Oggi 22 febbraio si festeggia la Cattedra di San Pietro, il celeberrimo trono ligneo conservato in Vaticano venerato come sedia episcopale di San Pietro. Per secoli è stata ritenuta come il seggio da cui Pietro predicava ma la prima attestazione del culto rivolto al seggio si trova in alcuni importanti scritti di Sant'Antonio da Padova che in una predica dell'anno 1231 racconta la sua ostensione al popolo. Dal XIII secolo la cattedra è meta di pellegrinaggio e di culto infatti ogni 22 febbraio veniva portata in processione in Basilica, collocata su un altare ed esposta tutto il giorno alla venerazione dei fedeli, alcuni dei quali riuscivano anche a prendere delle piccole schegge come "souvenir". Fino alla metà del 1300 la Cattedra aveva un ripostiglio e per circa un secolo rimase in prossimità dell'ingresso alla Basilica dove vi rimase fino a poco prima del 1450, anno del Giubileo, quando fu spostata sopra l'altare di Sant'Adriano per poi essere rimossa definitivamente nel 1576. La Cattedra continuò ad essere trasportata da una parte all'altra della Basilica Vaticana fino a quando papa Alessandro VII la portò nell'abside incaricando Bernini a di creare un qualcosa che gli rendesse onore. Il 18 gennaio del 1666 la Cattedrà fu trasferita nella sua nuova sede.
La Catterdra è composta di tre parti:
- Gabbia esterna di legno del XIII secolo che la funzione di custodia della cattedra stessa
- Seggio di stampo carolingio di legno di rovere con fredi color avorio
- Pannello d'avorio con diciotto quadri che rappresentano le Dodici fatiche di Ercole e sei creature mostruose.
Sul pannello vi sono le ipotesi pià disparate: secondo alcuni la parte d'avorio sarebbe di età carolingia e questo potrebbe indentificare il trono di Carlo il Calvo donato a Giovanni VIII in occasione della sua incoronazione imperiale avvenuta a Roma nell' 875. Sappiamo infatti che Carlo il Calvo elargì doni in quantità al papa tra cui una splendida Bibbia miniata tutt'ora conservata presso la Basilica di San Paolo fuori le mura.
Vi sono altri esperti che affermano che il pannello sia in realtà stato realizzato in Egitto tra il III e IV secolo, tesi questa sostenuta da Margherita Guarducci che individuò elementi iconografici molto simili all'iconografia imperiale, particolarmente fiorente ai tempi di Costantino e Massimino. Per questo si pensa che il pannello d'avorio fosse la spalliera del trono dell'imperatore romano che si trovava presso Domus Faustae e che Costantino consegnò a Miliziade nel 313. Solo nel XIII secolo il pannello fu utilizzato per il trono donato da Carlo il Calvo. Mario D'Onofrio va controcorrente affermando che la Cattedra sia addirittura il trono di Carlo Magno portato a Roma non per donarlo al pontefice ma per attestare il suo dominio su Roma. La prova verrebbe dalla particolare affissione delle formelle d'avorio poste in modo da formare un dittico che avrebbe costituito la copertura esterna di un oggetto dall'immenso valore ossia due lastre argentee che raffigurano le mappe di Roma e di Costantinopoli che Carlo Magno lasciò in eredità alla Basilica di San Pietro.
Immagine tratta da Wikipedia, Autore: Ricardo Frantz
0 commenti:
Posta un commento