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sabato 8 marzo 2014

SOTTERRANEI DEI PALAZZI DEL SENATO: LA DEA MATIDIA, SUOCERA DELL'IMPERATORE ADRIANO

Come sappiamo i Senatori hanno tanti privilegi, tutti materiali! Dato che in Italia piove sul bagnato sicuramente non sanno che camminano su di un vero e proprio tesoro archeologico scoperto tra il 2005 e il 2006. Il tesoro in questione è il famosissimo Tempio di Matidia, nipote di Traiano e suocera di Adriano divinizzata nell'anno 119 d.C. a cui fu dedicato un monumento proprio nel cuore di Campo Marzio. E il tutto è visibile in alcune sale degli uffici del Senato nel complesso di Santa Maria in Aquiro tra le vie in Aquiro, della Guglia, dei Pastini, vicolo della Spada d'Orlando e piazza Capranica. Dopo ben 8 anni di lavoro nel 2013 è stato presentato un primo punto sulla situazione durante il Seminario di Studi sul Campo Marzio organizzato dalla Soprintendenza Archeologica in collaborazione con l'Istituto Archeologico Germanico. Mettendo tutti i reperti scoperti nel 1700 e 1800, reperti sopratutto consistenti in colonne inglobate in moderni edifici, sembra che il santuario avesse una complessa planimetria composta da un edificio centrale e due laterali con porticati su tre lati come per disegnare una grande piazza con fontane d'acqua e giardini. Ma chi era Matidia? Matidia (69-119) era l'amatissima nipote di Traiano che egli stesso, non avendo una propria prole, manteneva e trattava come fosse sua figlia. Nel 112 ricevette il titolo di Augusta. Come suocera dell'Imperatore Adriano (sposò la figlia Vibia Sabina) successore di Traiano aveva il ruolo di collante con la famiglia imperiale e il matrimonio di Vibia con l'Imperatore permise a Matidia di avere il diritto di guidare l'impero. Proprio per questa motivazione Adriano la fece divenire una dea e quando morì fece costruire in suo onore un enorme tempio a Campo Marzio proprio nella zona in cui fu eretto l'Adrianeo tutt'ora visibile nelle stupende undici colonne corinzie in piazza di Pietra. Al centro di questo progetto c'era proprio il santuario a Matidia tutt'ora visibili nei palazzi del Senato

Il Cimitero

Nei sotterranei dei nuovi uffici del Senato è stata recentemente fatta una scoperta che ha avuto il grande pregio di implementare il quadro storico del sito archeologico. Durante il Medioevo l'area fu usata come cimitero, teoria confermata dalla presenza di trenta quattro tombe disposte su due livelli. Le sepolture con scheletri di uomini e donne sono databili tra il X e il XII secolo e furono sepolte da una calcara nel 1400.

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