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giovedì 6 settembre 2012

TORTURE DELLA CHIESA: IL ROGO

Probabilmente si tratta della tortura prediletta da infliggere agli eretici durante il medioevo, e centinaia di presunte streghe e stregoni la subirono. Il martire veniva appeso molto in alto in modo che al suo orribile spettacolo tutta la popolazione venisse colpita dal terrore, e nel frattempo gli si straziavano i fianchi e le costole con dei pettini e degli uncini sino a renderlo una massa deforme che veniva incenerita. Alcune vittime patirono terribili sofferenze, come risulta dal resoconto di un rogo scritto da un reverendo nel XVI sec: "Poiché il fuoco" si legge "era stato appicato senz'arte, e poiché il vento era contrario, la strega soffrì una tortura indicibile." In seguito divenne normale strangolare il prigioniero prima di affidarlo alle fiamme, ma spesso succedeva che l'operazione non riuscisse "in tempo" e che la vittima subisse ugualmente l'orripilante fuoco sul suo corpo. Spesso si poteva essere messi al rogo nei seguenti altri modi:

A. Appesi al cavallo di legno e bruciati vivi con le fiamme delle torce. 
B. Sospesi sul proprio piede da una puleggia e torturati alla vecchia maniera. 

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