE DISCIPLINE MEDIEVALI, con il Patrocinio del Comune di Nemi e del Consorzio SBCR. Sulla Via Francigena un gruppo di Peregrini et Viatores incrociano il loro cammino in una zona denominata "Fontan Tempesta", nel cuore di un bosco del territorio dell'Antica Nemi e decidono di riposarsi in un comune Bivacco: sono fantasmi o forse Memorie rimaste impresse lì, che si risvegliano al passaggio di coloro che, in un'epoca moderna, decidono di ripercorrere quei luoghi. Un'esperienza di Living History in cui i "camminatori" saranno ospitati al bivacco e coinvolti attivamente, per conoscere da vicino chi, come e perché si viaggiava nell'XI secolo. Nel pomeriggio sarà possibile (con un contributo simbolico), per adulti e bambini, essere accolti nel Bivacco e sperimentare in prima persona antiche arti medievali in laboratori di: Scherma Storica, Arte dell'Intreccio e Narrazione Sensoriale.

COME PARTECIPARE
Chiamare il numero 3924442580 oppure seguire tutte le indicazioni cliccando sul seguente Link:

DOVE CI TROVERETE
Informazioni su Fontan Tempesta e come raggiungerci al link: http://www.tesoridellazio.it/tesori/nemi-rm-fontanile-di-fontan-tempesta/

martedì 18 aprile 2017

LA ROCCA DEL CAMPIDOGLIO

Prima di essere sede dell’attuale amministrazione Capitolina, dei musei capitolini, del palazzo rinascimentale michelangiolesco e del palazzo Senatorio medievale, il palazzo del Campidoglio è stato una rocca a protezione di un punto strategico dai primi villaggi dell’età del bronzo e l'alto medioevo.

Tuffiamoci nel passato tra mito e storia, cavalcando per quasi quattromila anni.

La leggenda vuole la fondazione di Roma sul colle Palatino ad opera di Romolo, tuttavia l’archeologia attesta nuclei abitativi, fin dal 1500 a.C., su tutti i colli romani e in particolar modo sul monte Capitolino (Campidoglio) da cui si dominava il guado del Tevere, l’isola Tiberina. Il Tevere costituiva sin dal antichità il confine tra le popolazioni etrusche e latine, ed il controllo dell’isola Tiberina era strategico sul passaggio di merci e persone.

Tornando alla leggenda Romolo tracciò un solco quadrato delimitando le mura della città, più realisticamente, il primo re di Roma, riunì i villaggi, fortificandoli in una unica città, per meglio difendersi dagli attacchi di Etruschi e Sabini, ne è testimonianza il racconto mitologico del Ratto delle Sabine come espressione della continua guerra con questi ultimi.

La presenza di una struttura fortificata sul Campidoglio è accennata da Tito Livio in Ab Urbe Condita a riguardo del sacco di Roma del 390 a.C. da parte di Brenno e dei suoi Galli Senoni, che posero d’assedio il Campidoglio, dove si rifugiarono i senatori dopo la sconfitta dell’esercito romano sulla
Salaria.

La destinazione militare del Campidoglio s’interruppe nel 78 a.C., quando su di esso fu edificato il Tabularium, nome derivato dai documenti che custodiva incisi su tabulae bronzee, l’archivio di Stato della repubblica.

A seguito della caduta dell’impero e alle continue scorrerie di barbari nell'agro romano, fu abbandonato alla rovina, fino a quando la sua posizione strategica, indusse nuovamente la fortificazione del colle. Le prime testimonianze certe si hanno nel 1144, quando sui resti del Tabularium la famiglia dei Corsi innalzò una rocca, ancora ben visibile sulla facciata posteriore del palazzo del Campidoglio. La rocca aveva pianta regolare con quattro torri angolari quadrate e una quinta centrale con la funzione di Mastio. L’ingresso principale era raggiungibile da una scala quindi sopraelevata e ben difendibile. Merli e caditoie resero la struttura inespugnabile e ben presto venne requisita da papa Innocenzo VI come sede dei Senatori nel nuovo statuto del comune romano del 1358.

Lo spiazzo sterrato antistante era stato destinato alle adunanze di popolo ed affiancato da edifici destinati alla sede dei Banderesi, cioè dei capitani della milizia cittadina.

Nel 1453, papa Niccolò V fece costruire il Palazzo dei Conservatori, ristrutturando pesantemente le Case dei Banderesi per realizzare la sede della nuova magistratura. I lavori di rifacimento coinvolsero anche il Palazzo Senatorio, ma furono interrotti dalla morte del pontefice. Il progetto di sistemazione della piazza del Campidoglio fu ripreso da papa Paolo III e affidato a Michelangelo: furono quindi costruiti il Palazzo dei Conservatori e il Palazzo Nuovo, attuali sedi dei Musei Capitolini.

La transizione da struttura militare a palazzo rinascimentale è totale sulla facciata nord: l’ampia scalinata di rappresentanza, affiancata dalle statue del Tevere, del Nilo e della dea Roma, l’apertura di luminose finestre, la trasformazione del Mastio in garitta con campane (e successivamente orologio). Al contrario la facciata sud è una fotografia del antico palazzo dei Corsi, che consente ancora oggi di vedere la stratificazione dalla Roma Classica a quella medievale. Nella piazza realizzata, secondo il progetto di Michelangelo e ultimata dopo la sua morte, fu collocata la celebre statua equestre di Marco Aurelio e una nuova scala di accesso, la Cordonata, che permetteva la salita anche a cavallo, grazie ai gradini bassi e in pendio.

Sui resti del tempio di Giunone Moneta era sorta la basilica di Santa Maria in Aracoeli a cui si accedeva con una ripida scalinata, e il suo convento, poi distrutto per ottenere lo spazio necessario alla costruzione del Vittoriano portando alla definitiva situazione attuale del colle del Campidoglio.

Da www.banderentium.it, Articolo di Giuseppe Benevento

giovedì 26 gennaio 2017

VISITE ALL'AULA GOTICA DEL MONASTERO DEI SANTI QUATTRO CORONATI

Finalmente visibile a studiosi, turisti e a tutti gli appassionati d'arte uno straordinario ciclo di affreschi della metà del ‘200, fondamentale per la storia della pittura italiana delle origini. Il complesso dei Ss. Quattro Coronati è uno dei monumenti più ricchi di storia, arte e spiritualità di Roma. In questo luogo, dove la storia si è stratificata nell'architettura e nelle decorazioni, è oggi possibile ammirare gli splendidi affreschi dell’Aula Gotica. 

