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domenica 24 febbraio 2013

ANGELUS

L'Angelus è una preghiera cattolica in ricordo del mistero dell'Incarnazione. Il nome deriva dalla parola iniziale del testo in latino, Angelus Domini nuntiavit Mariae. Consiste di tre brevi testi che raccontano tale episodio, recitati come versetti e responsorio ed alternati con la preghiera dell'Ave Maria. Tale devozione viene recitata tre volte al giorno, all'alba, a mezzogiorno ed al tramonto. In tali orari una campana, talvolta detta "campana dell'Angelus" o "campana dell'Ave Maria", viene suonata. L'origine di questa pratica devozionale è da collocarsi, probabilmente, nei monasteri medievali. Mentre i monaci coristi cantavano le ore liturgiche, composte essenzialmente di salmi (conosciuti a memoria) e di antifone (lette dai codici esposti sui plutei), i conversi, spesso illetterati, interrompevano le loro occupazioni manuali e si univano alla preghiera. Le antifone variabili dell'ufficiatura erano sostituite da quelle fisse che commemoravano l'Incarnazione, mentre i tre salmi delle ore minori erano sostituite dall'Ave Maria. Un versetto e un'orazione concludevano la breve ufficiatura. L'istituzione ufficiale dell'Angelus viene da alcuni attribuita a Papa Urbano II, da altri a Papa Giovanni XXII. La recita tripla è ratificata anche dal re Luigi XI di Francia, il quale nel 1472 ordinò che fosse recitata tre volte al giorno. Alcune emittenti radiofoniche e televisive, anche in Eurovisione, trasmettono la recita dell'Angelus: ogni domenica il Papa a mezzogiorno tiene un breve discorso al termine del quale recita l'Angelus.

V/. Angelus Domini nuntiavit Mariæ,
R/. Et concepit de Spiritu Sancto.

Ave Maria, gratia plena, Dominus tecum. Benedicta tu in mulieribus, et benedictus fructus ventris tui, Jesus.
Sancta Maria, Mater Dei, ora pro nobis peccatoribus, nunc et in hora mortis nostræ. Amen.

V/. "Ecce Ancilla Domini."
R/. "Fiat mihi secundum Verbum tuum."

Ave Maria, gratia plena...

V/. Et Verbum caro factum est.
R/. Et habitavit in nobis.
 
Ave Maria, gratia plena...

V/. Ora pro nobis, Sancta Dei Genitrix.
R/. Ut digni efficiamur promissionibus Christi.

Oremus: Gratiam tuam quæsumus, Domine, mentibus nostris infunde; ut qui, angelo nuntiante, Christi Filii tui Incarnationem cognovimus, per passionem eius et crucem, ad resurrectionis gloriam perducamur.
Per eundem Christum Dominum nostrum. Amen.

Al termine dell'Angelus si recita il Gloria Patri per tre volte ed il Requiem aeternam una volta.

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V/. L'angelo del Signore portò l'annuncio a Maria,
R/. ed ella concepì per opera dello Spirito Santo.

Ave, Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

V/. "Ecco sono la serva del Signore."
R/. "Avvenga in me secondo la tua parola."
 
Ave Maria, piena di grazia...

V/. E il verbo si fece carne.
R/. E venne ad abitare in mezzo a noi.

Ave Maria, piena di grazia...

V/. Prega per noi santa madre di Dio.
R/. Perché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo: Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre, tu che, all'annuncio dell'Angelo, ci hai rivelato l'incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore. Amen.


Al termine dell'Angelus si recita il Gloria al Padre per tre volte ed il Requiem aeternam una volta. Talvolta è in uso aggiungere anche la recita del Angelo di Dio. Nella versione presente nel Catechismo della Chiesa Cattolica al termine si recita solo il Gloria al Padre.

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