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venerdì 6 aprile 2012

LA BATTAGLIA DI GRUNWALD

La battaglia di Grunwald o battaglia di Tannenberg (chiamata anche Battaglia di Zalgiris dai lituani, e Battaglia di Tannenberg/Stebark dai tedeschi) ebbe luogo il 15 luglio 1410. Fu combattuta nelle piane tra i villaggi di Grunwald, Stębark (Tannenberg) e Łodwigowo - quindi nello Stato dell'Ordine Teutonico. Fu una battaglia tra due alleanze: da una parte vi era l'alleanza polacco-lituana, coadiuvata dai cechi, ruteni e tatari, sotto il comando del re di Polonia e del granduca di Lituania, Ladislao II di Polonia (circa 30.000 unità). Sull'altro fronte vi erano le forze dell'Ordine Teutonico e alcune unità provenienti dall'Europa occidentale (circa 20.000 soldati) comandati dal Gran Maestro dell'Ordine Teutonico Ulrich von Jungingen.
 Dopo l'iniziale fallimento dello sfondamento del fianco sinistro delle forze teutoniche, la cavalleria leggera lituana fu costretta a ritirarsi nelle paludi. Ladislao ordinò quindi un assalto con tutte le forze sul fianco sinistro e finalmente le linee nemiche vennero infrante dalla cavalleria pesante. Nel 1407 fu eletto come Gran Maestro dell'Ordine Teutonico Ulrich von Jungingen che attuò, due anni dopo, un'offensiva verso la Samogizia lituana che era inserita come un cuneo nelle regioni soggette all'Ordine e ne separava la parte orientale da quella occidentale. Per assicurarsi il fianco della sua futura marcia verso oriente l' esercito Teutonico occupò le terre polacche di Dobrin. L'aggressione generò un'alleanza tra il Regno di Polonia e il Granducato di Lituania. L'esercito Polacco-Lituano si riunì probabilmente a nord di Varsavia e iniziò la marcia verso il nord. I Polacco-Lituani puntavano direttamente sulla capitale dello Stato teutonico Marienburg, ma a causa delle azioni di disturbo della cavalleria teutonica dovettero piegare verso est per poter attraversare il fiume Drweca in condizioni di sicurezza. Passato il fiume giunsero, il 15 luglio del 1410, nella piana compresa tra i villaggi di Grunwald, Tannenberg e Ludwigsdorf dove incontrarono l' esercito Teutonico. L'Ordine Teutonico metteva in campo circa 20.000 uomini; di questi 8.000 erano mercenari, 11.000 provenivano dalle città e dalle milizie, i cavalieri appartenenti all'Ordine erano circa 1.000. I Polacco-Lituani schieravano circa 30.000 soldati tra Lituani, Polacchi, Boemi, Magiari, Moldavi, Russi e mercenari tartari. Il punto di forza dell'esercito era costituito dalla cavalleria pesante polacca, sotto forma di Ussari Alati. le rimanenti truppe erano assai eterogenee e male armate, oltre a essere scarsamente affidabili. I Polacco-lituani si schierarono su tre linee, la fanteria in prima linea poi la cavalleria leggera e infine quella pesante. Anche i Teutonici si schierarono dapprima su tre linee, ma poi lo stesso Gran Maestro rischierò l'esercito su due linee più ampie, con davanti la cavalleria e dietro la fanteria. Nessuno dei due contendenti schierò le proprie rozze artiglierie, forse a causa del terreno fangoso che ne impediva lo spostamento. La battaglia vera e propria, preceduta da alcune schermaglie tra le cavallerie leggere avversarie, cominciò alle nove del mattino, quando la cavalleria leggera lituana attaccò sull'ala destra. L'attacco però fallì e la cavalleria lituana fu respinta contro le linee dei fanti russi e tartari, scompaginandole. I Polacchi fecero allora intervenire la loro fanteria sulla destra per contrastare la controcarica teutonica. Allora i Teutonici spostarono truppe a sinistra per attaccare il fianco nemico rimasto scoperto. In realtà la ritirata della cavalleria lituana era stata solo simulata al fine di allontanare dal centro della battaglia la cavalleria pesante avversaria. I cavalieri teutonici non riuscirono a raggiungere le troppo veloci cavallerie lituane e si trovarono impegnati in una confusa e inconcludente mischia con le fanterie nemiche, i cavalieri lituani poterono così disimpegnarsi e riorganizzarsi. A questo punto, frazionato l'esercito teutonico, i Polacchi attaccarono sulla sinistra, dove ora si trovavano in superiorità. Ma i cavalieri teutonici riuscirono ad allontanarsi dalla mischia in cui erano coinvolti e per tre volte seppero caricare e respingere gli attacchi che i nemici portavano sulla sinistra. Lo stesso Gran Maestro entrò direttamente in combattimento con la sua scorta. Respinti i nemici la cavalleria pesante teutonica stava tornando sulla destra, per ricongiungersi con il resto dell'esercito, ma fu attaccata dai cavalieri corazzati polacchi (che erano stati tenuti in riserva) e dai cavalieri lituani (che si erano riorganizzati dopo il primo assalto). A questo punto avvenne la prima strage; infatti i cavalieri Teutonici, completamente sfiancati dopo gli scontri precedenti, non risposero all'ordine di controcarica dove molti caddero addirittura al suolo con i loro cavalli. Polacchi e Lituani in breve tempo distrussero quasi completamente la cavalleria nemica, ormai costretta a combattere appiedata. Ottenuto questo successo i Polacchi attaccarono in massa il resto dell'esercito nemico: le fanterie (già piuttosto logorate negli scontri precedenti) e i pochi cavalieri superstiti (che combattevano appiedati e appesantiti dalle ingombranti armature). In questa fase caddero tutti i comandanti Teutonici, tra cui il Gran Maestro.

Fonte: Wikipedia

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