L’Aula Gotica era l’ambiente più prestigioso del palazzo cardinalizio eretto da Stefano Conti, qui si svolgevano banchetti, ricevimenti e si amministrava la giustizia. Mirabile esempio di architettura in stile gotico, eccezionale per la città di Roma, il salone colpisce il visitatore per lo straordinario ciclo pittorico che adorna le sue pareti, attribuito al Terzo Maestro di Anagni e a Giunta Pisano. Gli affreschi, capolavoro del XIII secolo, sono realizzati in vivace policromia e testimoniano un momento fecondo della pittura capitolina, in cui la tradizione bizantina si fonde con un raffinato recupero della classicità antica e con la nuova cultura gotica. Le meravigliose decorazioni sono rimaste per secoli nascoste sotto strati di tinte successive e solo grazie a un lungo lavoro di restauro è oggi possibile ammirarle.

Roma
Aula Gotica del Monastero dei Ss. Quattro Coronati
14-15 febbraio /25-26 aprile / 9-10 maggio 2017

Info e prenotazioni
Tel: 335.495248
Indirizzo: via dei Ss. Quattro 20, 00184 Roma

venerdì 28 ottobre 2016

BREVE STORIA DEI TERREMOTI A ROMA


Risultati immagini per colosseo


Tutti i romani avranno sentito sicuramente la seguente affermazione: "A Roma non ci sono terremoti perchè sotto è vuota". Non è così semplice. Roma ha un livello di sismicità davvero molto basso ma la totale mancanza di manutenzione dei monumenti oltre ad una costruzione scellerata nel corso degli anni, pongono la città in posizione di forte vulnerabilità in caso di una scossa che possa avere un epicentro anche a pochi chilometri dalla città. Sono cinque i terremoti che hanno colpito in maniera pesante Roma.

Anno Domini 443

Si narra che nel 443 la città venne colpita da un terremoto che danneggiò la zona del Teatro di Pompeo. Contestualmente crollò una parte della navata maggiore di San Paolo fuori le mura. L'evento fu ricordato dai "Vindobonenses Posteriores" e "Historia Romana". 

Anno Domini 484 (o escondo alcuni fonti 508)

Nel Colosseo troviamo un'epigrafe che racconta di restauri alla struttura a seguito proprio di uno spaventoso terremoto. I lavori furono voluti dal prefetto Deciu Marius che si occupò personalmente delle spese. 

Anno Domini 801

Gli "Annales" di Eginardo ci raccontano di un terremoto avvenuto il 25 aprile dell'801 mentre Carlo Magno era a Spoleto. Di questo terremoto ne parla anche il Liber Pontificali nella vita di papa Leone III «Nella nona indizione, a causa dei nostri peccati, avvenne improvvisamente un terremoto il 30 aprile, la chiesa di S. Paolo Apostolo fu scossa dal terremoto e i suoi tetti crollarono. Il grande ed illustre pontefice vedendo ciò ebbe grande dolore e prese a lamentarsi sia per le suppellettili d'argento, sia per le altre suppellettili che nella chiesa andarono distrutte o rovinate. Ma con l'aiuto e la protezione del Signore, il pontefice, impegnandosi con tutte le sue forze, restaurò la chiesa come si trovava fin dai tempi antichi, rafforzandola grandemente, e ne migliorò l'aspetto decorando con marmo sia il presbiterio che la chiesa e rinnovando i suoi portici.»

Anno Domini 1349

Quello del 1349 è il terremoto più importante per Roma: il sisma che colpì la città il 9 settembre fu molto forte tanto che interessò anche Perugia e Benevento. Secondo Matteo Villani (sec. XIV) «[i terremoti] feciono cadere il campanile della chiesa grande di San Pagolo, con parte della nobile torre delle Milizie, e la torre del Conte, lasciando in molte parti di Roma memoria delle sue rovine». Anche Petrarca, che i trovava a Roma in occaione del Giubileo del 13, affermò che «Roma è stata scossa da un insolito tremore, tanto gravemente che dalla sua fondazione, che risale a oltre duemila anni fa, non è mai accaduto nulla di simile. Caddero gli antichi edifici trascurati dai cittadini ammirati dai pellegrini, quella torre, unica al mondo, che era detta del conte, aperta da grandi fenditure si è spezzata ed ora guarda come mutilata il proprio capo, onore della superba cima sparsa al suolo; inoltre, benché non manchino le prove dell'ira celeste, buona parte di molte chiese e anzitutto di quella dedicata all'apostolo Paolo è caduta a terra la sommità di quella Lateranense è stata abbattuta, tutto ciò rattrista con gelido orrore l'ardore del giubileo».

Segnaliamo l'interessante link http://www.medioevo.roma.it/

mercoledì 28 settembre 2016

CORSI E PASSEGGIATE NELLA ROMA DEL PASSATO - ASSOCIAZIONE CULTURALE TAVOLA ROTONDA



L'Associazione culturale Tavola Rotonda nasce dall'esperienza e dalla passione di due archeologhe e una storica dell'arte. Il suo impegno è la promozione culturale e turistica di Roma e della sua provincia mettendo a disposizione un competente staff di collaboratori multilingue. L'Associazione annovera tra gli ambiti della propria attività l'organizzazione di corsi residenziali e tematici con visite guidate e laboratori didattici.

Programma dei Corsi dell'Associazione Culturale Tavola Rotonda

Archeologia Romana (Giorgini) - 1 ora settimanale

Espansionismo romano in età Repubblicana. Colonie e municipi dell'Italia Antica

Archeologia Postlassica (Baglini) - 1 ora settimanale


Contesti religiosi della città di Roma nel quadro della trasformazione del tessuto urbano; architettura ecclesiastica nel IV secolo d.C.; la basilica costantiniana e i complessi martiriali sul suburbio.

Storia dell'Arte (Bruno) - 1 ora settimanale


La pittura del Cinquecento: i grandi protagonisti; la Maniera Moderna; il Manierismo

Conoscere Roma (Bruno) 1+1/2 ore settimanali

Roma dal 1650 al Settecento: il Barocco maturo e il Rococò, l'Accademia dell'Arcadia; esoterismo e arte; Illuminismo; nascita del museo moderno; Winckelmann; Mengs; Piranesi

Modalità e orari dei corsi


I corsi di 1 ora sono strutturati in 24 incontri in aula integrati da visite guidate. Archeologia Romana prevede, inoltre, escursioni dalla durata di un giorno nei principali siti archeologici del Lazio.
Il corso 1+1/2 ore è strutturano in 24 incontri alternati tra lezioni in aula e visite guidate nella città di Roma.

