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lunedì 11 febbraio 2013

LE ALTRE RINUNCE PAPALI

Papa Clemente I (in carica dal 88 al 97 Dc), rinunciò alla carica a favore di Evaristo, perché arrestato ed esiliato non voleva che i fedeli rimanessero senza una guida spirituale. Analogamente, Papa Ponziano(in carica dal 230 al 235 Dc) abdicò, perché mandato in esilio, a favore di Papa Antero. Papa Silverio (in carica dal 536 al 537 Dc) fu costretto ad abdicare in favore di Papa Vigilio. Più movimentata la vicenda di Benedetto IX (dal 10 marzo a 1° maggio 1045), al Soglio pontificio. Dapprima rinunciò a favore di Silvestro III. In seguito riprese la carica per poi venderla a Gregorio VI, che venne accusato di averla acquisita illegalmente rinunciando a sua volta. Il caso più conosciuto risale al Medioevo con Papa Celestino V (detto il Papa del gran rifiuto) che rimase in carica dal 29 agosto al 13 dicembre 1294. A seguito della sua rinuncia fu eletto Papa Bonifacio VIII mentre Celestino V si ritirava a vita eremitica sino alla morte. Celestino V, di fazione politica opposta a Dante Alighieri, fu inviso al poeta che lo mise nel girone degli ignavi:
"Poscia ch’io v’ebbi alcun riconosciuto,
vidi e conobbi l’ombra di colui
che fece per viltade il gran rifiuto"
(Inferno III, 58-60)
L’ultimo Papa ad abdicare risale al XV° secolo. Si tratta di Papa Gregorio XII (in carica dal 1406 al 1415) che visse nel cosiddetto scisma d’occidente nel quale, tra lotte e contese, regnarono contemporaneamente ben tre Papi (Gregorio XII – Papa di Roma, Benedetto XIII – Papa di Avignone e l’antipapa Giovanni XXIII). Con il Concilio di Costanza, l’Imperatore Sigismondo che lo presiedeva intimò ai tre pontefici di abdicare. Ma solo Papa Gregorio XII ubbidì. Mentre Benedetto XIII si rifiutò e fu deposto così come Giovanni XXIII che si diede alla fuga. Poi si attese la morte di Gregorio XII per rieleggere il suo successore che divenne Martino V.

Fonte: TGCOM

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