La solenne processione del "cavallo parato" del Corpus Domini a Brindisi ha origini medievali: l'episodio che ne è all'origine merita di essere raccontato, sia pure sommariamente. Nel maggio o giugno 1250, Luigi IX, re di Francia (sarebbe stato fatto santo nel 1297), tornava dalla sua prima avventurosa crociata in Terra Santa quando la nave approdò, molto probabilmente spinta da una tempesta, sullo "scoglio" o promontorio che si trova a Sud del nostro porto, presto chiamato, o ribattezzato per il motivo che si vedrà, Capo Cavallo o Torre del Cavallo. Il re dei Francesi, fratello di Carlo I d'Angiò che in quell'occasione lo accompagnava, portava con sé (ed anche questo era un privilegio unico nella storia della Chiesa) l'Ostia Consacrata. Per ricevere il re e la SS. Eucaristia, si mosse dalla città l'Arcivescovo di Brindisi Pietro III, seguito dal clero e dal popolo (tant'è che la città si spopolò quel giorno), e - data la distanza, oltre che per la sua età avanzata - vi andò a cavallo come, si può facilmente immaginare, fecero tutti quelli che avevano una cavalcatura. La processione, solenne, con l'Arcivescovo che portava il Calice con l'Ostia riparato da un ricco baldacchino, mentre il suo cavallo era tenuto al freno da re Luigi e dall'imperatore Federico II, terminò alla Cattedrale dove venne deposto il SS. Sacramento; e si ripete da secoli, più o meno invariata, salvo il tragitto ora tutto interno al centro storico. Per la storia, Luigi IX (o Ludovico, forma medievale di Luigi) morì di peste il 25 agosto 1270, appena sbarcato a Tunisi per la sua seconda crociata; il fratello Carlo I fece costruire la torre di Capo Cavallo dal 1274 al 1279; la festa del Corpus Domini, già celebrata a Liegi, fu estesa nel 1264 a tutta la Chiesa dal papa francese Urbano IV; mentre la "processione" del Corpus, solenne e obbligatoria, fu disposta da un altro papa francese, Giovanni XXII, nel 1316, appena eletto.
Fonte: inyourlife.it
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