Le danze medievali hanno lasciato moltissime tracce scritte e, se qualche chronicon dell'epoca ne parla, nessuno le descrive. A questa difficoltà vi si aggiunge il problema del deciframento musicale: la notazione musicale si faceva in quest'epoca tramite un pentagrama di quattro linee (e non di 5 come oggi), il che rende l'interpretazione delle frasi melodiche abbastanza aleatorie. Le fonti per una comprensione della danza in Europa durante il medioevo sono perciò limitate e frammentarie, composte perlopiù da qualche raffigurazione in dipinti e miniature; alcuni esempi possono essere le danze e le allusioni sparse nei testi letterari. In Italia, le primi descrizioni dettagliate della danza risalgono appena al 1450, dopo l'inizio del Rinascimento.
Ci sono molte forme di danze medievali:
Balade o ballata, vale a dire, un danza generica, di solito in file;
Rondeau, rotta, rondellus, o rond, cioè, una danza in cerchio;
Virelai (da virer, i.e. contorcersi), ovvero, una danza con movimenti a torsione;
Carola (termine generico), karol, querole, vale a dire, una danza in cerchio;
Estampie (secolo XIII).
Branle (secolo XIV).
Saltarello (secolo XIV).
Tresca (secolo XIV).
Basse danse (fine secolo XIV).
Tarantella (secolo XV).
Fonte: Wikipedia
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