La colomba pasquale è una vera e propria eccellenza culinaria italiana le cui origini risalgono addirittura al Medioevo. La leggenda più di moda è quella di San Colombano al quale fu offerto un pranzo luculliano dopo il suo arrivo probabilmente a Pavia o a Milano nel 612. Era un venerdì, e Colombano decise di non mangiare tutto quel ben di Dio. Teodolina, regina longobarda, non comprese il suo rifiuto e vi rimase molto male. Colombano decise di ritrattare la sua decisione affermando che avrebbe mangiato solo dopo la benedizione del pasto, e così fece: al segno della croce la carne si trasformò in una colomba bianca che rimase anche il suo Simbolo iconografico. Colpita dalla santità dell'uomo, la regina donò il territorio di Bobbio dove nacque la meravigliosa Abbazia di San Colombano
Un'altra leggenda longobarda vuole la paternità del famoso dolce pasquale.
Si narra che nel VI secolo Alboino, famoso re dei Longobardi,dopo aver conquistato Pavia nel 527 ricevette molti doni dagli abitanti tra cui spiccavano 12 fanciulle di bell'aspetto nella speranza che l'ira del re si placasse dato che stava meditando di trucidare la popolazione e di incendiare la città. All'improvviso gli si avvicinò un uomo anziano che donò al re un cesto pieno di pani e dolci dicendo: "mio sire, le porto queste colombe come segno di pace nel sacro giorno di Pasqua". Il re ne rimase talmente estasiato che sancì la pace immediata giurando di rispettare sempre le colombe che simboleggiavano la pace. E proprio per questo motivo, Pavia fu salva e con lei anche i suoi abitanti.
Una leggenda, sempre medievale, riposta alla battaglia di Legnano, quando ben tre colombe si posarono sulle insegne lombarde portando fortuna all'esercito di Carroccio che sconfisse le temibili armate dell'imperatore Federico Barbarossa.
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