Archeologia Romana - lunedì 10.00/11.00
Archeologia Postclassica - lunedì 11.00/12.00
Storia dell'Arte - martedì 16.30/17.30
Conoscere Roma - mercoledì 10.00/11.30

COSTO CORSI


Iscrizione € 15,00 validità annuale
Corsi 1 ora settimanale - €180,00
Corso da 1+1/2 ore settimanale - €240,00

Pacchetti Promozionali

Due corsi da 1 ora - €320,00
Un corso da 1 ora + corso da 1+1/2 - €440,00
Tutti i corsi - €500,00

Le adesioni ai corsi vanno comunicate entro il 20 ottobre. La regolarizzazione dell'iscrizione avverrà in sede.

Corso itinerante
"Passeggiate Romane: Mirabilia Urbis tra archeologia e storia dell'arte"

Il corso si articola in 15 incontri annuali da Ottobre 2016 a Maggio 2017 e prevede due visite mensili dalla durata di circa due ore ciascuno, articolate in tre settori disciplinari: archeologia classica, archeologia mediaevale e storia dell'arte. Ogni sezione si articola in visite guidate presso i principali siti archeologici, sedi museali e mostre della città di Roma. Gli incontri verranno organizzati secondo un calendario concordato.

ARCHEOLOGIA CLASSICA

Alle origini di Roma. Da villaggio a capitale di un impero: il Palatino
Il colle sacro di Roma: il Campidoglio, Musi Capitolini e Mercati Traianei
Auditorium di Mecenate
Il Colombario di Pomponio Hylas sulla via Latina
La campagna Romana: il complesso di Massenzio e il sepolcro di Cecilia Metella sulla via Appia

ARCHEOLOGIA MEDIEVALE

Santa Maria in Cosmedin e l'Ara Massima di Ercole
La Roma del primo Cristianesimo: le catacombe di San Callisto
Santa Maria Antiqua: un palinsesto Medievale
La basilica di San Vlemente
Le torri medievali entro le mura di Roma

STORIA DELL'ARTE

La chiesa di Santa Maria in Vallicella: da Barocci a Pietro Cortona
La chiesa del Gesù, trionfo del barocco tra fasto e religiosità
Due genia a confronto: Bernini a piazza Navona e Borromini a Sant'Ivo alla Sapienza
La nascita del Barocco: Caravaggio e i Carracci a Santa Maria del Popolo e san Luigi dei Francesi
Il Museo Boncompagni-Ludovisi tra affreschi, moda e memorie del secolo scorso

COSTI: 15 euro di iscrizione annuale + 240 euro per l'itnera durata del corso. nel corso NON SONO COMPRESI gli ingressi nei vari siti, musei e mostre.

ORARIO: 24 Ottobre 2016 - Maggio 2017. Due incontri mensili da concordare sulla base degli orari d'apertura dei siti, musei, chiese ed eventi culturali.

SEDE DEL CORSO

CENTRO STUDI MANIERI
via Faleria 21
00174 Roma
Zona San Giovanni /Piazza Re di Roma

venerdì 18 dicembre 2015

DA SAN PIETRO A CASTELGANDOLFO IN TRENO


Da settembre 2015 la Stazione Vaticana ha aperto al pubblico: turisti e pellegrini potranno arrivare, grazie alla collaborazione tra Vaticano e Ferrovie dello Stato, a Castel Gandolfo che ora è diventata un museo pur mantenendo la sua identità di sede estiva per il Pontefice. L'obiettivo di Papa Francesco è quello di unire i "Due Vaticani" dando grande spazio a Castel Gandolfo che unisce cultura, arte e natura.

Secondo Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, "Le ville pontificie, per secoli inaccessibile segreta dimora estiva dei Papi di Roma - ha commentato Paolucci - dal 12 settembre sono aperte al pubblico e ci si arriva con il treno, il più popolare, il più democratico fra i mezzi di trasporto. È un fatto che stringe in emblema con plastica evidenza la politica di Papa Francesco; un Papa che ha rinunciato alla sua residenza estiva per aprirla alla gente. Se non è questo un segno dei tempi! ... Io, da storico dell'arte, direttore dei Musei Vaticani, penso all'emozione e allo stupore dei visitatori quando nel parco di villa Barberini vedranno il geometrico splendore dei giardini all'italiana, quando entreranno nel criptoportico di Domiziano e avranno l'impressione di essere dentro una stampa delle rovine di Piranesi, quando, dalla terrazza della villa di Castel Gandolfo vedranno l'occhio azzurro del lago dopo aver percorso la Galleria che raccoglie i ritratti dei romani Pontefici. Penso all'emozione e allo stupore, ma anche alla gratitudine che ciascuno dei visitatori proverà per questo imprevisto regalo del Papa". (Fonte: Repubblica.it)

Il biglietto del treno e delle ville, oltre ai biglietti per il Museo del Palazzo Apostolico si possono acquistare dal sito dei Musei Vaticani con la possibilità di scegliere il tour preferito.

La storia della Ferrovia Vaticana

La stazione dei papi è lunga 862 metri e collega lo scalo della stazione di San Pietro attraverso una galleria. Inaugurata nel 1933 dopo quattro anni di lavoro, solamente quattro volte ha avuto l'onore di ospitare il pontefice:

- 11 Aprile 1959: Traslazione salma di Pio X a Venezia
- 4 Ottobre 1962: Giovanni XXIII partì alla volta di Loreto e Assisi
- 24 Gennaio 2002: Giovanni Paolo II partì per Assisi per la Giornata di preghiera comune per la Pace.
- 27 Ottobre 2011: Benedetto XVI partì per Assisi

Un tour sicuramente suggestivo da fare proprio in questi giorni di atmosfera giubilare e natalizia per vivere la storia della Chiesa, del Cristianesimo e del paesaggio da veri e propri protagonisti in un vero e proprio viaggio nel tempo. 

