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sabato 5 aprile 2014

LA SINDONE E I VANGELI - 2


Per i primi anni i cristiani tramandarono di persona gli insegnamenti e fatti della vita di Gesù, raccontandoli dalla viva voce di chi aveva visto tutto; ma passate ormai due generazioni, ovvero lo spazio di circa 30-40 anni, quei ricordi e quegli eventi vennero messi per iscritto. Le quattro biografie più antiche su Gesù erano state composte in greco perchè quella era la lingua internazionale dell’impero di Roma, che si estendeva su quasi tutto il mondo allora conosciuto occupando il bacino del Mediterraneo e l’Asia Minore fino ai confini dell’India. Dovendo governare su tanti popoli e tante culture diverse, occorreva una lingua globale comune a tutti: siccome la cultura greca si era imposta per la sua raffinatezza e il suo valore, Roma la assorbì e usò il greco per tutte le comunicazioni ufficiali. La comunità dei cristiani si era rapidamente allargata sul territorio dell’impero romano e comprendeva anch’essa genti diverse: quindi le quattro biografie su Gesù furono scritte in greco proprio perchè diventassero internazionali. Divennero famose con il nome di “vangeli” (dal greco euangèlion, “buona notizia”) perchè servivano a trasmettere la notizia che la morte e il peccato degli uomini erano stati sconfitti proprio dalla crocefissione di Gesù Nazareno, il quale si era consegnato volontariamente alla morte per aprire le porte della vita eterna a tutti gli altri. I quattro vangeli davano il ritratto di Gesù Cristo dal punto di vista intellettuale e spirituale, ma erano molto laconici sul suo aspetto fisico. Il Nazareno doveva essere un uomo normale alla vista: la sua presenza incuteva timore, ed aveva un aspetto armonioso, non gracile, e gradevole. Lc 2: 40, 52. Il vangelo di Luca dice che il ragazzo “cresceva e si fortificava” (eùxanen kài ekrataiùto), e che aveva “grazia davanti a Dio e agli uomini” (chàriti parà thèo kài anthròpois). La parola kratòs indica la robustezza fisica, e la parola chàris indica la bellezza esteriore, oltre a quella interiore. Insomma, nel suo complesso appariva come un bell’uomo. 

Articolo della dott.ssa Barbara Frale del blog http://www.loscrignodeitemplari.blogspot.it/

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