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mercoledì 12 febbraio 2014

NECROPOLI MEDIEVALE SCOPERTA A FIRENZE



Nell'area dove sorgono gli Uffizi, è stata trovata una necropoli alto medievale (V-VI secolo) con sessanta cadaveri messi in una posizione tale che è facile presupporre siano stati accatastati di urgenza (la loro particolare disposizione testa piedi). Questa straordinaria scoperta è stata compiuta durante i lavori per una nuova ala del museo e ci consente di fare luce su una catastrofe vera e propria che ha colpito Firenze. Secondo il soprintendente archeologico per la Toscana dott. Andrea Pessina «Ora i resti, su cui non sono stati riscontrati traumi mortali da ferita, e che sono stati portati alla luce con un lavoro di cinque , saranno sottoposti all'analisi del Dna e, per l'esatta datazione, all'esame del carbonio 14. Si potrà quindi accertare la causa della morte ovvero l'agente patogeno che la provocò, e potremo ottenere anche molte altre informazioni sugli abitanti dell'epoca, alimentazione, patologie e stress da lavoro».
E' facile pensare che l'epidemia fosse avvenuta durante un periodo molto caldo quando l'Arno si ritirava creando un ruolo praticabile grazie ai propri sedimenti. Nei secoli successivi, l'area venne utilizzata come zona di scarico dei materiali di risulta e la stratigrafia soprastante mostra un reticolato di materiali formati dal VII al XII-XIII secolo periodo in cui l'area fu urbanizzata. 

Questa scoperta ha fatto emergere un documento fondamentale, una vera e propria istantanea di una catastrofe che colpì Firenze e che contribuì ad un lunghissimo periodo di decadenza della città del Giglio. La particolare disposizione dei cadaveri ne è la prova: infatti quando si scopre una fossa simile è come sono messe le ossa che ci danno un quadro completo della situazione; le fosse comuni potevano ospitare anche più di dieci corpi inumati senza un preciso criterio, questo proprio a testimoniare una vera e propria emergenza. Spesso i cadaveri, seppelliti senza rituale e senza un minimo di accortezza, venivano gettati o calati nella fossa e messi uno accanto all'altro per guadagnare spazio che eventualmente veniva riempito dai bambini. La necropoli potrebbe risalire (ma per questo si attendono gli esami al radiocarbonio) all'epoca della peste giustinianea, il cui agente era Yersinia Pestis. Quella trovata nell'area levante degli uffizi, proprio sotto il salone di lettura della BIblioteca è stata definita, dagli studiosi, una "piccola Pompei" 

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