martedì 8 settembre 2015

APERTO NUOVO TRATTO DI VIA FRANCIGENA


Ogni tanto mi arrivano notizie che non possono che rallegrarmi soprattutto se arrivano dal tanto vituperato ambiente politico. E' notizia di qualche ora l' inizio del restauro, in vista del Giubileo Straordinario, del tratto della via Francigena a Roma Nord che consentirà il pellegrino di arrivare a San Pietro. Presenti alla riunione di ieri oltre a Francesco Rutelli (consulente per il Vaticano sull'Archeologia Sacra), il presidente della Regione Luca Zingaretti e il monsignor Fisichella oltre ad altri rappresentanti istituzionali. L'ex sindaco di Roma, negli ultimi anni, si è occupato proprio di questo tratto attualmente difficilmente percorribile. La via Francigena, lunga 1800 chilometri che partiva da Canterbury e arrivava a Gerusalemme passando per Roma, è a detta di Rutelli (ma ci sentiamo di condividere totalmente) un simbolo di unione tra Occidente ed Oriente particolarmente importante e significativo visto il momento drammatico che sta vivendo l'Europa. Il cammino è tra i più importanti e ben si integra con il Cammino di Benedetto e quello di San Francesco. Questo tratto di via Francigena inizia da Formello per poi trovarsi immediatamente nel Parco di Veio: si percorre poi Isola Farnese, la Storta, la Cassia che il Comune provvederà a restaurare adeguatamente per facilitarne l'accesso ai pellegrini. Qui si riaprirà un altro tratto della via che da Monte Mario porta a Prati, il quartiere che "ospita" il Vaticano. Le nuove mappe saranno scaricabili tramile le APP e saranno distribute su carta dai circuiti che tratteranno il percorso. Inoltre verrà stampata una guida dal tirolo "Cammini di Fede" dal Touring Club Italiano e un libro dell'Astral dal titolo "La via Francigena nel Nord del Lazio". Non c'è che dire, un ottimo uso di denaro pubblico e soprattutto un grande intervento per il patrimonio culturale proveniente dal mondo politico...quindi...da chi proprio non te lo aspetti!

giovedì 2 luglio 2015

LUDI TUSCOLANI - DAL 10 AL 12 LUGLIO 2015 A FRASCATI


Da venerdì 10 a domenica 12 luglio, Frascati tornerà al Medioevo rievocando i festeggiamenti di Tuscolo per la leggendaria vittoria nella battaglia di Prataporci nell'anno del Signore 1167. La location è la bellissima Villa Sciarra a partire dalle 18.30 del 10 luglio con l'apertura dei cancelli con visita al Campo Storico Medievale, mercato artigianale e Stand Gastronomico con anche cucina medievale. L'evento è organizzato da Accademia Medioevo con il Patrocinio del Comune di Frascati e in collaborazione con Il Mamilio.it.

domenica 31 maggio 2015

STORIA DI FRATTOCCHIE NEL MEDIOEVO

Secondo una tradizione molto datata Bovillae (il nome antico della località di Frattocchie, frazione di Marino), fu fondata da Latino Silvio, secondo re di Alba Longa. Quando Alba Longa fu distrutta dai romani, Bovillae accolse un gran numero di persone compresi i propri culti. La zona dove sorgeva Bovillae era straordinariamente strategica perchè era un avamposto molto importante prima dell'ingresso a Roma. L'insediamento era vicino al mare e costituita un importante crocevia soprattutto per i commerci. Durante il Medioevo, Bovillae fu abitata anche da tutti quei cittadini che, stanchi delle continue tasse e dei continui attacchi che subiva Roma, decisero di allontanarsi cercando fortuna nella campagna romana. Fu papa Zaccaria e Adriano I a creare le "case coltivate" oppure domuscultae, vere e proprie circoscrizioni dotate di nuclei agricoli che dipendevano dalla Chiesa di Roma. Per far fronte alle scorrerie saracene, fu creato tra l'VIII e IX secolo un sistema di segnalazione basato su segnali luminosi che venivano ripresi dalle altre torri fino ad arrivare a quelle della campagna. Le domuscultae caddero in disuso nel X secoli periodo in cui le torri rimaste fungevano come sistema difensivo e come confini delle diocesi. Subito dopo iniziò il periodo dell'incastellamento, quindi anche la campagna romana vide sorgere i primi castelli e la seguente nascita del feudalesimo creando delle "isole" basate sul castello e da un apparato di sicurezza costituito dalle torre di vedetta. Bovillae viene citata ancora in alcuni documenti risalenti al XV secolo grazie al futuro papa Enea Silvio Piccolomini che, per ultimo, parlò di questa particolare zona, zona particolarmente ricca di alberi ed arbusti, le "fratte" da cui deriva il nome attuale della località, Frattocchie. 

lunedì 25 maggio 2015

CECCHIGNOLA (ROMA SUD) - RICOPERTA L'ARDEATINA ANTICA

L'area archeologica di Castrum InuiIl tratto dell'Ardeatina Antica recentemente rivenuta su via della Cecchignola a Roma Sud è stata ricoperta. Nelle scorse settimane molte associazioni di tutela del patrimonio culturale romano hanno cercato, invano, di trovare con il Comune una qualche forma di salvaguardia di quello che era un tratto di basolato romano risalente all'età imperiale e parte integrante della vecchia via Ardeatina. Secondo l'archeologa dott.ssa Cinti, il tratto è in perfetto stato di conservazione, probabilmente migliore dell'Appia Antica ed era una sorta di strada di raccordo con la periferia. Il 4 maggio le associazione si sono date appuntamento davanti al ritrovamento ma hanno trovato una brutta sorpresa: la Sovrintendenza Capitolina ha pensato bene di ricoprire il tratto di strada per preservarlo, a detta loro, da infiltrazioni di acqua. Ma, cosa chiedono gli attivisti? Chiedono che il tratto che va dal Dazio (tra vigna Murata e via Ardeatina) fino al Grande Raccordo Anulare, sia posta sotto stretto vincolo archeologico per preservarla da una cementificazione vergognosa che sta distruggendo quanto di antico romano ancora giace al di sotto il manto stradale grazie alla creazione del "Parco Archeologico Ardeatina Antica". Anche la politica (proprio in prossimità delle elezioni, guarda caso) è scesa vicino ai cittadini chiedendo al sindaco Ignazio Marino (che è alle prese ad accarezzare la sua statua portata direttamente dai musei capitolini al suo studio) di avviare l'iter burocratico per tutelare l'ennesima meraviglia di Roma. Alessio Stazi, assessore all'ambiente del Comune di Roma, afferma che "è necessario chiedere alla Sovrintendenza di esaminare l'area di scavo, valutare il rilevante interesse archeologico, apporre il relativo vincolo: per me è questa la via maestra per salvare l'Ardeatina Anrica, perchè lo sviluppo del Municipio IX deve essere legato al rispetto e alla difesa del patrimonio archeologico e paesaggistico del territorio che ci ospita." L'iniziativa ha colto un favore unanima seppur con qualche "però"...il primo di essi viene dal Consigliere Comunale Massimiliano De Juliis il quale tira in ballo il vecchio Piano Regolatore di veltroniana memoria affermando che prima è necessario tutelare gli interessi di coloro i quali si siano aggiudicati i diritti per l'edificazione (ma a pensarci prima no? Dobbiamo proprio mettere cemento sopra reperti antichi?). Appoggio incondizionato dal Capogruppo di Sel Peciola per cui bisogna mettere subito in sicurezza i reperti, completare gli scavi, fare le opportune verifiche ambientali e inserire l'area in un ente parco a se stante oppure integrarlo nell'ente parco Appia Antica. Marino si muoverà? Oppure tra una pedala e l'altra, tra uno scavo e l'altro, tra uno sciopero e l'altro farà orecchie da mercante?

