Pagine

venerdì 18 aprile 2014

UN TESSUTO PER IL TEMPIO

File:Francesco Hayez 017.jpg

La tecnica speciale con cui fu filato e poi tessuto il lino della sindone rimanda alle considerazioni di un’altra studiosa, Maria-Luisa Rigato, la quale ha notato un’importante coincidenza: negli usi liturgici dell’ebraismo antico c’era un tessuto di lino molto particolare e assai pregiato, sopratutto riservato agli usi del Tempio di Gerusalemme e del sommo sacerdote.  Era detto sadîn shel buz, un telo ritualmente puro con cui venivano confezionati i velari del santuario e usato dal sommo sacerdote per avvolgersi dopo aver compiuto per cinque volte il bagno rituale obbligatorio nel giorno in cui si celebrava il rito dell’Espiazione (lo Yom Kippur), la festa più sacra: allora si sarebbe presentato al cospetto di Dio per chiedere che i peccati di tutto Israele fossero lavati via con il sangue delle vittime perfette immolate in sacrificio. Tecnicamente la parola vuole dire “telo di bisso”, un tessuto di puro lino ritorto in maniera speciale, diversa da quella comune. La seconda veste liturgica usata dal sommo sacerdote durante il rito dello Yom Kippur è anch’essa dello stesso materiale, pregiato lino tessuto con una speciale tecnica di torcitura, e altri paramenti sacri come l’efod e il pettorale, anch’essi appannaggio esclusivo del sommo sacerdote, avevano alla loro base un tessuto di lino fine (bisso) ritorto in maniera diversa, artistica e non comune. La fibra del lino può essere attorcigliata solo in due modi: quello ordinario (torcitura a S), il più usato perché segue la posizione che le fibre tendono a prendere da sole quando si seccano; e poi un secondo (torcitura a Z), nel quale le fibre vengono condizionate a torcersi nel verso contrario rispetto a quello che prenderebbero spontaneamente. Quando le fonti ebraiche antiche parlano di “lino ritorto ad arte” vogliono indicare senza dubbio questo secondo tipo di torcitura, detta appunto “a Z”: è molto raro nei manufatti archeologici giunti fino a noi, e questo non sorprende visto che era raro anche nell’antichità. Ne sono stati però ritrovati esempi in area siro-palestinese, lini provenienti da Palmyra in Siria, Al-Tar (Iraq) e nel deserto della Giudea.

Articolo per gentile concessione della dott.ssa Barbara Frale

0 commenti:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...