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giovedì 13 settembre 2012

CENA MEDIEVALE: "IL BANCHETTO ALLE NOZZE DEL MARCHESE GIOVANNI DI MONFERRATO E ELISABETTA DI MAIORCA"

Allestimento del centro storico in perfetto stile medievale con installazione di campi d’arme, mestieri medievali, scuderia, aree gioco e spettacoli. Rievocazione storica della presa del castello e torneo d’arme come si svolgeva un tempo. Cavalli, cavalieri, falconeria e spettacoli di intrattenimento per rivivere un’atmosfera unica e suggestiva: il 1339. La festa sarà ricca di eventi che coinvolgeranno la popolazione volpianese e tutti coloro che converranno a questa rievocazione della roccambolesca presa del castello di Volpiano ad opera delle truppe di Pietro da Settimo, signore al soldo del Marchese Giovanni II Paleologo del Monferrato. Giochi medievali, danze, cavalli e cavalieri, giocolieri e falconieri, armati e duelli storici allieteranno le giornate del 15 e 16 Settembre.E' inoltre previsto il 1° Concorso Fotografico "Obiettivo Medioevo".Per informazioni dettagliate, sul concorso fotografico e sulla manifestazione vedere il Programma Completo sul sito www.comune.volpiano.to.it

Programma della cena (tratto dalla pagina facebook della rivista MEDIOEVO)

Sabato 15 Settembre 2012 ore 19:30
Corte Re Umberto, Piazza XXV Aprile
Ristopub TIME OUT
Proporre una cena medievale in senso stretto è oggi pressoché impossibile: non abbiamo più taluni prodotti, le cotture avvengono in modi totalmente differenti ed i sapori sono talvolta così lontani dalle abitudini dei nostri palati che il risultato complessivo potrebbe addirittura risultare sgradevole. Tuttavia esistono importanti studi sulla cucina dei tempi passati che permettono di accostarsi ad un banchetto della metà Trecento con straordinarie soddisfazioni sia organolettiche che filologiche. La cucina che proponiamo è quella della metà 1300 inizio 1400, momento in cui assistiamo ad una rottura con la tradizione culinaria antica per entrare a contatto con il mondo arabo ed elaborare una cucina complessa e sofisticata come quella che fiorirà ricchissima nel Rinascimento. Al banchetto, potrete rivivere la complessità dei tempi che vogliamo rievocare: si tratta di un periodo di transizione e come tutti i momenti storici di assestamento, il risultato è molto spesso interessantissimo. Si affacciano sapori orientali mescolati a tradizioni locali italiane e francesi, si sperimentano combinazioni inusuali per l’antichità, si intraprendono creazioni di piatti e portate di alto impatto scenico. E’ stato fatto un lavoro di ricerca basandosi sui lavori degli studiosi di storia dell’alimentazione Odile Redon, Francoise Sabban e Silvano Serventi da cui provengono gli spunti per la creazione delle portate che proporremo. La sequenza dei piatti segue a grandi linee gli insegnamenti dei maestri cuochi dell’epoca e si basa sul principio secondo cui lo stomaco è da paragonarsi ad una fornace in cui devono cuocere gli alimenti: occorre per prima cosa aprirne la bocca e predisporre l’arrivo dei cibi. Per fare questo i banchetti iniziavano sempre con frutta fresca, uova e vini ad alta gradazione quindi seguivano le portate definite acide. Il fulcro del pasto era la carne e, più ricco era il signore, più fastosa era la portata. Seguono piatti più leggeri per terminare con dolci accompagnati da ippocrasso e zenzero candito. Il nostro sarà un viaggio sulle tavole imbandite del 1300, in cui rivisiteremo la cucina medievale cercando di avvicinarla al nostro gusto ed abitudini senza snaturarla grazie al supporto e consulenza storica di Luca Maria Balli, cultore di storia del Medioevo e
dell’alimentazione in particolare che ci ha guidato attraverso i documenti e i testi citati. Il banchetto ha inizio con la lavanda delle mani, annunciata da un suono di corno o altro strumento a fiato: agli ospiti veniva offerto da lavarsi le mani con acqua aromatizzata da petali di rosa o erbe odorose come salvia, camomilla, maggiorana o rosmarino, asciugandole con un asciugatoio. Non assisterete quindi ad una cena medievale come siete soliti pensare o come probabilmente qualcuno avrà già provato ma ad un banchetto molto esclusivo e caratteristico con gusti raffinati ed una cucina elaborata… come si addice ad un Marchese.

MENU


FRUTTA FRESCA E OVA SUI TAVOLI
CRETONNEE DI RUBIGLI e PETITE OE’
Vellutata di piselli con bocconcini di carne rosolati nello strutto
GNOCCHI DI FORMAGGIO FRESCO DI VACCA E CAPRA
Polpettine di farina e formaggio, tipico piatto del XIV secolo, molto saporito
ESCABECHE di CIPRINUS CARPIO
Pesce in agrodolce, ricorda una antica ricetta Angioina, per celebrare la vittoria della
Battaglia di Gamenario contro il siniscalco Reforza D’Angoult nel 1345
FUNGI DI MONTE ALLE SPEZIE
I funghi selvatici erano molto apprezzati per il loro sapore e qualità afrodisiache che non
potevano mancare sui banchetti dei nobili
MARIS LUCIUS IN ALEATA
Nasello in agliata. Omaggio alla cucina genovese, patria di Argentina Spinola, madre del
Marchese Giovanni II Paleologo
SCROFA ALLO FOCO
Cinghiale arrosto
TORTA BOLOGNESE
Torta di formaggio e verdure impreziosita dallo zafferano
CREMA DI SUSINI DAMASCHINO SETTEMBRINO
Altro omaggio alle origini genovesi del Marchese. I damaschini furono portati
originariamente dai crociati a Genova
NUCATO CUM MIELE DE CASTANEA
Croccante di noci, nocciole e mandorle al miele e spezie
IPPOCRASSO E ZENZERO CANDITO

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