giovedì 19 marzo 2015

MONASTERI ED ACCOGLIENZA NEL LAZIO (#Giubileo2015ssm)

Il portone principale: in basso a sinistra si nota lo stemma abbaziale

Il Turismo religioso ha avuto, negli ultimi anni, una forte impennata. Anche a causa della vita frenetica, inquinata che facciamo tutti i giorni, è tornato di moda il concetto della vacanza spirituale in cui ci si rilassa magari lavorando un campo, pregando, leggendo e studiando nella quiete totale e a contatto con la natura. In occasione del Giubileo questa soluzione può essere quella ideale anche a livello di costi. Non abbiamo messo i costi sia perchè difficilmente reperibili ma anche perchè non tutti impongono una tariffa, spesso si accontentano di una offerta libera. Partiamo dal presupposto che il detto "voi mi avete accolto" non prevedeva denaro, ma sta di fatto che può capitare che alcuni monasteri abbiano proprio strutture trasformato in veri alberghi. I siti internet verranno inseriri prossimamente, ciò che consigliamo è comunque di telefonare direttamente alla struttura perchè non sempre è possibile soggiornare. Anche laddove c'è scritto "accoglienza no", io proverei a fare una chiamata, magari sotto il periodo del Giubileo qualche letto lo mettono a disposizione!

Zona Civitavecchia-Tarquinia
Convento di San Francesco
Frati Francescani Minori
Via Porta Tarquinia, 4 - 01016 Tarquinia VT
Tel. 0766/840848 (Accoglienza: si)

Zona Frosinone
Abbazia di Calamari
Monaci Cistercesi di Calamari
03029 Veroli FR
Tel. 0775/282371 (Accoglienza: si)

Abbazia di MontecassinoMonaci Benedettini Cassinesi
03043 Cassino FR
Tel. 0776/311529 (Accoglienza: raramente, solo uomini)

Certosa di Trisulti
Monaci Cistercesi di Calamari
03010 Collepardo FR
Tel. 0775/47024 (Accoglienza: si)

Convento della Nostra Signora del Carmine
Frati Carmelitani Scalzi
Via Pietro Corvi - 03024 Ceprano FR
Tel. 0775/47024 (Accoglienza: solo uomini)

Convento di San Lorenzo
Frati Francescani Minori
Contrada San Lorenzo - 03010 Piglio FR
Tel. 0775/502074 (Accoglienza: si)

Convento di San Sosio
Padri Passionisti
Via San Sosio - 03020 Falvaterra FR
Tel. 0775/90013 (Accoglienza: si)

Monastero Beatae Mariae Virginis Assumptae
Monache Benedettine
Piazza de' Franconi, 3 - 03029 Veroli FR
Tel. 0775/365020 (Accoglienza: no)

Monastero di San Giovanni Battista
Monache Benedettine
Via San Pietro - 03022 Boville Ernica FR
Tel. 0775/37019 (Accoglienza: no)

Monastero di Santa Scolastica
Monache Benedettine
P.za Santa Scolastica - 03043 Cassino FR
Tel. 0776/21267 (Accoglienza: no)

Monstero della Santissima Annunziata
Monache Benedettine Adorazione Perpetua del Santissimo
Largo Ignazio Danti, 2 - 03011 Alatri FR
Tel. 0775/434690 (Accoglienza: solo donne)

Zona Grottaferrata

Abbazia di San Nilo
Monaci Basiliani di rito greco
00046 Grottaferrata RM
Tel. 06/9459309 (Accoglienza: si)

Abbazia di Santa Maria
Monaci Brasiliani
Corso del Popolo, 128 - 00046 Grottaferrata RM
Tel. 06/9459309 (Accoglienza: no)

Zona Latina

Abbazia di Fossanova
Frati Francescani Conventuali
04015 Priverno LT
Tel. 0773/93061 (Accoglienza: raramente)

Abbazia di Valvisciolo
Monaci Cistercesi di Calamari
04010 Sermoneta LT
Tel. 0773/30013 (Accoglienza: raramente)

Convento dell'Immacolata
Monache Benedettine di Santa Priscilla
P.za Alcide de Gasperi, 7 - 04017 San Felice Circeo LT
Tel. 0773/548002 (Accoglienza: no)

Zona Riano

Cittadella Ecumenica Taddeide
Via Taddeide 42
00160 Riano (RM)
Tel +39069034614
Fax+39069031099
(Accoglienza: si oltre 150 posti)

Zona Rieti

Abbazia di Santa Maria di Farfa
Monaci Benedetti Cassinesi
02032 Fara Sabina RI
Tel. 0765/277065 (Accoglienza: si)

Convento di Fonte Colombo
Frati Francescani Minori
02100 Rieti
Tel. 0746/210125 (Accoglienza: solo uomini)

Convento di Greccio
Frati Francescani Minori
Fraz. San Francesco - 02040 Greccio RI
Tel. 0746/750127 (Accoglienza: raramente)

Convento di Montefiolo
Monache Benedettine di Santa Priscilla
02041 Casperia RI
Tel. 0765/63021 (Accoglienza: si)

Convento di San Giacomo
Frati Francescani Minori
Via Francescana - 02018 Poggio Bustone RI
Tel. 0746/688916 (Accoglienza: si)

Convento di Santa Maria La Foresta
Frati Francescani Minori
02100 Rieti
Tel. 0746/200085 (Accoglienza: si)

Convento di Sant'Antonio
Frati Francescani Minori
Via Fonte Cottorella, 2 - 02100 Rieti
Tel. 0746/200690 (Accoglienza: si)

Monastero di Santa Caterina
Monache Benedettine
Piazza Marchesi, 3 - 02015 Cittaducale RI
Tel. 0746/62106 (Accoglienza: si)

Zona Roma

Abbazia delle Tre Fontane
Monaci Trappisti
Via delle Acque Salvie, 1 - 00100 Roma
Tel. 06/5401655 (Accoglienza: solo uomini)

Abbazia di Nostra Signora del SS. Sacramento
Monaci Cistercensi Trappisti della Stretta Osservanza
Via Appia Nuova, 37 - 00040 Frattocchie RM
Tel. 06/9300265 (Accoglienza: si)

