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giovedì 15 marzo 2012

IL SOLE

La magnificenza e la perfezione del Sole macrocosmico sono evidenti quando il regale Febo sosta al centro esatto del cielo sul suo carro di trionfo e lascia ondeggiare i suoi capelli d'oro. Quale unico sovrano visibile, egli detiene lo scettro reale e l'intero governo del mondo.»
(Fludd, Mosaical Philosophy, Londra, 1659)





Per Keplero, mistico e astronomo, le sette sfere dei pianeti rappresentano rispetto al loro centro, il Sole, «ciò che processi mentali e discorsivi complessi rappresentano rispetto a una semplice  visione intellettuale». (Harmonices Mundi, Linz, 161g, ed_ Lipsia, 1925). Nel 1507, ricercando le ragioni dell'imprecisione dei calendari dell'epoca, Copernico era giunto alla conclusione che sarebbe stato più facile compilare le tabelle dei calendari sulla base di un  sistema eliocentrico. Poteva richiamarsi a numerosi astronomi e filosofi antichi quali Aristarco di  Samo (300 a.C. c.), Eraclide Pontico, Nicete di Siracusa o Ecpanto, il pitagorico.  Al centro di tutte le cose risiede il Sole. Potremmo mai trovare posizione migliore nel più bello tra i templi, da cui questo lume può illuminare ogni cosa in una volta sola? A ragione lo si definisce il  Lume, la Mente, il Sovrano dell'universo. Per Hermes Trismegisto egli è il Dio invisibile, l'Elettra di Sofocle lo chiama l'Onniveggente. Cosi il Sole siede sul suo trono regale e dirige i  suoi figli che gli ruotano attorno.» (JII. Copernico, De revolutionibus orbium caelestium, 1543) 



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