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lunedì 30 settembre 2013

ELEMENTI DI STORIA MEDIEVALE 1: LA FINE DELL'IMPERO ROMANO D'OCCIDENTE E I REGNI ROMANO-BARBARICI

Ormai tutti gli studiosi concordano sul fatto che la caduta dell'Impero Romano non dipese dalle invasioni barbariche ma da una serie fattori interni all'impero stesso come ad esempio una eccessiva burocrazia amministrativa, la scomparsa dei ceti medi della società, la forza prorompente del cristianesimo. Roma era una grande civiltà, difficilmente disgregabile dall'esterno: l'unico modo per sconfiggerla era aspettare che implodesse nelle sue contraddizioni, nei suoi problemi. Le invasioni barbariche (che poi in realtà erano migrazioni di popoli) avevano sicuramente minato la sicurezza dell'impero ma anche il disordine amministrativo, la pessima qualità delle strade e la pressoché nulla manutenzione dei canali di irrigazione erano stati fattori fondamentali per accelerare il processo di crisi del sistema. Ma ancora più importante fu la mescolanza tra romani e barbari: la crisi demografica aveva impedito un rapido cambiamento nell'esercito e si rimediò arruolando schiavi, barbari e criminali. E' facile intuire la conseguenza di ciò: non si parlerà più di eserciti romani ma erano eserciti misti con barbari che combattevano per soldi e per saccheggi e che ovviamente mostravano più ardore nei furti che non nei combattimenti col nemico. Tra il III e IV secolo il confine inizia a vacillare pericolosamente: iniziamo a parlare di migrazioni di popoli proveniente da nord e da che gli imperatori accolsero come foederati ponendo sotto il controllo di un prefetto romano intere tribù pur permettendo loro di mantenere la propria lingua e la religione. I tentativi di Diocleziano e Costantino di arrestare la decadenza del regno, sortirono l'effetto contrario accentuando il processo di separazione tra la parte dell'impero occidentale e orientale. D'altronde fu proprio Costantino con lo spostamento della capitale da Roma a Bisanzio ad indebolire l'impero rompendo di fatto l'unità amministrativa.

L'Impero diviso

La separazione dell'Impero si attuò dopo la morte dell'Imperatore Teodosio avvenuta nel 395: Arcadio diventa imperatore in Oriente e Onorio in Occidente. Le due parti dell'impero non tornerà mai più unito tanto che nel 476 quando l'impero cadde cambiò il nome in impero bizantino richiamando il nome della capitale Costantinopoli (Bisanzio). In occidente arrivano gli Unni dall'Asia e spinsero le popolazioni germaniche dentro i territori dell'Impero in maniera del tutto scoordinata. Nacquero così i regni romano-barbarici. L'integrazione dei barbari che avevano raggiunto anche alti gradi militari si bloccò di colpo.