Abbazia di San Gregorio al Celio
Monaci Benedettini Camaldolesi
Piazza S. Gregorio, 1 - 00100 Roma
Tel. 06/7008227 (Accoglienza: solo uomini)

Abbazia di San Paolo Fuori le Mura
Monaci Benedettini Cassinesi
Via Ostiense, 186 - 00100 Roma
Tel. 06/5410341 (Accoglienza: solo uomini)

Convento di San Cosimato
Frati Francescani Minori
Borgata San Cosimato - 00029 Vicovaro RM
Tel. 0774/492391 (Accoglienza: si)

Convento di Santa Maria della Scala
Frati Carmelitani Scalzi
P.za della Scala, 23 - 00100 Roma
Tel. 06/5806233 (Accoglienza: no)

Convento di Santa Sabina
Frati Predicatori Domenicani
P.za Pietro d'Illiria - 00100 Roma
Tel. 06/57941 (Accoglienza: raramente)

Convento S. Carlo Quattro Fontane
Frati Trinitari
Via del Quirinale, 23 - 00100 Roma
Tel. 06/4883261 (Accoglienza: no)

Monastero di Santa Croce in Gerusalemme
Monaci Cistercensi
P.za S. Croce in Gerusalemme, 12 - 00185 Roma
Tel. 06/7014769 (Accoglienza: si)

Monastero di Santa Priscilla
Monache Benedettine
Via Salaria, 430 - 00199 Roma
Tel. 06/86206272 (Accoglienza: solo donne)

Monastero di Santa Scolastica
Monache Benedettine
Via Provinciale Nazzaro, 11 - 00060 Civitella San Paolo RM
Tel. 0765/335114 (Accoglienza: solo donne)

Monastero di Santa Susanna
Monache Cistercensi
Via XX Settembre, 14 - 00187 Roma
Tel. 06/464256 (Accoglienza: solo donne)

Monastero di Sant'Anastasia
Monaci Benedettini Olivetani
Via dei Cerchi, 87 - 00186 Roma
Tel. 06/6780702 (Accoglienza: no)

Monastero di Santo Stefano
Monaci Benedettini Silvestrini
Via S. Stefano del Cacco, 26 - 00186 Roma
Tel. 06/6793860 (Accoglienza: no)

Sacro Ritiro di San Francesco
Frati Francescani Minori
Fraz. San Francesco - 00030 Bellegra RM
Tel. 06/9565291 (Accoglienza: si)

Monastero del Sacro Speco di San Benedetto
Monaci Benedettini Sublacensi
Loc. Sacro Speco - 00028 Subiaco RM
Tel. 0774/85039 (Accoglienza: solo uomini)

Monastero di S. Scolastica
Monaci Benedettini Sublacensi
Loc. Santa Scolastica - 00028 Subiaco RM
Tel. 0774/85525 (Accoglienza: si)

Zona Viterbo

Convento della SS. Trinità
Frati Agostiniani
P.za della Trinità, 8 - 01100 Viterbo VT
Tel. 0761/342808

Convento di Santa Maria del Paradiso
Frati Francescani Minori
Via del Paradiso, 22 - 01100 Viterbo VT
Tel. 0761/343182 (Accoglienza: no)

Convento di Sant'Angelo
Padri Passionisti
Fraz. Di Cura - 01013 Vetralla VT
Tel. 0761/471285 (Accoglienza: si)

Convento di Sant'Eutizio
Padri Passionisti
Via del Convento, 18 - 01038 Soriano nel Cimino VT
Tel. 0761/759057 (Accoglienza: no)

Convento Maria Santissima ad Rupes
Padri Mechaeliti
01030 Castel Sant'Elia VT
Tel. 0761/557729 (Accoglienza: si)

Monastero di Nostra Signora di San Giuseppe
Monache Cistercensi Trappiste della Stretta Osservanza
Via della Stazione, 19 - 01030 Vitorchiano VT
Tel. 0761/370017 (Accoglienza: si)

Monastero di San Pietro
Monache Benedettine Adorazione Perpetua del Santissimo
Via Largo San Pie tro, 31 - 01027 Montefiascone VT
Tel. 0761/826066 (Accoglienza: si)

Monastero di San Vincenzo Martire
Monaci Benedettini Silvestrini
Via San Vincenzo, 88 - 01030 Bassano Romano VT
Tel. 0761/634007 (Accoglienza: si)

Monastero di Santa Maria delle Grazie
Monache Benedettine
Via delle Grazie, 9 - 01028 Orte VT
Tel. 0761/403267 (Accoglienza: si)

Monastero Regina Pacis
Monache Benedettine
Strada del Giardino 4 - Fraz. Di Cura - 01013 Vetralla VT
Tel. 0761/481519 (Accoglienza: solo donne)

mercoledì 18 marzo 2015

GROTTE VATICANE (#Giubileo2015ssm)


Le Grotte Vaticane si trovano al di sotto della navata centrale della Basilica di San Pietro, esattamente tre metri sotto il pavimento nella porzione compresa tra l'altare maggiore fino a metà navata formando una vera e propria chiesa sotterranea che comprende anche una parte dell'antica basilica voluta da Costantino nel IV secolo. Vengono chiamata "grotte" in maniera inappropriata essendo frutto di intercapedini tra la vecchia e l'attuale basilica. La pianta delle grotte vaticane mostra come esse si suddividano in cappelle e nicchie che completano una vera e propria chiesa a tre navate. L'abside coincide con la tomba di San Pietro perpendicolare alla cupola di Michelangelo e all'altare maggiore. Ovviamente, farsi seppellire vicino a San pietro era il desiderio dei papi ma anche di re ed imperatori. Riposano accanto a Pietro alcuni personaggi come Gregorio V, Ottone II, Adriano IV, Bonifacio VIII, Paolo VI, Cristina di Svezia. Ma non tutti i pontefici chiesero la sepoltura all'ombra di Pietro, basti pensare che Pio IX chiese di essere sepolto a San Lorenzo fuori le mura e Leone XIII a San Giovanni in laterano. Possiamo catalogare ventuno sepolture di pontefici:

Giovanni VII
Gregorio V
Adriano IV
Niccolò III
Bonifacio VIII
Urbano VI
Innocenzo VII
Niccolò V
Paolo II
Sisto IV
Pio III
Giulio III
Marcello II
Innocenzo IX
Innocenzo XIII
Pio VI
Benedetto XV
Pio XI
Pio XII
Paolo VI
Giovanni Paolo I
Giovanni Paolo II

Sotto il pontificato di Pio XII iniziarono gli scavi per la ricerca del sepolcro di San Pietro: i lavori durarono anche per tutto il periodo della seconda guerra mondiale. All'interno di quello che fu identificato come il sarcofago del primo pontefice della storia, gli archeologi scoprirono un ossario in quello che era stato identificato come il luogo ufficiale della sepoltura. Durante il Giubileo del 1950 papa Pio XII annunciò alla radio il "rinvenimento della tomba del Principe degli Apostoli. Nel 1953 la professoressa universitaria Margherita Garducci studiò gli scavi e le ossa ritrovate erano compatibile con quelle di un uomo di 60-70 anni avvolte in un panno di porpora con fili d'oro che potevano coincidere con i resti di Pietro anche perchè fu scoperto un muro rosso con una scritta greca interpretata come "Pietro è qui".

