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mercoledì 20 febbraio 2013

LA FIGURA DEL CAMERLENGO

Camerlengo è un titolo utilizzato nell'ordinamento della Chiesa cattolica per indicare alcune eminenti figure del clero. Solitamente quando si parla di "camerlengo" si intende tuttavia il cardinale Camerlengo di Santa Romana Chiesa, che ha il principale compito di presiedere la Sede vacante nel periodo tra la fine di un pontificato e la conclusione del conclave in cui viene eletto il pontefice successivo.
Il termine deriva dal latino medievale camarlingus, a sua volta derivato del franco kamerling, che significa "addetto alla camera del sovrano". La figura del camerlengo sorse nel XII secolo: egli veniva detto camerarius, ed era responsabile dell'amministrazione delle finanze della Curia e dei beni temporali della Santa Sede, la cosiddetta camera thesauraria. Il camerlengo è sempre stato un alto prelato e, dal XV secolo, tale incarico è sempre stato ricoperto da un cardinale. Il cardinale "camerlengo" di Santa Romana Chiesa ricopre fondamentalmente due incarichi: in primo luogo, quando il pontefice è in viaggio, o assente, amministra i beni temporali. Alla morte del pontefice (o in caso di rinuncia), come incarico speciale, presiede invece il periodo della cosiddetta Sede vacante. In caso di morte del pontefice, il suo primo compito consiste nel verificare che il papa sia realmente morto, chiamandolo tre volte con il nome di battesimo. Nel caso in cui non riceva risposta ne dichiara la morte con la formula Vere Papa mortuus est. Probabilmente questa formula di accertamento della morte è stata usata per l'ultima volta dal cardinal camerlengo Pecci (futuro Papa Leone XIII) sulla salma di Pio IX morto nel 1878. Per secoli il protocollo aveva previsto inoltre che il camerlengo picchiettasse la fronte del pontefice con un martelletto d'argento recante lo stemma papale: questo gesto ora è sostituito con il semplice stendere un velo sul viso del defunto. Successivamente il camerlengo rimuove l'anello del pescatore dal dito anulare della mano destra del defunto pontefice e ordina che il sigillo papale presente sull'anello venga infranto. Egli pone infine i sigilli allo studio e alla camera da letto del papa e dà comunicazione del decesso al cardinale vicario di Roma, al quale ufficialmente spetterà "renderla nota al popolo". Spetterà invece al Decano del Collegio Cardinalizio, una volta informato dal camerlengo o dal Prefetto della Casa Pontificia del decesso del pontefice, darne notizia ai cardinali e convocarli a Roma per eleggere il nuovo successore di Pietro. Sarà sempre compito del decano comunicare l'avvenuto decesso al corpo diplomatico e ai capi di stato del mondo. Da quel momento comincia il periodo della Sede vacante: iniziano i preparativi per i funerali e i nove giorni consecutivi di lutto dello stato (novendiali); successivamente vengono avviati i lavori del conclave per eleggere il nuovo papa. Durante la Sede vacante lo stemma del camerlengo, pur rimanendo con i trenta fiocchi rossi che spettano ai cardinali, è sormontato dal gonfalone papale (o basilicale), attraversato dalle chiavi pontificie, sopra il consueto galero (il cappello cardinalizio). Il camerlengo durante questo periodo ha anche facoltà di battere "moneta" che, pur avendo corso legale, non si troverà mai in circolazione, essendo destinata esclusivamente all'acquisto da parte dei collezionisti; su di essa sono riportati il suo stemma, la dicitura "Sede vacante" e, in latino, l'anno di conio o millesimo. Sempre durante la Sede vacante, a lui è affidata la gestione delle questioni quotidiane della Chiesa con l'assistenza di tre cardinali; essi sono estratti a sorte ogni tre giorni, uno per ciascun Ordine (vescovo, presbitero e diacono), tra i cardinali già convenuti a Roma, e formano la cosiddetta "Congregazione particolare". Le questioni più importanti invece devono essere trattate con l'assemblea generale dei cardinali, detta "Congregazione generale".

Fonte: Wikipedia

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