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venerdì 16 agosto 2013

CONCILIO DI ROMA

Il Concilio di Roma tenutosi nel 382 fu indetto da papa Damaso I e vi parteciparono funzionari e teologi della Chiesa. L'anno precedente, l'imperatore Teodosio I aveva nominato il candidato Nettario Arcivescovo di Costantinopoli, il quale non era nemmeno battezzato. I vescovi dell'Occidente erano in disaccordo al risultato elettorale e hanno chiesto un sinodo comune di Oriente e Occidente per risolvere la successione della sede di Costantinopoli, e così l'imperatore Teodosio, subito dopo la chiusura del primo Concilio di Costantinopoli nel 381, convocò i vescovi imperiali a un sinodo a Costantinopoli. Quasi tutti i vescovi che avevano partecipato al Concilio del 381 si riunirono di nuovo all'inizio dell'estate del 382. Al loro ritorno nelle sedi d'Oriente riceverono una lettera dal Sinodo di Milano, invitandoli ad un grande concilio generale a Roma, però il clero d'Orente rispose essi devono rimanere dove si trovavano, poiché non avevano fatto nessun preparativo per un viaggio così lungo, tuttavia, inviarono tre vescovi: Syriacus, Eusebio e Prisciano, con una lettera sinodale al papa Damaso. Poi parteciparono: Ambrogio, arcivescovo di Milano, papa Damaso e gli altri vescovi. Il sinodo romano al quale era indirizzata la lettera è stata la quinta in Damaso. Nessun informazione formale rimane dei lavori di questo Concilio, né di come i suoi membri trattarono la questione di Nettario. Teodosio ha, tuttavia, inviato commissari a Roma a sostegno del suo sinodo. Il Concilio di Roma dalle informazioni indirette che abbiano decise:
  • La riconferma della condanna dell'Apollinarismo già affermata nei Sinodi di Roma (375), Antiochia (378) e Costantinopoli (ecumenico, 381), secondo la quale Gesù avvrebbe avuto natura Divina perfetta ma natura umana imperfetta
  • Tramite il De explanatione fidei sappiamo che si è stabilito anche:
  • il Canone biblico, confermato nei sinodi di Ippona (393), Cartagine (397) e il Concilio di Cartagine (417) e che tutt'oggi la Chiesa Cattolica rispetta (vedi Canone della Bibbia#Canone cattolico)
  • I sette doni dello Spirito Santo
  • Vari nomi di Cristo e relazioni delle tre persone divine
  • la supremazia decisionale della Sede di Roma (o almeno si è tentato):

« ...ma la Santa Romana Chiesa è al primo posto rispetto alle altre chiese stabilito non da decisioni sinodali, ma perché ha ricevuto il primato con la parola del Signore nel Vangelo ... : Su questa pietra edificherò la mia Chiesa ».
Documentazione diretta degli atti non ne se ne hanno ma si ritiene che parte di questa sia contenuta nel Decretum Gelasianum, in particolare da padre Faustino Arevalo (1747–1824), tesi oggi appoggiata dalla maggioranza degli storici e da cui il papa Damaso farà redigere la Vulgata a San Girolamo

Fonte: Wikipedia

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