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giovedì 16 agosto 2012

IL PODESTA'

Verona, Palazzo Cangrande (Palazzo del Podestà)
Autore: Pentti Helenius(PenttiH)
Il podestà era il titolare della più alta carica civile nel governo delle città dell'Italia centro-settentrionale durante il Medioevo. Nei secoli successivi e fino al 1918 il termine fu impiegato per designare il capo dell'amministrazione comunale, in particolare nei territori di lingua italiana soggetti al dominio dell'Impero austro-ungarico; il titolo fu ripreso durante il regime fascista con lo stesso significato. In Svizzera, il termine podestà indica a tutt'oggi il capo dell'amministrazione comunale nei comuni italofoni del Canton Grigioni, diversamente dai comuni del Canton Ticino dove è denominato sindaco. Il termine deriva dal latino potestas, col significato di autorità, potere, sovranità. La carica di podestà, la sua durata, nonché la residenza e il territorio di giurisdizione erano chiamati podesteria, in particolare durante il Medioevo e nei secoli successivi, più raramente durante il regime fascista.  La figura politica del podestà fu sostituita a quella del consiglio dei consoli che governava i Comuni medievali a partire dalla fine del XII secolo.
Tale carica, contrariamente a quella di console, doveva essere ricoperta da una persona non appartenente alla città che andava a governare (per questo era detto anche podestà forestiero), in modo da evitare coinvolgimenti personali nelle controversie cittadine e garantendo quindi l'imparzialità nell'applicazione delle leggi. Il podestà veniva eletto dalla maggiore assemblea del comune (Consiglio generale) e durava in carica, di solito, sei mesi o un anno. Doveva giurare fedeltà agli statuti comunali, dai quali era vincolato, e alla fine del mandato il suo operato era soggetto al controllo da parte di un collegio di sindaci. Nella pratica il podestà esercitava i poteri esecutivo, di polizia e giudiziario divenendo di fatto il più importante strumento di applicazione e controllo delle leggi, anche amministrative. Non aveva, invece, poteri legislativi né il comando delle milizie comunali che veniva affidato al capitano del popolo. Con il passare degli anni la carica di podestà divenne un vero e proprio mestiere esercitato da professionisti che cambiavano spesso sede di lavoro e ricevevano un regolare stipendio. Questo continuo scambio di persone e di esperienze, con il passare del tempo, contribuì a fare in modo che le leggi e la loro applicazione tendessero a diventare omogenee in città anche distanti tra loro, ma nelle quali avevano governato gli stessi podestà.

Fonte: Wikipedia

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