La piante delle Grotte vaticane in un rappresentazione planimetrica del XIX secolo

lunedì 16 marzo 2015

IL CARCERE MAMERTINO (#Giubileo2015ssm)

La stanza superiore
(Fotto tratta da Wikipedia, Autore LaLupa Licenza CC BY-SA 3.0)
Il Carcere Mamertino è di estrema importanza soprattutto in previsione del Giubileo Straordinario dato che proprio qui subirono alcuni giorni di prigionia i Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma. Il Carcere è il più antico di Roma e si trova nel Foro Romano: era formato da due piani scavati alle pendici del Campidoglio e si trova sotto la chiesa di San Giuseppe dei Falegnami che risale al XVI secolo. Secondo Livio, quello che era conosciuto come carcere Tullianum fu realizzato nel VII secolo a.C. sotto Anco Marzio. Il nome "Tullianum" deriva dalla parola "tullus" che significa pozza d'acqua anche se vi sono versioni che ricollegano il termine agli altri due re di ROma Servio Tullio e Tullio Ostilio. A partire dall'VIII secolo il carcere subì un processo di cristianizzazione e le grotte furono trasformate in cappelle. Il luogo è accessibile previa offerta libera. Secondo i testi cristiani medievali la cella più bassa vide come prigionieri Paolo e Pietro che proprio qui battezzavano gli altri compagni. Grazie a papa Silvestro, nel IV secolo il carcere fu, proprio per l'opera dei patroni della città, consacrata. Narra la leggenda che San Pietro, scendendo verso la grotta inferiore, battè il capo contro una parete lasciando una impronta che dall'anno 1720 + protetta da una grata. Proprio qui, insieme a Paolo, fecero scaturire dal nulla dell'acqua con la quale battezzavano i custodi Processo e Martiniano che furono martirizzati. Successivamente, San Pietro morì sul colle Vaticano, mentre Paolo presso l'attuale abbazia delle Tre Fontane (ci sono tre fontane in corrispondenza dei punti in cui rimbalzo la testa di Paolo).

Campitelli - Mamertinum la craniata di Pietro 1040077.JPG
(Fotto tratta da Wikipedia, Autore LaLupa - Licenza CC BY-SA 3.0)

Mamertine Prison.jpg
(Foto tratta da Wikipedia, Autore Chris73 - Licenza CC BY-SA 3.0)

GIUBILEO 2015: LA PORTA SANTA (#Giubileo2015ssm)


La Porta Santa è la porta che si apre solamente in occasione del Giubileo rendendolo, quindi, un evento raro. A Roma quattro basiliche hanno una porta santa: San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura, Santa Maria Maggiore e naturalmente San Pietro in Vaticano. L'inizio del Giubileo avviene proprio con l'apertura della porta a San Pietro mentre le altre si aprono nei giorni immediatamente successivi. In tempi passati, la porta veniva smurata lasciando una parte che il papa doveva rompere con un martelletto; per il Giubileo dell'anno 2000 papa Giovanni Paolo II semplificò il rito consentendo al pontefice di aprire semplicemente la porta spingendo i battenti. Per tutta la durata dell'evento, le porte sante rimangono aperte tenendole chiuse solamente di sera. Anche altre chiese hanno una porta santa attraverso la quale è possibile ottenere l'indulgenza plenaria, le più importanti sono a Cattedrale di Santiago di Compostela o anche la basilica di Santa Maria di Collemaggio a L'Aquila la Cattedrale di Atri e la Basilica-cattedrale di Notre-Dame de Québec, in cui annualmente avvengono celebrazioni simili a quelle del Giubileo papale.

martedì 3 marzo 2015

BASILICA DI SAN PANCRAZIO

San Pancrazio - interno 1542.JPG

La Basilica di San Pancrazio è una importante basilica romana e sorge sul Gianicolo nel quartiere di Monteverde nei pressi di Villa Pamphili. Fu costruita su indicazione di papa Simmaco (498-514) proprio sul luogo dove fu martirizzato san Pancrazio all'età di 14 anni proprio durante il periodo delle persecuzioni di Diocleziano e, proprio in onore del giovane santo, nel VI secolo Porta Aurelia divenne Porta San Pancrazio. Papa Gregorio Magno decise di far ergere un monastero intitolato a San Vittore e nel VII secolo, durante il periodo di pontificato di Onorio I, la basilica fu ricostruita al fine di porre il sepolcro di Pancrazio proprio al di sotto dell'altare maggiore. Dalla basilica è possibile accedere a due catacombe: quella di Ottavilla, che seppellì il giovane santo e tuttora inaccessibile se non a studiosi di archeologia cristiana, la seconda è proprio quella di San Pancrazio (1).

Note

(1) La catacomba è dedicata al giovane Pancrazio che fu decapitato nel 304 per non aver sacrificato agli dei. Ottavilla prese il suo corpo abbandonato sulla contigua via Aurelia e lo seppellì in un cimitero che quasi sicuramente era di sua proprietà. Il luogo divenne meta di pellegrinaggio durante il periodo medievale.

