Il viaggio verso un luogo santo fu sempre al centro dell’immaginario collettivo nell’Età di Mezzo ed era uno dei momenti piú intensi dell’esperienza dell’uomo medievale, non di rado alla ricerca di emozioni violente. Ricostruire in modo compiuto gli itinerari degli antichi pellegrinaggi cristiani è compito arduo. Infatti, l’antologia documentaria sui viaggi devozionali – soprattutto per quel che riguarda le destinazioni meno note – risulta spesso incompleta nei riferimenti bibliografici. Tuttavia, con questo Dossier, «Medioevo» intende fornire ai propri lettori un quadro ampio ed esauriente del fenomeno, dedicando spazio anche ai luoghi meno frequentati. Il «romanzo dei viaggi» che raccontiamo da questo numero speciale non riveste un contenuto solo devozionale e penitenziale, ma ripercorre anche le rivoluzioni politiche che si agitavano sullo sfondo dei cammini della fede. Questa narrazione itinerante segue le tracce dei cambiamenti epocali dei regni e delle comuni abitudini di vita attraverso gli occhi dei viandanti. Perché il pellegrinaggio – come ha osservato lo storico Giovanni Cherubini – costituisce una sorta di «grimaldello per penetrare nel profondo della società medievale, in molti dei suoi aspetti mentali e materiali». Viaggiare alla volta dei luoghi santi fu un’esperienza di fede che mobilitò migliaia, se non milioni, di uomini. Ma che cosa spingeva masse di persone ad avventurarsi in spedizioni rischiose, dalle quali talvolta non tornavano piú? Certamente il bisogno di espiare i peccati e di ottenere un aiuto, magari una guarigione. Studi recenti, però, hanno evidenziato un aspetto piú «intimo» del pellegrinaggio, che spesso coesisteva con una motivazione profana. Si partiva per cercare un rapporto diretto, vissuto da protagonisti, con il trascendente, visitando i luoghi di Cristo e dei grandi martiri. Ma, nello stesso tempo, si era irretiti dallo spirito di evasione, dalla curiosità di vedere «cosa c’era al di là della collina». È indubbio, comunque, che le notizie sul manifestarsi di miracoli provenienti dai luoghi santi abbiano svolto un ruolo determinante nella moltiplicazione delle destinazioni. Accanto a Roma, Santiago di Compostella e Gerusalemme, proliferarono itinerari verso città o anche piccoli villaggi che vantavano il possesso delle reliquie di santi piú o meno celebri. A partire dal XIV secolo la dimensione dell’«avventura» si manifestò con maggiore evidenza. E fu in parte testimoniata dalla pubblicazione del misterioso manoscritto I Viaggi di sir John Mandeville, che invitava i lettori a seguire la strada dei pellegrini perché «molti uomini provano un grande piacere a sentir parlare di Paesi diversi». Il tramonto del pellegrinaggio coincise con l’affermarsi dell’umanesimo cristiano del Quattrocento. Al posto della devozione per le reliquie e i santuari, stroncata spesso come deriva superstiziosa, si incoraggiavano pratiche piú utili per la vita sociale: la carità, i doveri educativi. All’orizzonte si profilava la Riforma che condannò le visite ai luoghi santi lontani come una tradizione pagana, restauratrice dell’idolatria: «Accade che un uomo – accusò Martin Lutero – compia il pellegrinaggio a Roma, spenda cinquanta, cento fiorini, a volte di piú, a volte meno, senza che nessuno glielo abbia ordinato, e lasci a casa la moglie, i figli o, perlomeno, il suo prossimo alle prese con la miseria». Ma i cammini della fede tornarono in seguito ad affollare quegli stessi itinerari tracciati nel Medioevo, come del resto accade ancora oggi.
All'interno troverete:
- TERRASANTA -
SUI LUOGHI DELLA PASSIONE
Gli itinerari devozionali in Terra Santa hanno origini antichissime, legate all'epoca delle tribù d'Israele. Solo all'indomani della conversione di Costantino, però, hanno inizio i primi pellegrinaggi, indirizzati, innanzitutto, al Santo Sepolcro.
"STRANIERI" DI DIO
L'avvento del Cristianesimo porta con sè la pratica del viaggio devozionale a Gerusalemme. In molti suoi aspetti, esso riprende più antiche tradizioni pagane, manifestando affinità significative con usanze analoghe, diffuse presso altre grandi religioni.
LA PIU' VENERATA DELLE TOMBE
Da quasi duemila anni, il luogo nel quale culmina la vicenda terrena del Salvatore è oggetto di venerazione. Un fenomeno quasi paradossale, dal momento che si tributa il culto a un'idea, più che a un luogo concreto. Eppure il richiamo del Santo Sepolcro è, ancora oggi, fortissimo.
SANTI, PRODIGI E ALTRE STORIE
Dai viaggi devozionali a Gerusalemme i pellegrini non riportano soltanto reliquie, ma anche impressioni che in molti fissano sulla carta. Una tradizione che ci ha lasciato un patrimonio documentario con notizie spesso ai limiti del verosimile...
- ROMA -
PIETRO. UN RICHIAMO IRRESISTIBILE
Culla del Cristianesimo fin dai tempi delle prime predicazioni, Roma, già in età tardo-antica, fu meta irrinunciabile per fedeli provenienti da ogni parte del mondo.
