Il Battistero di San Giovanni alle Fonti fu uno dei primi battisteri della città di Milano. Sorgeva dove oggi si trova la facciata del Duomo di Milano, e si trovava tra la cattedrale invernale di Santa Maria Maggiore e la cattedrale estiva di Santa Tecla. Costruito tra il 378 e il 397, era probabilmente un battistero soltanto maschile: è qui che nel 387 Ambrogio vescovo battezzò Agostino d'Ippona, recentemente convertito al cristianesimo ortodosso, insieme con il figlio Adeodato e alcuni amici. I resti del battistero vennero scoperti nel 1889 e si trovano ad un livello inferiore di 3,8 metri rispetto al pavimento del Duomo, mentre il pavimento della vasca ottagonale è ad un livello di 4,50 metri rispetto al pavimento. Vi sono tracce di un rivestimento marmoreo, e circa al centro della vasca vi è un foro per l'acqua servito da un apposito condotto. Davanti al Duomo di Milano, incisi nel pavimento esterno, si trovano i confini dell'antico battistero di San Giovanni, i cui resti possono essere visitati accedendo dall'interno della cattedrale.
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