Le migrazioni di popoli nel IV e V secolo

I Germani sono dei popoli indeuropei provenienti dalla Scandinavia e dall'Europa nor orientale. Erano popolazioni di nomadi che non vivevano in territori ospitali e che per trovare terreni idonei all'agricoltura
si spostarono nei territori vicino ai fiumi Reno, Danubio, Vistola e Mar Nero. Rispetto ai Germani del I secolo, quelli che ora vivevano a ridosso dell'impero erano senza dubbio più evoluti. La stessa parola barbari con cui i romani definivano le popolazioni germaniche indica la scarsa considerazione che si aveva per la loro coltura. Il nucleo principale dei germani era la sippe, un insieme di famiglie consanguinee che sviluppavano la propria vita all'interno di territori comuni: infatti presso i germani la proprietà privata non era contemplata e i campi coltivati appartenevano alla comunità. Tante sippe formavano una tribù che unita ad altre tribù davano vita ad un primo nucleo di popolo. I germani avevano una concezione della giurisprudenza totalmente diversa dal mondo romano: le loro leggi erano non erano scritte e non avevano tribunali la vendetta poteva essere regolata autonomamente mediante la faida che fu affiancata successivamente dal guidrigildo (indennità pecuniaria). I litiganti possono portare prove o sottoporsi all'ordalia, il Giudizio di Dio restando incolumi dopo aver superato una barriera di fuoco o dopo aver immerso un braccio o una gamba in acqua molto calda. A capo delle loro divinità vi era Odino. Nelle società germaniche solo i guerrieri, gli arimani, sono da considerarsi uomini liberi: gli altri sono semiliberi o schiavi. In caso di guerra tutti i combattenti si univano per eleggere il koenig, il capo. Dal 341 la preoccupazione principale degli imperatori era di convertire i Goti e affidarono al vescovo Ulfila questo compito molto complicato. Ulfila decise di tradurre in gotico inventando un alfabeto la Bibbia secondo l'interpretazione ariana portando alla conversione il popolo che furono i primi ad aderire all'arianesimo (leggi qui per Nestorianesimo ed Arianesimo). 
La caduta dell'impero subì una rapidissima accelerazione a causa degli Unni che nel 355 raggiunsero il Volga. La loro presenza costrinse i Sarmati russi a muoversi verso i Balcani obbligando a loro volta i goti a spostarsi a un passo dai confini romani. Alla fine del IV secolo i Goti arrivarono sulle rive del Mar Nero e sconfissero ad Adrianopoli nel 378 l'esercito Romano arrivando a minacciare Costantinopoli. 
Possiamo suddividere in due gruppi i popoli barbarici: il primo era composto da Franchi, Sassoni, Alamanni e Bavari stanziati nella Gallia centro settentrionale, in Britannia e nella zona tra Reno e Alpi che aderirono alla religione pagana. Il secondo gruppo era formato da Visigoti, Vandali, Burgundi, Ostrogoti che occupano la Gallia meridionale, Italia, Spagna, Africa settentrionale e sono dei popoli cristianizzati. 
E' chiara la contraddizione del termine romano-barbarici. Romane sono le leggi ed istituzioni, i barbari sono per lo più guerrieri e anche per questo i sovrani germanici cercarono di ottenere dall'imperatore di Oriente il riconoscimento della loro presenza che l'imperatore concedeva facilmente anche perchè aveva tutto l'interesse a stringere alleanze politiche e militari. Ma la fusione è lenta in molti campi:
- campo religioso: arianesimo contro cattolicesimo
- campo giuridico: alla visione morale del diritto romano si contrappone la vendetta personale
- campo economico: la proprietà privata romana si contrappone all'economia collettivistica. 
I barbari però ammiravano la cultura romana e proprio per questo la fusione era lenta ma inevitabile portando ad una vera e propria romanizzazione anche dei costumi e della legge. 
Il primo regno a nascere fu quello dei Vandali stanziati tra il Marocco e la Tripolitania. Il re Geneserico che saccheggiò nel 455 Roma impose che la successione al trono spettasse al più anziano della famiglia regnante. I vandali si dedicarono a scorribande continue per tutto il Mediterraneo occidentale senza mai integrarsi con i Romani preferendo l'arianesimo. Nel 533 si fusero con i bizantini dopo esser stati deportati per volontà di Giustiniano. I Visigoti si stanziarono in Gallia meridionale e in Spagna. Sconfitti nel 507 dai Franchi cedettero l'Aquitania e tra il 550 e il 554 consegnarono ai bizantini la Spagna del sud. I visigoti si convertirono divenendo il braccio destro della Chiesa cattolica lottando contro gli ebrei che erano in netta minoranza in Spagna. Importante è la lex wisighothorum che introdusse il principio di territorialità della legge. I Burgundi furono assorbiti nel 533 dai Franchi. Gli Anglosassoni rimasero ben lontani dalla sfera di influenza latina fino al VI secolo quando la Chiesa riuscì ad allacciare rapporto tra Europa e Britannia. 
Più complessa è la storia dei Franchi. Apparsi nel 240, nel V secolo si stanziarono sul Reno. Il primo re fu Clodio e il suo successore Meroveo iniziò la lunga discendenza merovingia che governerà sino al 751. Clodoveo ereditò il regno, sconfisse i Visigoti e trasferì la capitale a Parigi. Si convertì al Cristianesimo dopo il matrimonio con Clotilde. Alla sua morte il regno fu diviso in quattro parti divenendo una sorta di proprietà privata: Austrasia, neustria, Borgogna ed Aquitania. I re merovingi non esercitavano un potere assoluto in quanto molto importanti erano i maggiordomi o maestri di palazzo che avevano le funzioni di amministratori di proprietà terriere. Gli Ostrogoti riconquistarono l'indipendenza dopo la morte di Attila e si allearono con i bizantini i quali chiesero, in cambio di denaro, di respingere i barbari verso l'occidente. In compenso ottennero oltre la Pannonia e come garanzia tennero a Bisazio Teodorico il figlio del re il quale apprese dai bizantini l'arte della guerra e del governo. Zenone impone a Teodorico, nominato patricius, di conquistare l'Italia che tra il 476 e 489 è governata da Odoacre che non riesce a creare una forma stabile di monarchia nonostante collaborasse con la Chiesa e col personale amministrativo di Roma. Teodorico sconfisse Odoacre e dal 493 al 534 l'Italia diventa un regno romano-barbarico avente per capitale Ravenna. Teodorico collabora con le strutture romane, scegliendo uomini di grande cultura e fama come amministratori tentando di instaurare una convivenza pacifica garantendo libertà sia ai Goti che ai Romani ma, onostante questo, proibisce i matrimoni misti, vietò ai Goti di imparare il latino e difese l'arianesimo. Tollerò il cattolicesimo e favorisce il prosieguo del diritto romano per regolare i rapporti tra persone latine. Teodorico, temendo un attacco bizantino, cercò l'appoggio degli altri regni romano barbarici e per questo sposò la sorella di Clodoveo. Teodorico fallì clamorosamente: preoccupato della politica aggressiva dell'imperatore di oriente che mira a riconquistare l'Occidente, fece giustiziare tutti i suoi collaboratori ed arrivò anche ad imprigionare il papa, Giovanni I. Teodorico muore nel 526.

Glossario fondamentale

Arianesimo => dottrina elaborata da Ario e condannata a Nicea nel 325 che sosteneva l'inferiorità della natura divina del Logos (Cristo) rispetto a quella di Dio ritenendo che il Verbo di Dio fosse stato creato in seguito. Ariano non negava la Trinità ma subordinava il Figlio al Padre negandone la consustanzialità che verrà riformulata nel Credo Niceno Costantinopolitano. Per Ario Cristo era un semidio. 

Date importanti

455: Sacco di Roma per mano dei Vandali
476: Cade l'Impero Romano d'Occidente
476-489: In Italia governa Odoacre
478: Goti in Scizia
482-511: Regno di Clodoveo
493: Teodorico conquista Ravenna
493-534: l'Italia diventa un regno romano barbarico con capitale Ravenna
507: I Franchi sconfissero i Goti
526: Teodorico muore
527-565: Giustiniano Imperatore
535-553: Guerra Greco-Gotica
587-589: Conversione dei Visigoti al Cattolicesimo

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