Non si tratta di una minestra ma di una tecnica di cottura. In questa ricetta tutti gli ingredienti vanno cotti separatamente. Si pulisce il cappone e lo si cuoce in due bottiglie di vino rosso mischiato a mezzo litro di acqua. Salare e portare a ebollizione e schiumare. Ridurre la fiamma al minimo, appena levato il bollore, e cuocere dai 30 ai 45 minuti se è pollo, di più se è cappone. Lo si scola e lo si taglia a pezzi, togliendo un petto e il fegato che vanno frullati insieme a 100 gr. di mandorle sbucciate. Stemperare il frullato con l’acqua di cottura fino a ottenere un liquido denso e farlo bollire per amalgamarlo ulteriormente. A parte frullate un quarto di cucchiaino di zenzero, altrettanto di cannella, un pizzico di chiodi di garofano e di malaga in polvere, un quarto di grappolo di pepe lungo e 4 o 5 chicchi di malagueta, il tutto mischiato in 7 cl di buon aceto. Quando la crema del petto e del fegato sono pronte aggiungere questa miscela di spezie e riportare a ebollizione. Aggiustare il condimento anche di sale. Rosolare nello strutto i pezzi di pollo, scolarli sulla carta da cucina e servirli ricoperti della salsa ottenuta precedentemente. È possibile sostituire il cappone con un pollo ruspante, ma in questo caso la cottura della carne richiederà circa 30-40 minuti.
Fonte: Medioevo.it
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