domenica 22 febbraio 2015

LA MADONNA DEL POZZO: LA PICCOLA LOURDES NEL CUORE DI ROMA

068SMariaInVia.JPG
Chi l'avrebbe mai detto: la città della Superbia per eccellenza ha una piccola Lourdes proprio nel suo cuore, stiamo parlando della Chiesa di Santa Maria in via. Ci troviamo nei pressi di largo Chigi proprio dietro la Galleria Alberto Sordi. In questo punto di Roma in cui il rumore delle macchine, lo smog e i clic dei fotografi fanno da padroni, sorge la piccola chiesa a dire il vero neanche molto conosciuta. La leggenda ci racconta che questa chiesa nacque dopo un miracolo. Anno Domini 1256 e dove ora sorge la chiesa in quel periodo era presenta una stalla che faceva parte dei poderi di un cardinale con un piccolo pozzo. Si racconta che a settembre un servo del cardinale fece cadere un'icona della Vergine dipinta su di un una tegola di terracotta proprio nel pozzo (non si sa se volontariamente o meno). Poco dopo il livello dell'acqua aumentò inesorabilmente fino a straripare inondando la stalla: i cavalli iniziarono ad innervosirsi e gli stallieri iniziarono a cercare di portare gli animali al sicuro. Subito dopo si iniziò a capire il perchè di questo strano fenomeno e costruirono dei canali di scolo atti a liberare la stalla il più velocemente possibile. La notte, durante le procedure di recupero della stalla, un uomo notò una pietra che galleggiava a filo dell'acqua ed era proprio l'immagine che era finita nel pozzo poco prima! Il miracolo fu chiaro: il pozzo aveva rimandato in superficie l'effige perchè evidentemente non era destinata a giacere in fondo al pozzo stesso. Ma, come se non bastasse, tutti i tentativi di recupero andarono in fumo perchè la tegola sgusciava via a tutti coloro i quali provassero ad portarla fuori dalle acque. A questo punto, gli uomini svegliarono il Cardinale Pietro Capocci che corse nella stalla e, vista l'immagine, corse verso di essa riuscendola a prendere...a questo punto le acque si ritirarono immediatamente. Sconvolto, Capocci andò da papa Alessandro IV per raccontargli quanto accaduto e dopo aver fatto tutte le ricerche del caso il miracolo fu dichiarato e fu deciso di costruire una chiesa che contenesse il miracoloso pozzo. Oggi si usa bere un piccolo bicchiere di acqua miracolosa in cambio di una semplice offerta o addirittura imbottigliarne un po' da portare a casa. E' stata costruita nei tempi una vasca con un rubinetto e troverete l'inserviente della chiesa che vi farà assaggiare un po' di buona acqua. 

martedì 21 ottobre 2014

L'ARCANGELO MICHELE A PORTA SAN SEBASTIANO (ROMA)



Porta San Sebastiano è una delle porte più importanti e grandi di Roma: si trova su via Appia Antica e rappresentava uno degli accessi alla città dalle Mura Aureliane. Il nome deriva dal nome delle catacombe che si trovano a poca distanza, dedicate proprio a San Sebastiano. Particolarmente interessante benchè molto poco nota è la figura che si trova sullo stipite destro della porta e che rappresenta la figura dell'Arcangelo Michele mentre uccide un drago. Vicino alla figura vediamo una iscrizione in carattere gotico e in latino medievale in cui si racconta la battaglia avvenuta il 29 settembre 1327 (proprio il giorno di San Michele) che vide per protagonisti i soldati romani ghibellini dei Colonna, comandate da Giacomo de' Pontani contro l'esercito guelfo di Roberto d'Angiò condotto da Giovanni Gaetano Orsini. L'iscrizione recita...

"L'anno 1327, indizione XI, nel mese di Settembre, il penultimo giorno,
 festa di S. Michele, entrò gente straniera in città e fu sconfitta dal popolo romano, 
essendo Jacopo de' Ponziano capo del rione."

Il testo altro non è che un ringraziamento al Santo che aveva protetto la città dai suoi nemici.

Grazie a Paola di Silvio per il testo!

lunedì 1 settembre 2014

COMPLESSO SEPOLCRALE SCOPERTO NEI PRESSI DI VIA APPIA ANTICA


Nel Parco della Caffarella, nei pressi di via Appia Antica, sono state condotte alcune ricerche su un sistema di cave tufacee che si sviluppano per alcuni chilometri. Gli speleologi di Sotterranei di Roma, guidati abilmente da Marco Placidi hanno notato all'improvviso una parete di antichi laterizi con un piccolo canale largo circa un metro che conduceva ad una grande camera quadrata ricca di nicchie coronate da archi e sepolture scavate nella parete. Quello di cui stiamo parlando è una catacomba totalmente sconosciuta fino a pochi giorni fa e totalmente assente da ogni carta archeologica in nostro possesso ed è collocabili tra via della Caffarella e Appia Pignatelli. Una sommaria datazione riporta la costruzione tra il IV e V secolo dal carattere ancora non chiarito (cristiano o pagano) ma dalle tombe chiaramente profanate. Un primo studio afferma che il complesso sia un settore sconosciuto delle catacombe di Pretestato, sconosciuto in quanto le uniche vie di accesso erano chiuse a causa di alcuni crolli. La scoperta è iniziata un anno e mezzo fa quando i ragazzi di Sotterranei di Roma hanno iniziato un approfondito studio topografico delle cave romane nel Parco della Caffarella e solo poche settimane fa grazie ad un accordo con i proprietari del terreno hanno concentrato i propri sforzi su una cava ottocentesca abbandonata nei pressi di via Appia Antica. La ricerca è partita da un corridoio molto ampio con loculi sia a destra che sinistra che incrocia un altro lungo corridoio formando una croce greca creando due stanze con molte nicchie funerarie. Le due stanze avevano al di sopra due camiti coperti di intonaco. Le tracce di calcaree visibili sono dovute all'acqua che ha trasudato per tutti questi secoli.

Immagine tratta da Wikipedia, Autore Longbow4u

giovedì 31 luglio 2014

DOPO 24 ANNI RIAPRE L'INGRESSO A ROMA DELLA VIA FRANCIGENA



Dopo ben ventiquattro anni riapre il tratto della via Francigena che permetteva l'accesso a Roma, a nord della Capitale. La via Francigena è lunga 1600 chilometri e rappresentava il percorso che i pellegrini dovevano fare da Canterbury per arrivare a Roma per poi ripartire verso la Puglia dove li attendevano navi pronte al lungo viaggio verso la Terrasanta. Il tratto romano della via Francigena subisce alcune piccole variazioni e corrisponderebbe alla Cassia e alla Trionfale precisamente il sentiero che attraversa la Riserva dell'Insughereta e Monte Mario per un totale di 18 chilometri e 600 metri comprendendo anche il Parco di Veio. Non ci saranno barriere architettonica, la zona sarà ricca di aree verdi ed accessibili senza difficoltà. Il terreno è già percorribile e a settembre verranno installati anche cartelloni e sedute. Lungo la via sarà possibile ammirare la Tomba di Nerone, Villa Marranti e Villa Madama unitamente alle varie aziende agricole che avranno la possibilità di vendere i propri prodotti locali. 

Per i tratti più interessanti, cliccare questo sito http://www.francigenalazio.it/

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