Partiamo da Santa Croce in Gerusalemme, luogo dove secondo la tradizione Elena, madre di Costantino che all'inizio non appoggiò minimamente la conversione del figliolo, fece portare le reliquie scovate a Gerusalemme tra cui un pezzo della spugna, chiodi della croce, il Titulus Crucis e frammenti della Vera Croce e per questo viene chiamata "Golgota dell'Occidente". Qui Hugues de Payns si recò per una prima missione per illustrare l'importanza dell'idea di ordine monastico che aveva in mente.
Ci spostiamo di poche centinaia di metri e andiamo a San Giovanni in Laterano che era molto più grande di ora infatti la strada che passa accanto alla basilica nel XII secolo tanto che il triclinium che ora possiamo vedere sulla destra della strada altro non era che parte finale di una lunga sala che era collegata alla basilica, pensate la maestosità incredibile! Qui fu concesso il privilegio dell'Omne Datum Optimum con cui fu sancita la totale indipendenza dell'ordine templare grazie a papa Innocenzo II.
Il Colle Aventino è il luogo templare per eccellenza. A piazza dei Cavalieri di Malta sorge oltre allo splendido portone da cui è possibile ammirare San Pietro il palazzo principale degli stessi cavalieri, un monastero molto povero che fungeva anche da fortezza e dimora.
Terminiamo il nostro viaggio a San Pietro, presso la tomba di San Pietro e luogo principale per il pellegrinaggio. A San Pietro troviamo Bonifacio VIII che nel 1300 proclamò il primo giubileo della Storia. Come antefatto importante ricordiamo che nel 1291 Acri cadde definitivamente quindi mantenere un ordine monastico cavalleresco che stava diventando "uno stato nello stato" era ormai inutile. Jacques De Molay, ultimo Gran Maestro dei Templari cercò di convincere Bonifacio VIII a tenere in piedi l'ordine in cambio dell'aiuto dei cavalieri contro i Colonna acerrimi nemici di papa Caetani. Bonifacio e i Templari erano un tutt'uno diventando una sorta di guardia del corpo del pontefice. Tutto questo fino a quando, pochi giorni dopo il celeberrimo Schiaffo di Anagni, Bonifacio VIII morì. I Templari iniziarono ad essere vessati e perseguitati sia per motivi politici che economici fino alla loro "soppressione" nel 1312 e al rogo del 1314 che sancì la fine di Jacques De Molay e con lui dell'Ordine Templare. L'autrice ha raccontato di quando trovo la Pergamena di Chinon con cui il pontefice Clemente V perdonò i cavalieri Templari senza, tuttavia, annullando la Vox in Excelso del 1312 con cui invece sancì la fine politica del Tempio.
Il libro della Frale è una guida davvero molto particolare sia per chi ama Roma sia per chi ama i templari e non è così impossibile creare un percorso turistico segnalando i luoghi più interessanti del libro. Il testo è edito da Il Mulino per la collana Ritrovare l'Italia.
Itinerario "Andare per la Roma dei Templari"

Via Pavia 106, Roma
Tel. e Fax 0664465725
laltracittaroma@gmail.com
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