LE VIE DEI "ROMEI"
Si dice, da tempi immemorabili, che tutte le strade portino a Roma: un'affermazione che trova riscontro anche nella pratica dei pellegrinaggi, poichè alla città Eterna conduceva un fittissimo reticolo di percorsi, battuti da masse di fedeli che divennero sempre più imponenti, soprattutto dopo l'invenzione dei Giubilei.
1300: IL PRIMO ANNO SANTO
Il 22 febbraio del 1300 Papa Bonifacio VIII istituisce il primo Giubileo, accordando a tutti coloro che vi parteciperanno l'indulgenza plenaria. Nasce così una delle ricorrenze più importanti della religione cristiana, dai significativi risvolti di carattere sociale ed economico.
UNA CITTA' E LE SUE CHIESE
Dall'età di Costantino in poi, molte zone della città si trasformarono in altrettanti cantieri. Sorgono chiese e basiliche, che celebrarono le figure più importanti della cristianità. Le grandi fabbriche hanno un elemento comune: il riuso sistematico dei materiali, soprattutto quelli di pregio, con cui era stata modellata l'immagine della capitale dell'impero.
TURISTI PER FEDE
Un pellegrinaggio a Roma aveva come motivazione principale l'omaggio ai luoghi dei martiri e dei santi e la visita delle grandi basiliche. Anche delle meraviglie della Città Eterna, la cui descrizione diede origine a resoconti che possiamo considerare come vere e proprie guide turistiche Ante Litteram.
- SANTIAGO DE COMPOSTELA -
CERCANDO IL "CAMPO STELLATO"
Il luogo in cui furono riportate alla luce le spoglie di San Giacomo non tardò a trasformarsi in una meta di pellegrinaggio: nacque così un "cammino" ancora oggi battutissimo.
NEL NOME DELL'APOSTOLO
Sorta intorno al presunto Sepolcro di San Giacomo, la città Galiziana si arricchì di monumenti importanti, tra i quali spicca la grandiosa cattedrale. Oggi la vediamo nelle sue forme barocche, ma nella sua struttura conserva ancora ampie porzioni della fabbrica che ne ha fatto la più grande chiesa romanica in terra di Spagna.
DAI PIRENEI ALLA GALIZIA
Tra le direttrici seguite dai pellegrini in viaggio verso Santiago, quella che aveva origine nella regione Francese dell'Aquitania erauna delle più battute. E, a ripercorrerla oggi, molte sono le tracce legate al transito dei fedeli.
- SANTUARI MICAELICI -
L'ARCANGELO VITTORIOSO
Messaggero celeste, Cavaliere indomito e difensore delle porte del paradiso: molti sono i panni vestiti da Michele, al quale, fino da epoche assai antiche, fu tributato un culto molto sentito. Da cui hanno avuto origine chiese e santuari importanti.
TRA ROMA E GERUSALEMME
In un quadro storico e religioso caratterizzato da tradizioni di matrice pagana, il Gargano fu eletto a luogo simbolo della presenza dell'Arcangelo Michele. Nel nome del quale sorse uno dei più celebri santuari dedicati al suo culto.
UN BALUARDO SUL MARE
Visto da lontano, sembra un'apparizione fantastica, quasi un miraggio: è lo spettacolare complesso innalzato in Normandia, per volere di Oberto, vescovo di Avranches. Anche a lui Michele era apparso in sogno e aveva dato istruzioni precise sul luogo in cui celebrare la sua memoria, a dispetto di una posizione geografica a dir poco estrema...
MICHELE IN VAL DI SUSA
Stazione intermedia nel percorso Micaelico che unisce il Gargano a Mont-Saint-Michel, la sacra innalzata sul monte Pirchiriano è un altro dei principali luoghi intitolati all'Arcangelo. Il cui culto, tuttavia, si espanse a macchia d'olio, ben oltre i territori dei tre centri principali.
- GLI ALTRI PELLEGRINAGGI -
RELIGIOSI APPETITI
Culti e devozioni non conoscono flessioni e, allora, si inventano nuove mete per fedeli ansiosi di pregare ed espiare. Le destinazioni possibili si moltiplicano un pò ovunque, in tutti i maggiori paesi d'Europa.
TOURS E LE ALTRE
Molte località d'oltralpe attiravano folle di fedeli, richiamati dalla memoria di Santi e Martiri. Fra tutte, spiccava Tours, città natale di Martino, protagonista, secondo la leggenda, della conversione al cristianesimo de re Franco Clodoveo.
SULLE RIVE DEL MARE NOSTRUM
In Italia non c'era soltanto Roma come meta dei fedeli, mentre altri importanti luoghi di devozione erano disseminati nella penisola Iberica e perfino in terra Africana.
IL TURBOLENTO NORD
Tommaso Becket, il Sacro Graal, la furia dei vichinghi, il Santo Olaf, già re di Norvegia: i pellegrinaggi che si snodano tra Inghilterra e Scandinavia evocano vicende cruciali nella storia di quei territori, spesso sospese fra realtà storica e tradizioni leggendarie.
IN EDICOLA A SOLI 6,90 €
0 commenti:
Posta un commento