I Racconti di Canterbury, è una raccolta di racconti scritti da Geoffrey Chaucer nel XIV secolo (due di questi in prosa, i rimanenti in versi). Alcune storie sono contenute all'interno di una cornice narrativa, narrata da un gruppo di pellegrini durante un pellegrinaggio dal Southwark a Canterbury, per visitare il santuario di San Tommaso Becket presso la Cattedrale di Canterbury. Chaucer iniziò a scrivere l'opera intorno al 1387, con l'intenzione di far raccontare ad ogni pellegrino quattro storie differenti: due sulla via per Canterbury e le rimanenti altre due sulla via del ritorno. I Racconti di Canterbury sono scritti in inglese medievale. La tradizione vuole che l'opera sia stata scritta nel cosiddetto periodo inglese dell'autore, intorno alla fine degli anni 1380: ciò di cui si è concordi è la datazione di gran parte delle novelle dopo il 1388; Chaucer termina poi la scrittura dell'opera nell'ultimo decennio del XIV secolo, lasciando l'opera incompiuta, a causa della morte che lo colpì nel 1400. I Racconti però non furono terminati solamente per questioni di tempo: l'autore infatti sembra che abbia visionato e rimaneggiato più volte l'opera, aggiungendo anche nuovi racconti in diverse occasioni. Dal prologo si può ricavare il numero esatto, centoventi, delle storie che i pellegrini dovevano raccontare: è annunciato dall'oste Harry Bailly, spiegando che ognuno avrebbe dovuto raccontare quattro storie, due sulla via per Canterbury e le rimanenti due lungo la via del ritorno. Questa però non è necessariamente l'opinione di Chaucer stesso, il quale appare come l'unico personaggio a raccontare più di una storia: si può dedurre il numero delle novelle data la non conclusione dell'opera. I personaggi, introdotti dal Prologo Generale del libro, raccontano storie molto importanti sul piano culturale. I temi delle storie sono vari e includono topoi letterari come l'amore cortese, avarizia e tradimento. I generi inoltre variano anch'essi e includono il genere del romanzo, il lai bretone, il sermone e la favola. Nonostante ci siano più cornici sovrapposte, non ci sono singole strutture poetiche nell'opera; Chaucer utilizza una varietà di schemi metrici, soprattutto per l'esiguo numero di racconti in prosa (solamente due). I racconti sono uniti da una cornice narrativa.
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