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mercoledì 4 dicembre 2013

PICCOLE CURIOSITA' SU ALCUNE ELEZIONI PONTIFICALI

Papa Benedetto IX, tra il 1032 e il 1048, fu papa per tre volte: una prima volta nel 1032, ma nel 1044 fu cacciato dal trono di Pietro; tornò in carica il 10 aprile 1045, condannando il suo successore Silvestro III come antipapa ed usurpatore; poi, il 1º maggio successivo, vendette la carica, forse per desiderio di sposarsi, al prete Giovanni "Graziano" de' Graziani, suo padrino; fu poi rieletto un'altra volta quando quest'ultimo ammise il peccato di simonia.

Giovanni XII e Leone VIII furono entrambi papi per due volte: Giovanni XII (Ottaviano dei Conti di Tuscolo) fu deposto dall'imperatore Ottone I il 4 dicembre 963. Gli successe lo stesso giorno il protoscriniarius Leone, ma Ottaviano ridivenne papa due mesi dopo, quando il 26 febbraio 964 depose Leone VIII, reinsediò sé stesso e scomunicò il rivale. Morto Giovanni il 14 maggio 964 e rimasto Leone, deposto e dimesso dallo stato clericale, fu eletto il diacono Benedetto Grammatico. Il deposto e ormai semplice laico Leone però, per volere di Ottone I, il 23 giugno 964 riuscì a deporre Benedetto V e a reinsediarsi. Benedetto non fu però scomunicato per intervento dell'imperatore. Come Giovanni XII fece con Leone VIII, così Leone VIII fece con Benedetto V. Una più corretta successione di questi tre papi sarebbe: Giovanni XII (955-964), Benedetto V (964), Leone VIII (964-965), facendo durare il pontificato di Giovanni tutta la sua vita senza contare la sua (forse invalida) deposizione, e facendo partire quello di Leone solo dalla deposizione/abdicazione di Benedetto.

Secondo una leggenda, al conclave del luglio 1276, nel quale fu eletto papa Adriano V, inizialmente la maggior parte dei voti furono a favore dell'elezione del cardinale Vicedomino Vicedomini, parente del defunto papa Gregorio X. Egli, però, morì il giorno dopo l'elezione, senza che essa potesse essere formalizzata.

Nel 1595 Arnoldo Wion, un monaco benedettino, ritrovò e inserì un particolare scritto all'interno della sua opera 'Lignum vitae', noto come la profezia dei Sovrani Pontefici (Prophetia de Summis Pontificibus), o più comunemente Profezia di Malachia, attribuendolo a san Malachia, vissuto nel XII secolo. Secondo Wion, Malachia avrebbe redatto una sorta di elenco cronologico dei Papi, a partire da Celestino II. Le brevi frasi in latino, ognuna di esse associata a un papa, li descrivono piuttosto bene proprio fino agli anni in cui si dice che fu ritrovata questa profezia. Subito dopo le descrizioni appaiono essere piuttosto vaghe. Dopo l'ultimo papa, il centoundicesimo, Malachia avrebbe preannunciato anche la fine del mondo con questa frase: "La città dai sette colli sarà distrutta e il Giudice terribile giudicherà il popolo". E l'ultimo successore di Pietro, stando alla lista e alle indicazioni riportate da Malachia, sarebbe Pietro Romano.

Fonte: Wikipedia

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