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martedì 7 maggio 2013

ABBAZIA DI FULDA

L'Abbazia di Fulda è un'abbazia benedettina situata presso Fulda, in Germania, e fu fondata nel 747 da San Sturmio, discepolo di San Bonifacio, proprio per contenere le reliquie di quest'ultimo. Arricchita per volontà di Carlo Magno, l'abbazia di Fulda adottò la regola benedettina. Nel 751 papa Zaccaria sottrasse l'abbazia a tutte le giurisdizioni episcopali, ponendola sotto il diretto controllo papale. L'Abbazia di Fulda venne fondata il 12 marzo 747 da San Sturmio, discepolo di San Bonifacio. Una volta che Sturmio ebbe preso solennemente possesso delle terre su cui poi sorse l'abbazia, egli vi elevò la croce in segno di cristianità. L'erezione del monastero e della chiesa avvennero sotto personale direzione di San Bonifacio e vennero dedicati al Redentore. San Bonifacio in persona nominò Sturmio quale primo abate della nuova fondazione monastica con l'intento di farne anche un luogo di formazione per nuovo personale religioso in Germania, all'epoca ancora poco cristianizzata. Il governo dell'abbazia venne preso a modello da quella di Monte Cassino e Sturmio stesso si recò in Italia nel 748 per esprimere all'Abbazia di Montecassino la volontà di affiliarsi ad essa. Per assicurare l'assoluta autonomia alla nuova abbazia, Bonifacio ottenne da Papa Zaccaria il privilegio, datato al 4 novembre 751, di renderla un'immediatezza della Santa Sede che la rimuoveva da ogni altra giurisdizione episcopale il che gli garantì anche il possesso di territori in Turingia ed in Sassonia. Dal 765 Fulda venne patrocinata da Carlomanno e poté quindi aprire anche una scuola pubblica. Bonifacio, "Apostolo dei Germani", venne sepolto proprio a Fulda dopo il suo assassinio nel 754 in Frisia. Questo fece di Fulda una delle principali mete di pellegrinaggio della Germania e portò prestigio alla fondazione oltre a molti benefici materiali e doni. Gli abati di Fulda, dal X secolo, divennero abati generali dei Benedettini in Germania. Fulda fu il centro della riforma monastica durante il regno di Enrico III. Nel XII secolo, gli abati divennero cancellieri imperiali e nel 1220 vennero elevati al grado di principi del Sacro Romano Impero per merito dell'Imperatore Federico II. L'edificio prende a modello l'antica basilica di San Pietro in Vaticano, a Roma. La chiesa presenta un corpo longitudinale di tre navate con copertura lignea a capriate. La novità principale è la presenza di un secondo abside contrapposto a quello principale, che era una sorta di cappella in cui erano conservate le reliquie di San Bonifacio;  inoltre presente una cripta situata sotto la zona presbiteriale. Questa chiesa, ora distrutta, presentava un grande transetto continuo posto sul lato ovest, sporgente rispetto alle navi minori, dotato di testate con pareti o intercolumni divisori. Il richiamo all'organismo del S.Pietro costantiniano è evidente sia nel collocamento che nel posizionamento delle sue parti. Altra innovazione apportata negli anni 817-819 insieme alla costruzione del transetto è quella dell'aggiunta di un secondo abside ad oriente, direttamente a contatto con il transetto, così l'altro presbiterio venne utilizzato come santuario delle reliquie di San Bonifacio. L'aggiunta della seconda abside comportò la mancanza della porta di ingresso sull'asse di simmetria dell'edificio, le porte furono poste ai lati o sulle testate delle absidi, così facendo si ecludeva al visitatore la possibilità di avere una visuale completa dell'interno e di seguire un percorso programmato con un preciso itinerario con visionni casuali e occasionali. Le due absidi contrapposte sono una diversità per l'architettura carolingia, incidono sull'interno dando un diverso effetto prospettico alle file di colonne allineate lungo la navata. La seconda abside elimina il senso unico di lettura dell'interno con la presenza di una nuova fuga prospettica, che è inversa alla prima.

Fonte: Wikipedia

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