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lunedì 29 dicembre 2014

SINGOLARE PRESEPE ALLESTITO NELLA VITERBO SOTTERRANEA


Lo scorso anno la Macchina di Santa Rosa è diventata patrimonio immateriale dell'umanità. Per ricordare il riconoscimento UNESCO “Tesori d'Etruria”, -spiega il presidente Sergio Cesarini- ha voluto dedicare a Santa Rosa il presepe della Viterbo Sotterranea con la ricostruzione in miniatura de “la Crocetta” il suggestivo quartiere della “Città dei Papi”, legato alla Santa viterbese. Per questo lo spettacolare presepe, (che occupa una superficie di 20 metri quadrati)  è ambientato tra i monumenti di Piazza della Crocetta. Il presepe si può ammirare tutti i giorni, con orario continuato, dalle ore 9.30 alle 20. Nel presepe ricostruita anche la bellissima fontana della Crocetta, databile al XIII secolo. La leggenda la lega ad un miracolo operato dalla Patrona di Viterbo, che nei pressi della fonte ricompose i cocci di una brocca per l'acqua accidentalmente rotta da una sua compagna. 
Una spettacolare scenografia, un ottimo gioco di luci, unitamente alla bellezza della Viterbo Sotterranea rendono questo prepese, oltre che unico, anche molto suggestivo per i numerosi visitatori provenienti dall'Italia e dall'estero. Dando uno sguardo alla storia dell'antico quartiere viterbese, una pergamena, con un atto di compravendita risalente al 1076, testimonia le origini antichissime della piccola chiesa di S. Maria del Poggio, detta della Crocetta. Qui trovò la prima sepoltura il corpo di Santa Rosa, poi trasferito nel santuario oggi a lei dedicato. La denominazione della chiesa fu cambiata in Crocetta nel corso del XVII secolo, quando venne annessa tra le proprietà dei religiosi Crociferi, Ministri degli Infermi. Nella Piazza della Crocetta si trova una delle più antiche Case dell'ordine fondata nel 1603 da S. Camillo de Lellis. Questa piazza è famosa per la Patrona di Viterbo, Santa Rosa, infatti alla sua morte fu sepolta nella nuda terra del cimitero di Santa Maria in Poggio, detta oggi della Crocetta. Le Autorità Cittadine ed il Clero chiesero al Papa Innocenzo IV di promuovere il processo di canonizzazione di Rosa, venne anche deciso di darle una più onorata sepoltura all'interno della chiesa di Santa Maria in Poggio dove vi rimase per alcuni anni.
Nel 1254 il Papa, Alessandro IV, non sentendosi più sicuro a Roma, teatro di tumulti tra le varie famiglie in lotta per il predominio sul territorio, decise di trasferire la Sede Papale a Viterbo, cosa che si realizzò nel 1257. Dopo qualche tempo dalla sua venuta sogna Rosa per ben tre volte. In queste apparizioni la giovane disse al Papa di far trasferire il proprio Corpo nel vicino Monastero delle Clarisse, a fianco alla chiesa di S. Damiano (oggi S. Rosa) dove in vita aveva inutilmente chiesto di potere entrare.

Per ulteriori informazioni:
Viterbo Sotterranea, 0761.220851

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