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lunedì 1 dicembre 2014

LA LOTTA ICONOCLASTA VISTA DA ROMA - VITA DI GREGORIO II. TRATTO DAL LIBER PONTIFICALIS


Leone III l'Isaurico  iniziò una lunga politica totalmente contraria all'uso delle immagini in ambito religioso inasprendo, come se ce ne fosse bisogno, il contrasto già in atto tra Roma e Costantinopoli. Solamente il Concilio di Nicea nel 787 e i suoi decreti conciliari, posero fine alla diatriba revocando tutte le norme che proibivano il culto delle immagini. La testimonianza che segue è tratto dal Liber Pontificalis

Leone III Imperatore decreta che in nessuna chiesa sia conservata l'immagine di un santo, di un martire o di un angelo: affermava infatti che esse erano tutti maledette. Se il pontefice non impedisce che ciò sia eseguito, avrà la grazia dell'imperatore; se però continuerà ad opporsi con forza, sarà rimosso dalla sua dignità. Pertanto, poichè il pio pontefice Gregorio disprezza il profano comando del principe e a questo punto si arma contro l'imperatore quasi come un nemico, rigettiamo la sua eresia e mettiamo in guardia ovunque i cristiani, affinchè badino a non far nascere tale empietà. Tuttavia, profondamente commossi, tutti gli eserciti della Pentapoli e delle VEnezie resistono al comando degli imperatori. 

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